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Il nostro editorialista Sandro Lupidi analizza l'ultima giornata di campionato con la solita maestria che lo fa slalomeggiare tra la prosa e la poesia, tra la realtà, il sogno e la fantasia. Un pezzo da leggere tutto in un fiato, per poi fermarsi a gustarsi il sapore denso di un distillato invecchiato.


Povero Virgilio, non bastava avere accompagnato il sommo poeta per la gita, destinazione Inferi, come guida turistica : in aggiunta ha pensato di fare il team manager della sua squadra in occasione dell'incontro allo Speroni ed ha dovuto farsi ancora PIU male, castigato dalla ingenuità difensiva in occasione dei due falli da rigore e dalla mediocrità offensiva, incapace di creare pericoli concreti ai nostri ragazzi, usciti dal campo con applausi convinti dei "soliti noti fedeli" in una serata che gli assenti hanno voluto certificare come non interessante a causa di impegni inderogabili o con altre motivazioni cercate accuratamente sul dizionario dell'improbabile o dopo aver effettuato, per pigrizia mentale, un accesso veloce con consulta made in wikipedia.

Tutto bene quindi certamente, malgrado le perplessità iniziali del sottoscritto, confortate anche da qualche abituale compagno di avventura e prontamente smentite dai nuovi innesti, figli di massiccio turn over in vista del sabato di fuoco che ci aspetta all'Euganeo, con i bianco scudati che una volta di più sono tra i candidati alla promozione nella serie superiore.

Ovviamente per tutta una serie di sequenze scaramantiche o semplicemente per la solita legge dei grandi numeri anche le "nemesi" (chissà di cosa si occupava questa signora di altri tempi che ha voluto il copyright su questo termine!!) ricorrenti prima o poi possono essere modificate e capovolte (vedi Salò) e quindi perché non credere a questa ipotesi, magari improbabile,  e provare a sognare per questa occasione ?

L'entusiasmo del momento può essere contagioso ed avere fiducia nei propri mezzi alcune volte ti permette di superare l'ostacolo che si riteneva a priori invalicabile.

Nel frattempo, archiviato in scioltezza il capitolo terzo, godiamoci questa posizione con aria frizzante di alta quota, non minimamente pronosticabile in partenza, senza porre alla squadra traguardi pindarici da conseguire, salvo desiderare di raggiungere la quota salvezza con congruo anticipo onde residuare la tranquillità mentale per cancellare ansie e dubbi che rappresentano solo un cattivo ingrediente nella preparazione dei piatti preparati per festeggiare l'obiettivo acquisito ed il dovuto arrivederci nella categoria dove dobbiamo essere costante presenza nel novero delle partecipanti per storia e blasone.

Quindi, per un attimo, dopo la prestazione fornita martedì sera, mettiamo a tacere lo smartphone e gustiamoci in diretta la voce del mitico Scalvi che snocciola le formazioni ed enfatizza con passione i nomi dei nostri realizzatori a rete, valutiamo con attenzione lo sguardo del sapiente Vergani durante l'intervallo, ritorniamo a valutare i silenzi del pubblico nelle fasi di pericolo per i nostri colori, prepariamo la nostra voce alla liberazione di gioia quando il pallone gonfierà la rete avversaria, in sintesi torniamo finalmente numerosi a vivere emozioni dimenticate da molti, forse contaminati in passato da virus, mentali e comportamentali, trasformiamo la sigla COVID in "come orientare veramente i desideri" di ritornare ad essere elemento sostanziale di partecipazione ad un evento e non ameba virtuale con annesso paravento di scuse, nella maggior parte dei casi, come una casa senza fondazioni.

....e se veramente un giorno il sole sorgesse a tinte BIANCOBLU' ?

Sandro Lupidi

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