L'ultimo esonero fu quello di Bonazzi, 5 anni fa, che per il
mondo del calcio abituato a eliminare tecnici ad ogni errore, equivale quasi ad
una vita. Questo per la Pro è un segno distintivo figlio di una scelta,
quella su Javorcic davvero azzeccata che ha dato equilibrio e programmazione
per parecchie stagioni.
Ci lascia Prina, e molti sul web sono felici, come se fosse
solo lui la causa di tutti i problemi che affliggono le tigri di Busto. Credo
che invece la stagione, per molti tifosi, quasi fallimentare, sia figlia di una
situazione instabile che passa dentro e fuori il microcosmo bianco blu. Dietro
c'è molto di più, in primis la società assente o quasi, poi una serie di scelte
poco azzeccate, (vedi giocatori, ecc.) e alla fine un tecnico che è parso spaesato
e spesso in difficoltà con la gestione di cambi e moduli. Tutto questo fa una
somma che è pari agli attuali punti in classifica.
Che sono forse immeritati ma quelli veri che ci
appartengono.
Pochi, davvero, pochi per ciò, che il pubblico (Sempre
meno) è abituato ad osservare. Oggi sul web c'è anche chi si sente invece
triste per la scelta di mandare “a casa” Prina.
In parte è condivisibile, infatti come uomo e come impegno
nulla da dire, al tecnico bianco blu, che è stato un "signore" a
reggere ad ogni attacco mediatico di questi mesi. Ma certe scelte e certi
errori suoi o dello staff lo hanno condannato.
È la legge del calcio, se non puoi mandare via tanti giocatori,
a volte il direttore, o addirittura in alcuni casi la presidenza, devi far
"fuori" sempre l'allenatore.
I quesiti on line sono tanti...
“Non ha mai avuto la squadra titolare?”
Ma chi dice che la squadra titolare poi avrebbe fatto
meglio?
Se gli elementi, spesso giovani nelle loro occasioni, (molte
volte) non hanno impattato sui risultati?
Neppure gli over hanno dato continuità, e da loro un tecnico
si aspetta sempre qualcosa di più.
Ci sono stati tanti assenti?
Anche questo non ha aiutato Prina ma:
Tutti i allenatori hanno defezioni ogni domenica. (Covid,
infortuni e squalifiche). Prina non poteva prevederli, ma doveva tenerne conto,
e se hai una squadra nuova, molto giovane con tante incognite, è basilare davvero
tenerne conto.
Paga solo Prina un progetto che pochi soldi o con come si
dice oggigiorno, pochi mezzi, era difficile da sostenere. Ma non si può
prendere di più se paga sempre una sola persona. Qui si aprirebbe un dibattito
lungo, m non è l'articolo giusto per farlo.
Tornando al concreto invece:
Qualcuno afferma che:
Chi è arrivato non ha quasi mai sostituito i grandi nomi
della scorsa stagione!
Qui diciamo solo che non sempre il mercato, ti porta i “Gatti
extraterrestri”.
Spesso i giovani sono delle incognite e gli over sempre
giocatori da verificare sia sul piano della voglia, sia sul piano atletico. Il
mercato non è mai perfetto.
Gli altri club hanno cambiato!
Vero! ad esempio Il Lecco, che piaccia o no, ha operato sul
mercato, e ha dato una scossa prendendo un tecnico di polso.
Può non essere per molti il meglio sulla piazza, ma il
binomio Ganz De Paola ha dato la svolta della stagione.
Il primo facendo gol, il secondo dando ordine, disciplina ed
eliminando i giocatori non da categoria. Una scelta difficile, ma se devi fare
meglio devi apportare modifiche drastiche.
La risposta alla considerazione esternata da tanti, è che Il
cambiamento spesso è sintomo di miglioramento e forse noi alla Pro lo si doveva
fare prima, ma…il Lecco però ha una cosa che noi non abbiamo; una presidenza “presente”,
La differenza sta lì.
Se non hai una linea dirigenziale che prende decisioni,
allora tutto termina ancora prima di iniziare.
Come mai la scelta su un mister non esterno?
La risposta sta in una esternazione, che speriamo non abbia
fondamento e che arriva da fonti non sicure fatta da un dirigente, cioè che
mancherebbero fondi per prendere un allenatore esterno o a dir meglio, forse
non si vuole spendere extra fondi per il nuovo tecnico.
Comunque sia se manca liquidità per il cambio mister, ci
sarebbe molto da pensare.
Ecco quindi, che si è optato per la scelta interna.
Il “nuovo” allenatore Sala non credo dia la sferzata giusta,
ma almeno, si prova a dare uno scossone.
La frase che ci viene in mente è sempre la stessa da qualche
settimana ed è la somma di tutte le nostre perplessità:
Sotto con la salvezza! che può essere nostra solo se
l'ambiente sarà unito, compatto e soprattutto con una presenza in tribuna di un
vero proprietario. La sicurezza di un ambiente passa in primis da lì.
Salviamoci perché la strada verso la serie D, sarebbe una
via del non ritorno. Un miracolo Patrizia Testa non arriva sempre, e salire
sarebbe un grande problema.
Comunque sia andato: Grazie a Prina, un uomo dell'animo
buono che era abituato a valorizzare giovani, ma che però è parso non
adatto ad un progetto che senza delle basi solide avrebbe tradito comunque
chiunque.
Un buon tecnico che con degli elementi migliori, avrebbe
salvato tranquillamente la Pro, e su questo non ci piove.
Ma questo è il calcio e senza risultati tutto diventa
purtroppo aria fritta.
Gli “amici” del web hanno dato la loro sentenza sulla scelta
dell'esonero, e che piaccia o no come sempre ognuno è che faccia i suoi
commenti.
Ma sempre:
Tutti uniti, Ultras, club e singoli tifosi, la salvezza
passa anche da noi.
La salvezza è il minimo che chiediamo.
La salvezza resta il nostro credo.
Ora credeteci anche voi giocatori!
Forza Pro.
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