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 Dopo il silenzio, volano gli stracci in casa Pro Patria.

Patrizia Testa interrompe il suo silenzio condividendo il suo pensiero inviato una ristretta utenza "Premium" dell'informazione locale, per far conoscere la sua versione dei fatti.

Il testo della Testa non è certamente da esclusiva mondiale, visto che quel che dice non è niente di più e niente di meno di quanto già si sapeva. 

Ossia, che la società è di Sgai e non sua da Novembre 2021 e che quella che doveva essere una transazione "serena e seria", non si è rivelata tale. 

Poi, un invito al Consorzio Sgai di adempiere a quanto promesso e onorare gli accordi, posto che solo una  parte delle obbligazioni assunte con il contratto di cessione di quote sono state adempiute, peraltro in ritardo: nessuno si potrà sottrarre agli impegni presi.

Un chiaro invito a regolarizzare una posizione che regolare non sembra essere.

La risposta del Consorzio Sgai non si è fatta attendere e i toni non sono certamente da mano tesa.

Insomma, dopo i silenzi, volano gli stracci e di mezzo c'è la nostra Pro Patria che tra i due litiganti certamente non gode.

Alla faccia della transazione serena e seria!

Flavio Vergani


COMUNICATO CONSORZIO SGAI

In relazione alle recenti dichiarazioni di Patrizia Testa, il Consorzio Sgai sottolinea ancora una volta di aver provveduto puntualmente all’adempimento dei principali obblighi contrattuali pattuiti per l’acquisto del 90% della società Aurora Pro Patria 1919 srl. Poiché riteniamo che il perdurare di tali infondate affermazioni sono lesive principalmente degli interessi della squadra e dei tifosi, oltre che irrispettoso dell’intelligenza di chi legge, essendo palese il tentativo di attribuire a terzi le proprie responsabilità. Naturalmente il perdurare di dichiarazioni capziose e strumentali ci costringerà a tutelare gli interessi del Consorzio e la stessa Aurora Pro Patria in tutte le opportune sedi.

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