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 Giallo a Zanica dove la Pro Patria tira fuori gli artigli e porta a casa una vittoria meritata e utilissima per dare un calcio alla crisi.

Nei primi venti minuti, i tigrotti schierano un oggetto misterioso che il cronista di Eleven Sport chiama Castellani. Forse un nuovo acquisto per far fronte all'ennesima lista di infortunati che comprendeva i soliti più Piu ( faringite), Shakir e Bertoni? O forse, un clandestino impossessatosi della maglia biancoblu per un'incursione in campo? Se così fosse, speriamo che Alessandro Bianchi, il collezionista di magliette, non si sia fatto sfuggire questa chicca. Sarebbe di un valore impagabile la maglia di un abusivo in campo, peraltro sparito dopo 20 minuti, quando in campo è sceso Castelli.

Il quale, preoccupato da questo imprevisto concorrente, ha pensato bene di farsi notare con un goal salvastagione.

Si faceva anche notare per qual paio di guanti che faceva molto inverno che contrastavano con quelle maniche corte di mister Vargas che si è piegato ai pantaloni lunghi, ma non al capo invernale per eccellenza.

Prima, finalmente un tiro in porta di Ferri e una capocciata del bentornato Lombardoni. Era da un po' che mancavano!

Quando c'è lui (Lombardoni) la Pro Patria raddoppia il suo rendimento, così scriveva il Giovanni Castiglioni in settimana. Mister Vargas ha letto e lo ha messo dentro senza indugi.

Lo stadio di Zanica dicono sia bellissimo e non lo mettiamo in dubbio, certo è che le riprese televisive sembravano dall'elicottero, a qualcuno è servita la pastiglia per le vertigini,  il terrapieno con dietro il buio totale dal quale venivano rilanciati in campo i palloni scagliati fuori persino inquietante. Dietro le porte dei bungalow per gli ottimsiti, dei "camanotti" per i soliti polemici, insomma, poco di bello a livello paesaggistico, ma bellissimi i tigrotti che hanno fatto quello che dovevano e sanno fare. 

AlbinoLeffe non pervenuto e non solo per loro demeriti. La Pro Patria ci ha messo molto del suo per disinnescare i padroni di casa con una partita attenta, intelligente e tatticamente ineccepibile.

C'è molta Pro Patria in questa vittoria limpida, meritata, persino facile per come è stata ottenuta. Del Favero quasi inoperoso e questo vorrà pur dire qualcosa.

Adesso, si va a Lignano Sabbiadoro, mercoledi, alle 14,30, con l'animo sollevato in cerca dell'impresa contro il fortissimo Pordenone, oggi fermato dalla sempre più sorprendente Pro Sesto di mister Andreoletti.

Gli ottimisti dicevano che sarebbe arrivato un punto in due trasferte, i pessimisti dicevano zero. Non ci hanno preso ne gli uni e ne gli altri: tre punti in una partita e ne manca ancora una.

Insomma, va bene così.

Flavio Vergani 

ALBINOLEFFE – AURORA PRO PATRIA 1919   0 – 1    (0 – 0)

Marcatori: 6′ s.t. Castelli (PPA).

 

ALBINOKLEFFE (3-5-2): 22 Pagno; 33 Borghini, 13 Milesi (22′ s.t. 7 Tomaselli), 4 Saltarelli; 16 Gusu, 6 Doumbia (14′ s.t. 14 Brentan), 23. Gelli F., 30 Piccoli (14′ s.t. 19 Cocco), 11 Zoma; 10 Manconi, 9 Cori (35′ s.t. 20 Petrungaro).

A disposizione: 1 Pratelli, 12 Facchetti, 8 Muzzio, 26 Gelli J., 27 Miculi, 29 Rosso, 42 De Felice, 99 Toma. All. Biava

 

AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 2 Vaghi, 19, Lombardoni, 13 Boffelli; 11 Vezzoni (30′ s.t. 6 Sportelli), 10 Nicco, 16 Fietta, 25 Ferri (37′ s.t. 18 Piran), 3 Ndrecka (46′ s.t. 4 Saporetti); 7 Stanzani (46′ s.t. 20 Gavioli), 30 Castelli (37′ s.t. 17 Citterio).

A disposizione: 22 Cassano, 24 Caluschi, 32 Pitou. All. Vargas.

 

ARBITRO: Gabriele Sacchi di Macerata (Pierpaolo Carella della Sezione di L’Aquila e Pierpaolo Vitale della Sezione di Salerno. Quarto Ufficiale Samuel Dania della Sezione di Milano).

 

Angoli: 7 – 5.

Recupero: 0′ p.t.

Ammoniti: Boffelli, Fietta, Vargas, Vezzoni (PPA);

Note: Serata fresca e serena. Terreno di gioco in ottime condizioni.

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