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Quarta onda dello "tsunami" Pro Patria che sommerge anche il Seregno con il più classico dei risultati: due a zero, anzi , zero a due e tutti a casa.

La formula magica non ha numeri, ma lettere: le molte P.

Le due P di Pro Patria, la P di Prina, la P di Pierozzi, la P di Parker e la P di Piu.

Prina che fa rima con si poteva cambiarlo prima, la P dei giocatori ultimante decisivi con la p di Più cinque sulla zona Play Out.

Sbuca una P inaspettata fino a qualche settimana fa, che renderebbe perfetta la soluzione della formula, quella P di Playoff che se raggiunti potrebbero diventare clamorosi e se tanto mi da tanto persino sorprendenti.

La Pro Patria in versione "Mundial 1982", chiusa a riccio su sè stessa, ha chiuso la porta dello spogliatoio alla sua dirigenza, ma anche agli avversari, disdice il contratto con l'emmenthal gruviera e ne firma uno con un'azienda leader nelle porte blindate. Interrompe le analisi di laboratorio al San Carlo ai quali aveva sottoposto i propri attaccanti per verificarne la sterilità offensiva e si ritrova con parti gemellari quando va bene, quadrigemini quando si decide di esagerare.

Mister Sala fa di tutto per far passare il concetto che il tutto è frutto del lavoro, parola magica che sentiamo da inizio campionato, ma con esiti diversi, per cui, accanto al lavoro ci sono i meriti.

Inutile fa finta di niente, nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma.

Squadra trasformata in alcuni suoi protagonisti dei quali si erano perse le tracce, difesa blindata come era sempre stata in passato, potenzialità della squadra rivalutata. Nulla accade per caso, non basta pronunciare parole magiche, ma prendere atto che non sempre la ciambella viene col buco per colpa degli ingredienti, capita che sia il cuoco a bruciarla.

Dato a Cesare quel che è di Cesare, è tempo di gioire per un filotto di risultati che rassicurano sul fatto che non s è trattato di un caso, ma di una precisa nuova identità.

Il duo Sala - Le Noci ha saputo trovare il bandolo della matassa, sciogliendo nodi che solo chi conosce questo gruppo da tempo poteva fare.

La partita di oggi a Seregno non era partita benissimo, ma i tigrotti hanno saputo indirizzarla con due episodi che hanno dimostrato il totale cambio di approccio alla partita.

Se nelle tre partite precedenti la determinazione aveva portato in goal nei primi minuti del match, oggi si è vista una ripartenza atomiche all'ultimo secondo del tempo di recupero del primo tempo.

I giocatori del Seregno, dopo aver battuto un calcio d'angolo avevano già la testa negli spogliatoi, i tigrotti invece sono ripartiti a velocità supersonica, quasi non ci fosse futuro, raddoppiando il goal di Parker con un indiavolato Pierozzi, al suo ottavo goal stagionale.

Ora, la matassa da sbrogliare è quella societaria, perchè questa squadra merita di rimanere dove si sta meritando di stare.

In campo parlano i fatti, fuori, per ora, parlano solo le parole.

Troppe, sempre quelle, a volte annoianti a volte imbarazzanti, ma sempre preoccupanti per il rischio che la Pro Patria sta correndo, dopo una cessione certamente non meritevole di così tanti "like".

A proposito di like, meritatissimi quelli relativi allo sforzo del Pro Patria Club, che ha organizzato un pullman gratuito per la trasferta di Seregno, andato esaurito.

Un modo per tornare alla normalità, dopo il periodo di forzato lockdown, che ha fatto felici gli organizzatori capitanati da Mauro De Bernardi e il team di supporto.

Nella foto, il tifosissimo Daniele De Grandis, frutto del vivaio valorizzato dalla splendida iniziativa del nostro club nelle scuole di qualche anno fa, con Cristina Castelli, altra tifosa storica e ora nel leadership team del club e  Renzo De Grandis, altro importante punto di riferimento del Pro Patria Club.

Il Presidente Pellegatta, ha ufficialmente ringraziato chi si è speso per l'organizzazione rivelatasi perfetta.

Flavio Vergani

SEREGNO CALCIO 1913 – AURORA PRO PATRIA 1919      0 – 2    (0 – 2)

Marcatori: 43′ p.t. Parker (PPA), 46′ p.t. Pierozzi (PPA).

 

SEREGNO CALCIO 1913 (3-5-2): 25 Tozzo; 30 Gemignani, 15 Solcia, 13 Rossi; 23 Balzano (13′ s.t. 7 Signorile), 17 Vitale (1′ s.t. 24 Dell’Agnello), 4 Mandorlini (1′ s.t. 18 Raggio Garibaldi), 16 Marino, 33 Invernizzi (1′ s.t. 3 Zoia) ; 70 Zè Gomes (32′ s.t. 20 20 Jimenez), 10 Cocco.

A disposizione: 1 Marocco, 12 Lupu, 6 Galeotafiore, 11 Cortesi, 14 Ago, 21 Bartolotta, 26 Iurato. All. Mariani.

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 6 Sportelli, 13 Boffelli, 4 Saporetti; 17 Vezzoni, 10 Nicco, 14 Bertoni (40′ s.t. 25 Ferri), 3 Galli (28′ s.t. 16 Fietta), 11 Pierozzi (37′ s.t. 15 Pizzul); 9 Parker (28′ s.t. 32 Pesenti), 27 Piu (1′ s.t. 7 Stanzani).

A disposizione: 12 Mangano, 29 Cassano, 2 Vaghi, 5 Molinari, 18 Banfi, 21 Colombo, 30 Castelli. All. Sala

 

ARBITRO: Francesco Luciani di Roma 1 (Michele Somma della Sezione di Castellammare di Stabia ed Emanuele Spagnolo della Sezione di Reggio Emilia. Quarto Ufficiale Davide Martina della Sezione di Palermo).

 

Angoli: 2 – 4. 

Recupero: 1′ p.t. – 3′ s.t.

Ammoniti: Vitale, Rossi (SER); Vezzoni, Pizzul (PPA).

Note: Serata fresca e serena. Terreno di gioco in discrete condizioni.

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