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Quanto è bello tornare allo Speroni? Salire i gradoni e trovare i vecchi amici, che mi salutano e intanto mi guardo intorno e penso che rispetto agli stadi che sto frequentando in Promozione, questo sembra il Maracanà.

Il pubblico è pochino, e racconto che ad Arona in coppa Italia sono entrate oltre 150 persone, in proporzione Busto non dovrebbe avere meno di 1000 presenti a partita.

L’unica nota negativa della serata è questa, ma le coppe in TV sono sempre una buona scusa anche se poco veritiera.

Appena vedo la formazione mi stupisco molto, soprattutto di un turnover quasi radicale che mi fa sobbalzare.

Iniziato il match noto un ragazzino che da lontano, per la chioma, sembra Dezotti. Gracilino ma frizzante, sulla maglia porta il 21 e si chiama Perotti. Alla fine della partita non va oltre la sufficienza, ma penso che questo ragazzo farà strada, perché ha comunque personalità e convinzione nei propri mezzi.

Vedo un Mangano attento, pronto a sfruttare quelle che credo, saranno le poche occasioni da titolare. Noto un Castelli in forma che lotta su ogni palla e a parte qualche sbavatura, appare in campo una Pro ordinata e ben coordinata.

Il Mantova a parte due sortite, poco convinte in attacco, pare non pervenire. Forse il succo della serata sta qui, tigrotti più convinti e più determinati, ospiti troppo brutti per essere veri.

Due gol alla fine del primo tempo pesano sul morale dei bianco rossi e la ripresa che doveva essere sprint invece lo è solo per pochi minuti.

Noia bestiale nel secondo tempo spezzata solo dalla rottura della bandierina, dopo uno scivolone di un tigrotto e dal rigore del 3 a 0.

Due rigori assegnati alla Pro, allo Speroni, non li vedevo da anni, forse dai tempi di Giandebiaggi o dalle annate con Tramezzani con la fascia sul braccio.

Ho visto entusiasmo e cori “inneggiare “quasi alla serie B. Credo che questo è solo l’inizio e le squadre più forti devono ancora essere incontrate. “Volare basso” in casa Pro è sempre la frase giusta, che spesso Turotti ha usato quando si stava perdendo la bussola e si pensava ad annate verso la serie cadetta.

Mi auguro che la Pro continui così e che il sogno di partecipare ai play off diventi realtà, ma ieri il nostro Mantova ha semplicemente sbagliato gara e mentalità. Regalandoci la partita.

Forti anche con le riserve che in campo che hanno strabiliato, ma lo ha fatto ancora di più l’avversario che tra passaggi sbagliati e litigi in campo, assomigliava molto alla Promozione che sto seguendo.

Vargas ha in mano una squadra giovane che se plasmata bene potrà recare danno e disturbo anche alle “grandi”, l’importante e dare fiducia ai ragazzi e al mister, sperando che sia l’inizio di una bella era come fu quella di Javorcic.

   Resto sempre convinto dell’idea che:

È sempre bello vedere la Pro vincere

È sempre bello vedere lo Speroni

È sempre Bello tornare a casa.

 

Forza Pro.

 

Simone Merlotti.

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