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 25 Novembre 2021-25 Aprile 2022, saranno passati cinque mesi da quando la Pro Patria è stata ceduta al Consorzio Sgai. Si festeggerà la Liberazione, oppure continuerà la prigionia senza speranza per il futuro?

L'avvocato Muro, rappresentante del gruppo napoletano, ha fatto sapere ufficialmente quello che solo pochi non avevano capito prima, oppure finto di non capire, così concentrati a guardare solo il campo, ossia, che la Pro Patria è in vendita, in quanto Sgai non può operare a livello finanziario per le note vicende giudiziarie.

La prima puntata della serie a più puntate che fa invidia alla "Casa di Carta", iniziò il 15 Novembre, quando la presidente uscente Patrizia Testa dichiarò che:" Prima del 25 lascio la presidenza della Pro Patria. Ma la mia passione non finirà, perché sicuramente chi renderà le quote di maggioranza fino a campionato  seguirà quanto è stato detto e fatto, quest'anno è tutto certificato come se ci fossi solo io... Poi ci conosceremo meglio, valuteremo la compatibilità necessaria per continuare a fare bene".

Non è andata proprio così e chi ai tempi storse il naso di fronte alla scelta di cedere la società a Sgai fu oggetto di immediata reprimenda.  Alla luce dei fatti , invece, dimostrò grande intuito e profonda capacità istintiva di analisi a pelle.

Istinto che non tradì neppure chi sfrattò la prevista conferenza stampa della nuova proprietà dal Comune di Busto Arsizio, per spostarla precipitosamente nella, per l'occasione riaperta sala stampa dello stadio, una concessione "ad personam", vista l'urgenza del momento, che fece chiudere gli occhi sull'emergenza sanitaria Covid. Poi, si riprese diligentemente con le closed doors per il resto del campionato.

Conferenza stampa che fu ai confini con la fantascienza, nella quale è stato chiesto ai presenti di non chiedere l'unica cosa che veramente interessava ai tifosi. Ossia, cosa era successo il giorno prima in casa Sgai ( leggasi arresto del suo Presidente).

Acqua passata non macina più venne sbrigativamente affermato, ossia,  chi ha avuto, ha avuto,... chi ha dato, ha dato,...scurdámmoce 'o ppassato, Simme 'e Napule, paisà!

Peccato che qualche settimana fa, secondo quanto afferma un giornale di Treviso, i clienti di Sgai sono stati raggiunti da una comunicazione che li invitava a cambiare General Contractors per le ristrutturazioni con bonus 110%.

Insomma, proprio risalenti al passato...anche no.

Poi, mesi durante i quali si è assistito ad una annoiante partita a tennis tra i soci di maggioranza e minoranza, che si punzecchiavano su temi vari legati alla cessione  della società e a presunti "avevi detto che ...e non lo hai fatto", del tutto ininfluenti sulla vera realtà dei fatti. 

Ossia, che il setaccio utilizzato da Patrizia Testa per filtrare i diversi pretendenti alla presidenza della Pro Patria, che nelle intenzioni avrebbe dovuto distillare il meglio del meglio per garantire lunga vita ai tigrotti, ha restituito una frazione ben lontana dall'obiettivo, tanto da rimpiangere altre soluzioni che i fatti di oggi dimostrano le potenzialità di ieri.

 Presidente arrestato, conti economici bloccati, messa in vendita della società dopo solo cinque mesi e senza praticamente mai aver operato, questa la granulometria del setacciato. Si poteva fare decisamente meglio.

La stessa Presidente uscente, in data 30 Novembre aveva rassicurato i tifosi con una dichiarazione che appariva come una "kasko"a totale protezione della società, diceva Patrizia Testa: " In questo momento di dubbio, io sono ancora su quella panchina e pronta a tornare in campo se necessario".

Intenzione che, se mantenuta, sgombrerebbe il cielo dai nuvolonii che si stanno addensando sul futuro societario, ma che appare tutta da confermare, visto che il Presidente Citarella ha ripetutamente affermato che "Se Patrizia Testa avesse voluto riprendersi la Pro Patria, lo avrebbe potuto fare in un attimo". Allora, com'è la storia?

Probabilmente, anche questa speranza va archiviata nella cartelletta delle intenzioni, rimane la triste realtà, ossia, società in vendita con promessa del gruppo Sgai di rinunciare al "margine", pur di favorire il futuro acquirente. E,  ci mancherebbe altro, ci verrebbe da dire, pensare di realizzare un margine in questo momento è davvero da incalliti ottimisti, ma la ragione consiglia che forse sarebbe meglio concentrarsi per mettere a bilancio persino una perdita, vista l'aria che tira. Che poi la Pro Patria sia stata acquistata ad un prezzo folle rispetto al suo valore di mercato, è argomento che potrebbe essere anche vero, ma pensare di trovare chi sia disposto a ripareggiare l'offerta è semplicemente illusorio. 

In città, si dice che persino l'amministrazione comunale stia bussando alla porta di imprenditori locali per trovare una soluzione. Per la serie, dopo essere stata la causa del problema, vista l'incompatibilità di Patrizia Testa con la carica di di consigliera comunale, si cerca la soluzione per non lasciare la Pro Patria sotto un ponte. Davvero curioso!

Rumors parlano di non esaltanti risultati dello scouting. D'altra parte, il periodo è di quelli "grassi" per rispondere cortesemente "no grazie". L'aumento delle materie prime, dell'energia, del gas, l'inflazione, il crollo della borsa, la crisi post Covid e la guerra, sono il catalogo aggiornato dell'imprenditoria di Busto utile per dire in altre parole quello che da sempre risuona nei palazzi e nelle aziende della Busto bene, ossia: "Pro Patria? Ma , chissenefrega!" Imprenditoria che dopo aver ripetutamente fatto sapere di non volersi sedere al tavolo con le dirigenze discutibili del passato per non sporcarsi le mani, ha perso l'occasione di sedersi con Vavassori, che tutto potrà essere tranne che discutibile e con Patrizia Testa che per quattro anni ha fatto sapere di essere pronta a condividere la sua presidenza con chi volesse aiutarla, senza che nessuno, o quasi, bussasse alla sua porta. Se non va bene neppure chi poi viene accolta in Consiglio Comunale con largo suffragio, allora fate sapere che profilo deve avere colui o colei con la quale vi siedereste al tavolo della trattativa, così, tramite l'ingegneria genetica ve lo costruiamo su misura.

Tutto questo pippottone per dire cosa?

Niente di quello che già non sapevate, ossia che la Pro Patria è in vendita fino al 30 Giugno 2022, poi chiuderà l'attività e chi si è visto, si è visto.

Questi sono i fatti, il resto parole.

Non interessa di chi sia la colpa, ma solo attribuire il merito della soluzione.

Flavio Vergani



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