Quando si è visto Piu non scendere in campo tutti noi abbiamo pensato al peggio. Invece la squadra si è dimostrata compatta e solida anche senza di lui. Ieri è girato tutto al meglio, o per lo meno come dovrebbe girare sempre se i ragazzi facessero meno prestazioni altalenati. Il ritorno di alcuni elementi e il miglioramento di altri sta portando ad avere un organico più “rodato”. Non dobbiamo pensare di essere già salvi, bisogna stare con i piedi per terra, soprattutto perché le insidie sono dietro l’angolo. Le due gare hanno evidenziato una evoluzione del nostro gioco, ma anche dei blackout spaventosi degli avversari. Giana e Fiorenzuola non sono sembrate “in palla” come di solito paiono. La Pro ha sfruttato questo loro momento “no”, ma sappiamo che certi “regali” non arrivano ogni domenica. Bisogna rimanere” sul pezzo”, giocare come ieri, e sopra ogni cosa, grande concentrazione, la stessa che mister Sala chiede a tutti i tigrotti durante la settimana sotto forma di intensi allenamenti. Le analisi dei numeri nel Tigrottino le gestisce il bravo Andrea “statistiche”, ma oggi ci provo io. Se la salvezza di solito si aggira attorno ai 42/44 punti, alla Pro ne mancano ancora dai 7 ai 9. Detta così sembrerebbe un’impresa semplice. Credo che le sfide con il Renate la prossima domenica e con il Seregno daranno le prime idee sul finale della stagione. Se facciamo risultato in quelle occasioni, affrontare la Triestina porterebbe meno ansia da prestazione. Il termine del campionato ci porta verso tre match importanti. Il primo contro la Feralpi che non dovrebbe avere molto da dire visto la piena zona play off e la troppa lontananza dal primo posto. Gli avversari non faranno sconti, ma non dovrebbero neppure giocare alla morte. Il secondo contro Mantova e il terzo di fronte alla Pergolettese che invece sono dirette avversarie per la zona play out. Con loro i 3 punti sono doverosi. Sperando di arrivare a Crema già salvi, come detto sopra, il cammino non sembrerebbe proibitivo. Non si possono fare pronostici, ma tra pareggi e qualche vittoria, che con la verve vista ieri non sembrerebbe affatto impossibile, si raggiungerebbe quella salvezza che ricordiamo era l’obbiettivo primario della nostra Pro. Sembra poco visto le stagioni folgoranti degli anni passati, ma in balia di eventi societari e sportivi sempre poco sereni è già oro colato! Alcuni parlano di play off ad un passo. La serie C è davvero strana, a volte fai una intera stagione a pensare di salvarti poi, ingranando un trend di risultati positivi, ti trovi a pensare addirittura al campionato cadetto. Nessuno pensa che non si possa partecipare alla corsa promozione, ma siamo tutti davvero in grado di capire che, la vittoria più bella sarebbe la salvezza di fronte ad una dirigenza “vera”. Altro aspetto che in questi giorni continua ad essere di attualità, la loro latitanza. Troppa è la mancanza di fiducia e troppo poca è la trasparenza “esterna” che ci induce a volare bassi. Restare in serie C per molti tifosi, sarebbe un ampio discorso che non passerebbe solo dal campo ma anche fuori dallo stesso. Sui social i dubbi di alcuni tifosi sulla nostra presenza l’anno prossimo in questa serie sono sempre presenti. Tutti o quasi vorrebbero sapere i piani per la prossima stagione, visto che se ottenessimo la salvezza sul campo, quest’ultima dovrebbe essere onorata da una vera presidenza. La Pro sta viaggiando spedita, o per lo meno ci prova, verso una serie di risultati che ci porterebbero in acque sicure, le stesse che chiediamo a viva voce alla fine della stagione alla SGAI. I punti da ottenere li abbiamo calcolati, e con l’organico della Pro, (che non si è trasformato, ma solo migliorato), sono conquistabilissimi. Ora tocca ai ragazzi in campo portare a casa quelle vittorie, soprattutto contro compagini di “medio” livello, ma poi, a chi toccherà in caso di salvezza lasciarci nei professionisti? La squadra sembrerebbe esserci, la dirigenza meno. Solo il futuro ci dirà cosa saremo, intanto vinciamo e facciamo vedere ancora una volta di essere professionali e che i tigrotti di Busto hanno bisogno di aria di serie C. La dirigenza risponda con la sua presenza, soprattutto se alla fine dell’anno si festeggerà con il consueto giro del campo, la nostra permanenza nella categoria. Se si vuole salire sul carro dei vincitori lo si faccia ora, altrimenti per alcuni sarebbe meglio applaudire restando a terra, perché di meriti in questo momento per certe persone ve ne sono davvero pochi per aggregarsi al corteo dei vittoriosi.
Il comitato trasferte del PPC ha risposto alle richieste di
alcuni tifosi di tornare a vedere la Pro anche fuori dalla Speroni. Mauro De
Bernardi e il club hanno allestito un pullman per il 26 marzo a Seregno
totalmente gratuito, che con i tempi che corrono e il caro benzina è cosa
davvero da applaudire. Chi volesse partecipare lo faccia subito i posti sono
pochi.
Simone Merlotti
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