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Non è passato inosservato l'attivismo di Don Giuseppe Tedeschi, parroco di San Giuseppe, uno che ama i fatti e non le parole. Così mentre gli intellettuali da salotto, in permanente riunione, discutevano se lo scoppio della guerra fosse più colpa di Putin o di Zelensky, dell'America o della Nato, il prete, rossonero nell'anima e nel cuore, sposava i colori gialli e blu dell'Ucraina e con un pullmino si sciroppava migliaia di chilometri in giornata per portare a Busto il maggior numero di bambini e donne ucraine, salvandoli dai bombardamenti russi.

Uno sforzo celebrato a parole dai media nazionali e con i fatti da parte di tante persone bustocche che si sono spese per rendere accogliente la nuova residenza dei profughi di guerra.

Tra questi, il Pro Patria Club che ha deciso di destinare un aiuto economico al progetto, frutto dei versamenti mensili dei soci che sono stati girati a Don Giuseppe e di qualche donazione privata da parte di amici del club.

Ieri, una delegazione del Pro Patria Club composta da Danilo Castiglioni, dal Presidente Onorario Roberto Centenaro e da Giordano Macchi, financial manager del club, hanno consegnato a Don Giuseppe la somma raccolta.

Segreteria Pro Patria Club

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