Siamo ancora una volta a commentare un risultato che oltre ad essere negativo nella sostanza è oltremodo umiliante nei numeri, certificando in questa occasione la assoluta legittimità dell'esito finale.
La ovvia delusione derivante, che incanala verso un pessimismo che non è più di facciata ma semplice riscontro di eventi maturati, si accompagna ad una stanchezza desunta dalle ormai scontate dichiarazioni di fine partita, che adducono alcuni deficit prestazionali anche a condizioni fisiche imperfette dei giocatori associate ad errori tecnici, che comunque non sono completamente giustificabili se non con scelte di partenza non adeguate e dove gli automatismi di squadra dovrebbero essere ormai memorizzati e consolidati.
Perché occorre ancora quindi snocciolare i termini di fragilità difensiva ed anemia realizzativa ?
L'autocritica è assolutamente consentita e forse anche doverosa, ma non deve essere fine a se stessa, bensì costruttiva onde evitare di ricadere in errori, che individuati, hanno penalizzato gioco e risultati degli ultimi incontri.
Al contrario leggo nelle parole di chi siede in panchina solo molte giustificazioni per le quali potremmo redigere un dizionario e che non portano a definire chiaramente responsabilità e compiti dei componenti l'organico di squadra.
Ad oggi abbiamo assistito solo al naufragio di progetti, forse troppo ambizioni in rapporto alla qualità degli ingredienti, dettati dalla presunzione di poter ottenere risultati, alla luce della posizione ottenuta nello scorso campionato, a prescindere dalla qualità e specificità degli attori.
Oggi preferisco in tema di verbi il passato prossimo (abbiamo fatto) al futuro (faremo!!) in quanto il primo è certezza mentre il secondo, pur avendo i prodromi del miglioramento, nasconde tutti i dubbi sul risultato finale.
Quindi eccoci ad una nuova vigilia di un incontro, come sempre qualificato determinante e decisivo per lo sviluppo delle nostre speranze di scavare finalmente un solco definitivo dalla zona minata, perché sicuramente, anche l'aspetto psicologico come riconosciuto, condiziona in modo importante le prestazioni dei singoli, a conoscenza che la minima caduta di concentrazione ed attenzione (vedi Vercelli) potrebbe causare un evento negativo incidente sul risultato.
Tutto ovviamente anche derivante dal solito guazzabuglio delle responsabilità societarie, dove anche il recente "sfogo" di Patrizia Testa non ha contribuito a rasserenare l'ambiente, scaricando anzi tutte le responsabilità di un possibile flop nella gestione della Società al consorzio SGAI che, secondo le sue dichiarazioni, avrebbe disatteso alcune clausole oggetto in un impegno, che poi si é rivelato in grado di mantenere solo parzialmente.
Ovviamente le motivazioni, che hanno portato alla necessità di cessione della Società, sono tutte degne di rispetto, di comprensione ed attenzione, anche quando vengono citate le richieste di supporto ed aiuto al territorio rimaste inascoltate.
L'unica riserva che a titolo personale mi viene da sottolineare è stata la scelta non tanto di un acquirente così atipico (quali interessi specifici avrebbero spinto tale soggetto giuridico ad una acquisizione in un ambito così diverso ed una logistica così decentrata!!) anche se referenziato da persona giudicata attendibile del Calcio Napoli, quanto per le consolidate dichiarazioni, che prospettavano una eventuale cessione si a persone affidabili ma soprattutto della nostra zona.
In sintesi comunque, se la volontà di fondo é quella di mantenere assolutamente la categoria nell'ottica di una nuova futura cessione che tenga anche conto della valorizzazione dei giovani in rosa, questa non è certo la strada da seguire senza la presenza fattiva di una dirigenza della proprietà, che possa garantire continuità, almeno fino al 30 giugno, ad un progetto, ammesso che ad oggi esista e non sia, come traspare purtroppo, solo un limbo gestionale.
Dimenticare quindi subito la pesante lezione di Vercelli perché i rimpianti non portano né punti né certezze ed a noi servono invece immediatamente voglia di rivincita e razionalità di impegno costante, perché ritengo che tutto questo, a dispetto degli ultimi risultati, sia nelle corde dei ragazzi in campo.
...e domenica per vincere mettere nel cassetto, almeno per 90 minuti, tutte le ansie e paure con un unico obiettivo ormai irrinunciabile!!
Non é più consentito sbagliare!!
Sandro Lupidi
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