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La prima giornata di campionato restituisce i primissimi riscontri sulla realtà biancoblu. Ovviamente, trattasi di impressioni da cogliere con l’istinto in quanto è troppo presto per qualsiasi valutazione, ma proviamo lo stesso a tentare di avventurarci in un viaggio tra luci e ombre percepite.

OMBRE:

INFORTUNI:

Non sembra essere iniziato sotto la buona stella il campionato dei tigrotti che stanno perdendo pezzi ogni settimana di più. Dopo gli infortuni a Rossi e Ghioldi, ecco quello di Parker che obbligherà il direttore sportivo Turotti ad un secondo intervento extra sul mercato. Infortuni alcuni avvenuti in sede di allenamento e che, forse non c’entra niente, ma forse, richiama il tema delle strutture e della qualità delle stesse. Oggi i giocatori della Pro Patria dispongono di campi di allenamento di qualità alta? Oppure, alla sfortuna va sommata la carenza di qualità del manto erboso? Ha incidenza sugli infortuni?

ABBONAMENTI:

Non abbiamo il dato ufficiale, ma gli abbonamenti finora staccati non dovrebbero superare i 250. Lontanissimi dal target fissato dalla Presidente Patrizia Testa, fissato a 800 tessere, ma anche dallo storico degli anni precedenti. Tutto questo, nonostante un deciso taglio del prezzo che permette l’ingresso allo stadio a costi davvero competitivi. Smontato il dubbio che le persone non si abbonano per il costo, rimane la triste altra realtà, ossia che non si abbonano perché non gliene frega niente della Pro Patria. Al massimo qualche volta, nel caso dovesse vincere, non piova e non ci sia la serie A. Forse l’unica proposta per la quale ci sentirebbero fa rima con gratis, visto che a Gorgonzola, dove sono state spalancate le porte nella prima di campionato di serie D sono arrivate 800 persone.

GIORNI E ORARI :

La Lega offre su un piatto d’argento un ultimo alibi ai non presenti, giorni e orari scelti per queste prime giornate di campionato sono semplicemente assurdi. Metà pomeriggio del sabato con la concomitanza del derby di Milano e serale di martedi con la concomitanza della Champion League, sono scelte semplicemente ridicole e inaccettabili. Inutile aggiungere parole per definire la miopia di chi, ormai da sempre, dimostra totale mancanza di strategia, zero conoscenze di tecniche di marketing applicato,  credibilità commerciale sotto zero e incapacità di direzionare il movimento verso un rinnovamento di immagine serio.

PRESTAZIONE :

Tante ombre e poche luci nella prestazione dei tigrotti che sorprendono negativamente in difesa, vero punto forte della squadra. Sportelli cade in un errore che spalanca la porta agli avversari, Boffelli concede un’occasione monumentale con una valutazione superficiale della posizione dell’avversario. No comment sul centrocampo visto che da sempre è Bertoni dipendente, assente nel match, mentre l’attacco è apparso sterile e mai in grado di pungere l’avversario. Piu non può cantare e portare la croce, Stanzani ormai è noto che va a corrente alternata, Parker è dall’ortopedico, rimane quel Castelli che dovrebbe meritarsi la ormai esagerata fiducia posta nei suoi confronti con un diverso atteggiamento, almeno agonistico. Certe fiducie andrebbero meritate ricambiandole con i fatti. Non si può attendere sempre la prossima volta.

LUCI:

DEL FAVERO

Un uomo vero, prima che un bravo portiere, che ha pianto della commozione e dall’emozione in sala stampa, dimostrando tutto il suo valore nella sua integrità e completezza. Un talento vero che solo un terribile infortunio ha frenato, facendolo soffrire per due lunghi anni. Ora, è pronto per la sua rivincita e le sue lacrime sono sorrisi che scendono dai suoi occhi e che lo riportano a dove era rimasto. Turotti si lecca i baffi e i tifosi anche, visto che dopo Greco e Caprile non era facile trovare il terzo.

LOMBARDONI

Signori giù il cappello! Prestazione da top player che ha fatto capire fin da subito che Lombardoni è tornato più forte di prima. Con il corpo, ma soprattutto con la testa. Non la Testa, quella era tornata prima. Non è semplice farlo dopo il tipo di infortunio subito, ma lui ha saputo attendere il tempo necessario per farlo e per tornare a suo modo, difendendo il fortino e demolendo quello avversario con un goal che restituisce un punto d’oro ai tigrotti. Persino immeritato e quindi ancora più prezioso.

QUALITA’ DEL CAMPIONATO

La prima di campionato spazza subito via ogni dubbio e conferma la qualità alta del girone. Se l’Arzignano è data dai più come la candidata più probabile per la retrocessione, si capisce subito cosa ci si debba aspettare dalle altre. La squadra neopromossa ha creato tre occasioni limpide da rete e un goal e l’organico ha qualche top, ma pochi, da capire come sarebbe finita con altri, tipo il Sangiuliano che molti pensano sia una squadra materasso, ma che ha un organico che dice il contrario. Per la serie: occhi aperti, perché non sempre il nome è sinonimo della debolezza e non sarà semplice trovare squadre meno competitive dei tigrotti. Per cui, inserire la modalità “Prina” per trovare cinque squadre che possano arrivare dietro i tigrotti.

PRESTAZIONE

Ombre si, ma anche luci nella prestazione dei tigrotti, che lottano fino alla fine per raddrizzare una partita che era diventata difficile. Le assenze di Bertoni, Parker e Molinari, non sono certamente un alibi, ma una realtà. Sappiamo quanto Bertoni pesi nel centrocampo tigrotto e non era facile trovare soluzioni alternative. Salvare la porta da tre occasioni colossali e reagire al goal subito nella gara di esordio e contro una squadra dal nome altisonante ha il suo valore. Perdere la prima in casa con Padova o Vicenza o Triestina spiace, ma ci sta, con l’Arzignano è diverso e avrebbe causato un contraccolpo sull’intero ambiente del tutto diverso.

MARKETING E COMUNICAZIONE

Un nuovo sponsor (Elettromeccanica Bustese), un nuovo modo davvero bello di presentare l’undici titolare con un’animazione stile serie A sui canali official della società, una nuova frontiera per il merchandising che a breve sarà nota, un’iniziativa mensile che premierà i tifosi e darà modo di incontrare i giocatori, un qualcosa che avverrà a metà mese nel salotto di Busto, sono realtà concrete di un piano di sviluppo nell’area marketing e comunicazione che confermano l’attenzione a crescere anche fuori dal campo. La metamorfosi rispetto a solo qualche anno fa è totale e restituisce una vision completamente mutata, seppur ancora embrionale in taluni aspetti, ma quel che conta è che la filosofia è quella giusta e i risultati cominciano a vedersi.

Inutile lamentarsi di qualsiasi cosa quando al momento chi guida la società conta una customer base di 545 clienti, ossia i presenti nel match con l’Arzignano. Che poi ci siano le giustificazioni sopra dette è vero, ma non cambiano la sostanza. La potenzialità è questa e pretendere di avere prima di dare è sempre un’utopia. 

Per cui, apprezzare quello che c’ è e non c’era è un modo per ringraziare e apprezzare in modo vero e concreto i meritevoli,  ossia quando serve e quando meritano, ma non sempre e solo con le parole, spesso foderate di eccesso di leccaculismo, che, come noto, qui non ha diritto di cittadinanza e che rende sempre poco credibile e diluito il senso delle cose.

Flavio Vergani

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