Header

 

Non fa male alla Pro Patria la sconfitta rimediata a Crema con la Pergolettese, infatti la concomitanza di risultati delle altre pretendenti porta i tigrotti ai playoff.

Al “Voltini” si affrontavano due squadre in salute, entrambe arrivate alla salvezza dopo il cambio di allenatore che ha svoltato il rendimento in modo determinante.

Per i Tigrotti sarebbe bastato un pareggio per andare ben oltre le ambizioni di inizio campionato senza contare sui risultati degli altri, ma un calcio di rigore di Vargas e una serie di incredibili occasioni da rete non trasformate hanno tenuto il fiato sospeso fino all’ultimo minuto.

Un risultato davvero fantastico arrivato solo ed esclusivamente per la determinazione e la “tigna” di giocatori, allenatore e staff che hanno mantenuto in linea di galleggiamento una barca dalla quale sono precipitosamente scesi i propri capitani: prima Patrizia Testa e poi il Consorzio Sgai.

La prima, dopo aver incassato il pieno di voti dai tifosi bustocchi, illusi che l’elezione della Presidente avrebbe portato attenzioni per la Pro Patria, ha fatto presente ai suoi tifosi-elettori che l’incompatibilità con la carica di consigliera comunale la costringeva a cedere la Pro Patria, il secondo ci ha messo un attimo a confermare tutte le perplessità di chi fin da subito aveva posto dubbi sulla società campana con l’arresto del suo Presidente e il conseguente disimpegno verso la causa tigrotta.

Fortunatamente, la squadra e lo staff sono gente seria che mantengono fede alle promesse, anche in modo unilaterale, ossia anche quando la reciprocità è stata disillusa non senza imbarazzo da parte di chi aveva da sempre costruito la sua reputation su concetti e garanzie etici,  rovinosamente crollati di fronte al miglior offerenteconsegnando nella mani di Sgai un gioiellino pazientemente costruito in quattro anni di lavoro da parte di quel Sandro Turotti che, dopo aver ricevuto vagoni di stima negli anni precedenti, è stato abbandonato al suo destino nel mese di Novembre. Un destino scritto fin dal Maggio precedente, senza che gli venisse nemmeno prospettato il nuovo possibile scenario.

Insomma, c’erano tutti i presupposti per avere un alibi che giustificasse una retrocessione sul campo, prima o un termine immediato della stagione a salvezza centrata, invece, la sfida è stata vinta fino in fondo a e il pallone rimandato nella metà campo dirigenziale alla quale oggi arriva forte e chiaro il messaggio dei ragazzi: noi ci siamo salvati nonostante tutto, contro tutti e senza nessuno, ora dimostrateci voi di sapere fare altrettanto salvando la squadra della sparizione.

Nell’attesa, noi giochiamo i playoff, voi pensateci su e vedete di vincere la vostra partita, dopo un anno nel quale avete imbarcato solo sconfitte su tutti i fronti.

Insomma, una sfida rabbiosa e del tutto giustificata pur di non riconsegnare quel che sapeva di serie C con l'odore della serie D. Il fetore della sparizione dovrà invece essere evitato da chi lo ha provocato, favorito e permesso.

Una partita senz’altro più difficile visto che i titolari della società si sono chiamati fuori e non giocheranno questa partita, mentre chi da sempre diceva di essere in panchina pronta a tornare in campo, non sembra al momento nemmeno scaldarsi per porre rimedio a quanto incautamente provocato.

Davvero una situazione paradossale, da una parte i reduci di quattro anni di sacrifici che non si fermano e continuano a sognare, dall’altra chi pensa a sbarazzarsene per consegnarli a chi nemmeno li ha mai conosciuti e mai li conoscerà.

Si conferma che a Busto l’acqua va al contrario, ma questa volta si sfiora la pazzia.

Il Playoff vedrà protagonisti i Tigrotti in quel di Lecco per tentare quanto mai riuscito in questi quattro anni: ossia il passaggio del primo turno. Sarebbe un risultato stratosferico che ridarebbe ai giocatori quello che si meritano.

Complimenti Pro Patria.

Flavio Vergani

U.S. PERGOLETTESE 1932 – AURORA PRO PATRIA 1919     1 – 0   (0 – 0)

Marcatori: 12′ s.t. Rig. Varas (PER).

 

U.S. PERGOLETTESE 1932 (3-5-2): 22 Soncin; 5 Ferrara, 4 Arini, 3 Lambrughi; 7 Bariti, 25 Zennaro (29′ p.t. 11 Scardina), 10 Varas, 32 Lepore, 14 Villa; 18 Guiu Vilanova, 21 Morello (40′ s.t. 26 Verzeni).

A disposizione: 1 Galeotti, 2 Piccardo, 6 Alari, 8 Mazzarani, 13 Lucenti, 19 Vitalucci, 26 Verzeni, 27 Morto, 28 Mercado, 30 Nava, 32 Fonseca. All. Mussa.

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 12 Mangano; 2 Vaghi, 16 Fietta, 13 Boffelli; 17 Vezzoni (40′ s.t. 19 Lombardoni), 25 Ferri (16′ s.t. 21 Colombo), 14 Bertoni, 3 Galli, 11 Pierozzi; 7 Stanzani (25′ s.t. 32 Pesenti), 9 Parker (16′ s.t. 30 Castelli).

A disposizione: 22 Bergamo, 29 Cassano, 4 Saporetti, 6 Sportelli, 8 Brignoli, 15 Pizzul, 18 Banfi, 31 Caluschi. All. Sala

 

ARBITRO: Roberto Lovison di Padova (Emanuele Renzullo della Sezione di Torre del Greco e Cristiano Pelosi della Sezione di Ercolano. Quarto Ufficiale Maksym Frasynyak della Sezione di Gallarate).

 

Angoli: 12 – 4. 

Recupero: 1′ p.t. – 4′ s.t.

Ammoniti: Parker, Vezzoni (PPA).

Espulsi: Fietta (PPA) al 38′ s.t. per fallo da chiara occasione da gol.

Note: Giornata fresca e soleggiata. Terreno di gioco in ottime condizioni.


0 commenti: