Tre trasferte e tre sconfitte, due partite casalinghe e due vittorie, questo il cammino della Pro Patria nelle ultime cinque partite.
Un trend molto polarizzato che segmenta la performance in maniera netta e persino preoccupante.
Le sconfitte di Crema, Sesto San Giovanni e Novara vengono in parte bilanciate dalle vittorie con Virtus Verona e Triestina, anche se la classifica di quest'ultimo lasso di campionato dice zona playout.
Una classifica che vede in testa solitaria la Pro Sesto di mister Andreoletti ( per lui occhi puntati da società importanti), che registra ben 13 punti in 5 partite, seguita da Pordenone con 12 punti, Juventus Next Generation e Ferapli con 10 punti, Vicenza e Renate con 9 punti.
Pro Patria, Mantova, AlbinoLeffe e Pro Vercelli incassano 6 punti, dietro di loro Arzignano, Padova, Trento e Piacenza con 5 punti, Triestina 4 punti, San Giuliano e Virtus Verona 2 punti.
La dodicesima posizione dei tigrotti è la peggiore da quando iniziato il campionato, punto di minima toccato già nella prima, nona e appunto tredicesima giornata.
Una macroanalisi del periodo tigrotto non può non prescindere dai molti infortuni che affliggono la rosa biancoblu, con giocatori mai scesi in campo come Rossi e Parker, ma anche da quelli visti e spariti con tempi di recupero al momento misteriosi. Lombardoni, in particolare, che dopo aver ritrovato il campo è sparito dai radar, così come Brignoli i cui infortuni sono più puntali di un treno svizzero.
In attesa di Ghioldi, la Pro Patria si lecca le ferite dopo la gara di Novara che, ancora una volta, ha messo l'accento sulla sterilità offensiva del team di Vargas. Castelli non ha segnato nemmeno a porta vuota, Piu è l'ombra di sè stesso, Chakir ancora non ha fatto capire quali sia la sua qualità differenziante e quanto potrà portare come contributo offensivo, visto che le sue prestazioni sono state al momento tutte molto opache.
Rispetto alle prima giornate mancano i miracoli di Del Favero che hanno garantito il pari con l'Arzignano e la vittoria di Salò, oltre che parecchi altri punti ottenuti con un rendimento da top player del numero uno di proprietà Juventus. Sfumate le doti di superman del portierone, la Pro Patria ha perso quell'abbrivio che l'aveva portata nei quartieri alti della classifica.
Difesa ancora organo del miglior rendimento di Sportelli, fotocopia in bianco e nero di quella vista lo scorso anno, a centrocampo Bertoni stenta a carburare, mentre il "tigrotto del mese" Nicco è incappato in una giornata storta in quel di Novara. Dopo Del Favero ecco Nicco che perde la magia dopo la premiazione, un trend da invertire per non obbligare a premiare il peggiore del mese, se questo fosse sistematico.
Scherzi a parte, la Pro Patria deve ritrovare i suoi uomini di riferimento, sia recuperando quelli infortunati, sia quelli che scendono in campo e che ancora non hanno mostrato quello che sanno fare, per poter ritrovare una performance in grado di allontanare ogni rischio e pericolo.
La gara con la Juventus Next Generation sarà molto importante, un occasione da non perdere visto che i bianconeri hanno un rendimento esterno pessimo: solo 3 punti in 6 partite giocate, frutto di 3 pareggi che la relegano al penultimo posto nella classifica delle trasferte, davanti solo alla Pergolettese. Pro Patria che invece in casa ha la quarta miglior performance del girone, davanti a lei solo Novara, Pergolettese e appunto Juventus Next Generation che in casa è un vero e proprio rullo compressore, con 5 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta in 7 gare giocate.
Per cui, se il trend verrà rispettato, il pronostico è tutto dalla parte dei tigrotti, ma, il calcio non ama sempre la legge dei numeri, per cui ci sarà comunque da sudare.
Flavio Vergani
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