Ritorno al passato in casa Pro Patria dopo l'assemblea dei soci che ha restituito nelle mani di Patrizia Testa il 100% delle quote societarie.
Un ritorno al passato, dopo il "Testacoda" di fine 2021 che aveva dirottato la Pro Patria verso Napoli nella mani di una società che ben presto ha fatto capire di avere ben altri problemi che gestire la gloriosa società bustocca.
Vice Presidente sarà Stefania Salmerigo, figlia di Patrizia Testa, mentre si dovrà capire il ruolo della cordata che si era paventata nelle settimane scorse e che si era resa disponibile ad affiancare Patrizia Testa alla guida della società, prima che la stessa decidesse di dare scacco macco a Sgai in solitudine.
Mossa che dovrebbe obbligare la Presidente a dimettersi dalla carica di consigliera comunale, ossia dalla "reason why"per la quale era stato deciso il passaggio delle quote a terzi.
Dal sentito dire, che vale quel che vale, ma che esiste e quindi si ascolta, si parla di una operazione finanziaria onerosa per Patrizia Testa che dovrà coprire 800 mila euro di debiti accumulati nella gestione dell'anno in corso, ma, se fosse vero che la cifra versata da Sgai per acquistare la società si aggirava intorno al 1,2 milioni di euro, si potrebbe e ripetiamo si potrebbe, visto che trattasi di rumors e non di cifre consolidate, dire che la transazione porta ossigeno nella casse societarie e che, alla fine, anche visti i risultati sul campo, il gioco sia valso la candela.
Al di là di queste valutazioni finanziarie del tutto ipotetiche classificabili come quelle del portinaio, si potrebbe dire che tutto è bene quel che finisce bene e questo è il pensiero del tifoso medio.
Rimane aperto il tema di sempre e che sempre rimarrà aperto relativo al fatto che anche questa volta Busto non ha risposto all'appello e la Pro Patria avrà un futuro solo grazie al rinnovato impegno di Patrizia Testa. Una realtà ormai consolidata e certa che va accettata e forse nemmeno più discussa. E' così, inutile sperare che possa cambiare da domani. Certamente, se la mini cordata dovesse garantire l'impegno sarebbe un passo in avanti, diversamente tutti felici per il salvataggio, ma con il retropensiero che se Patrizia Testa non avesse deciso per la versione due punto zero, a Busto sarebbe rimasto solo lo zero. Il solito zero. E, il futuro, prima o poi riproporrà un'identica situazione. Per ora, pensiamo al presente, è decisamente meglio.
Flavio Vergani
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