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Indisponibili : Caluschi, Ghioldi, Molinari, Parker, Rossi, Vezzoni e Brignoli potremmo chiamarlo turn off, squalificato Sportelli potremmo chiamarlo turn out. Mangano in campo, Del Favero e Piu in panchina lo potremmo chiamare turn over. Decisamente troppo!

Mister Vargas scherza col fuoco e si fa male, soprattutto perchè il rischio lo corre dopo la sconfitta di domenica scorsa, che non è la stessa cosa di farlo dopo una vittoria.
La Pergolettese vince per tre a due, non basta il vantaggio di Stanzani per colare a picco subito dopo con tre reti dei locali propiziate da sbandamenti difensivi e da un errore clamoroso di Mangano. Il goal su rigore di Stanzani fa capire che questa partita avrebbe e sarebbe potuta andare diversamente se gestita diversamente in tutti i sensi, in tutti i ruoli e in tutte le sue sfaccettature.
Capitolo Mangano: non si vuole sparare sulla Croce Rossa per il semplice fatto che trattasi di una conseguenza di scelte antiche che vengono perpetuate ormai da anni. Tenere in panchina un giovane del 1999 e mettergli  davanti portieri del calibro di Tornaghi, Greco, Caprile e Del Favero significa poi concedergli qualche opportunità di giocare. Diversamente sarebbe un suicidio finanziario nell'ambito della valorizzazione di un giocatori al quale è stata concessa fiducia illimitata con contratti pluriennali.
Questo impone un turn over obbligato che da sempre si propone con il nome di turn over spontaneo, anche se si fatica a capire il motivo per il quale un portiere necessiti di turn over per il semplice fatto che non esiste questo motivo. 
Per cui, inutile chiedersi il perchè e il percome, visto che trattasi di anomala normalità, o normale anomalia, come la si voglia chiamare,  che da sempre fa parte della realtà tigrotta.
Certo è che la Pro Patria di quest'anno ha finora avuto Dal Favero come miglior giocatore di ogni partita che ha salvato il risultato praticamente sempre con parate eccezionali tanto da essere premiato come tigrotto del mese. Una squadra che ha sempre come migliore in campo l'estremo difensore certifica la sua insostituibilità, se lo si fa non è certamente per il turn over naturale con i relativi rischi annessi e connessi.
Se oggi avesse perso la Pro Patria di Del Favero la colpa sarebbe di tutti e di nessuno, ha perso la Pro Patria di Mangano e la colpa è di Mangano. Certamente la realtà è questa, ma attenzione a non trovare il capro espiatorio a buon mercato e non analizzare scelte e prestazione incolori al di là degli errori del portiere. La controprova non esiste, ma almeno si tenti di chiedersi se la prestazione odierna sia figlia solo degli errori individuali. Secondo Mister Vargas no, visto che ha dichiarato nel post partita che "non possiamo perdere con squadre come noi, ma solo con quelle più forti". Trento e Pergolettese non sembra rientrino tra queste, per cui, serve una riflessione sui motivi di  queste due sconfitte.
Noi saremo all'antica, ma pensiamo che nel calcio di serie C che non ha tutti questi impegni, il turn over allargato e sistematico abbia davvero poco senso, soprattutto se le panchine non sono lunghe quanto a qualità ma solo a quantità. Chi asfalta le autostrade ad agosto lo fa tutti i giorni senza turn over, ragazzi di 20 anni possono giocare due partite in tre giorni.
Scusate la franchezza, ma davvero non si capisce come tutto quel che è nuovo, ha un nome inglese o è diverso da prima debba sempre e per forza essere considerato migliore. Consentite un po' di ribellione da parte di quelli che il calcio lo hanno vissuto con le maglie da uno a undici, sotto l'acqua e non sotto la tettoia, seduti sul "basello" e non sulle poltroncine, col biglietto tipo cinema e non con lenzuoli con filigrana incorporata, senza mai perdere una partita. Altro che turn over!
Flavio Vergani 

U. S. PERGOLETTESE – AURORA PRO PATRIA 1919    3 – 2   (1 – 1)

Marcatori: 5′ p.t. e 44′ s.t. Rig. Stanzani (PPA), 27′ p.t. Abiuso (PER); 20′ s.t. Artioli (PER), 28′ Varas (PER).

 

U.S. PERGOLETTESE (4-3-3): 22 Soncin; 35 Piccinini (38′ s.t. 2 Tonoli), 4 Arini, 3 Lambrurghi; 7 Bariti, 21 Iori (42′ s.t. 19 Vitalucci), 8 Mazzarani (1′ s.t. 28 Verzeni), 10 Varas (42′ s.t. 18 Figoli), 14 Villa; 27 Abiuso (38′ s.t. 97 Volpe), 24 Artioli.

A disposizione: 1 Rubbi, 12 Cattaneo, 5 Bevilacqua, 6 Gabelli, 9 Corti, 11 Guiu Vilanova, 13 Lucenti, 17 Cancello, 18 Gigoli, 19 Vitalucci, 26 Ruani. All. Villa.

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 12 Mangano; 2 Vaghi, 16 Fietta, 13 Boffelli; 21 Perotti (22′ s.t. 26 Chakir), 10 Nicco (29′ s.t. 18 Piran), 14 Bertoni, 20 Gavioli (17′ s.t. 25 Ferri), 3 Ndrecka; 7 Stanzani, 30 Castelli (22′ s.t. 27 Piu).

A disposizione: 1 Del Favero, 4 Saporetti, 17 Citterio, 19 Lombardoni. All. Vargas.

 

ARBITRO: Enrico Gigliotti (Davide Riganese della Sezione di Rimini e Genoveffa Stefania Signorelli della Sezione di Paola. Quarto Ufficiale Fabio Rinaldi della Sezione di Novi Ligure).

 

Angoli: 6 – 3.

Recupero: 0′ p.t. – 5′ s.t.

Ammoniti: Bertoni, Perotti, Nicco, Vaghi (PPA); Soncin, Arini, Volpe (PER).

Note: Serata mite e serena. Terreno di gioco in perfette condizioni.

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