I numeri dicevano che il rendimento interno della Pro Patria era tra i migliori del girone e che il rendimento esterno della Juventus Next Generation il peggiore. o quasi, del girone, con tre pareggi e zero vittorie fuori casa.
La realtà dice che i bianconeri vincono per uno a zero, con tanti saluti ai numeri.
I più attenti dicono che a Novara e contro la Juventus Next Generation la Pro Patria ha subito due tiri in porta e incassato due reti.
Tutti gli altri dicono che nelle due partite sopracitate la Pro Patria non ha mai tirato nello specchio della porta, riuscendo a non centrarlo nemmeno con Nicco, Castelli e oggi Shakir con palloni più semplici da mettere dentro la porta che fuori.
La classifica dice che la Pro Patria è ormai ad un passo dai playout.
Il calendario dice che le due prossime partite saranno durissime: in trasferta con l'AlbinoLeffe e sempre in trasferta con il capolista Pordenone.
Noi diciamo che la Pro Patria di inizio stagione, quella corta, brillante e propositiva non c'è più. C'è una squadra che non gioca male, non corre eccessivi rischi, non si fa mettere sotto da nessuno, ma che incassa sempre un goal e quasi mai lo segna.
La girandola di attaccanti è stucchevole,vani tentativi di dare qualità ad un reparto la cui vera qualità è nota ai sassi: Parker, che non c'è e Piu che gioca e non gioca.
Il motivo per cui questo accade è una open question. Però, per favore, non parliamo di panchina lunga, perchè di lungo c'è solo il tempo di attesa per un tiro in porta. Chakir rimane un oggetto misterioso, dalla sua ha solo il plus di essere un under, ma qui servono over. Come, per esempio, quel Gucci che ieri si è accasato ad Arezzo. Certamente, lui avrebbe fatto il supplente di Parker in altro modo, ma ha il difetto di avere 32 anni e quindi di costare troppo. Stanzani fa il suo, ma la punta la ricorda più che esserlo, Castelli rimane un buona alternativa, ma appunto alternativa.
Noi preferiamo da sempre uno da 60 mila euro, piuttosto che due da 30 mila, giusto per sparare delle cifre casuali, ma che spiegano il concetto. Rimane il fatto che se tutti valgono tutti e questi sono i risultati, significa che abbiamo un problema.
A centrocampo, la squadra vive il dilemma Bertoni, fino a ieri era il sinonimo del centrocampo bustocco, l'uomo imprescindibile, fino a poco tempo fa la riserva di Brignoli, oggi relegato in panchina a favore di Fietta. Qualcosa rispetto al passato è cambiato, visto che pilastri come Piu e Bertoni si siedono spesso in panchina, tutto accettabile fino a che i risultati arrivano, ma se poi il trend cambia i tifosi si fanno delle rispettabilissime domande e nessuno se la prenda male se gli stessi vanno in modalità "obiezione", parola che ancora esiste e che ha il suo significato, anche se qualcuno la vorrebbe cancellare dal dizionario della lingua italiana.
Peccato, perchè oggi il calcio si è riconciliato con sè stesso: tribune affollate di spettatori come non si vedeva da tempo, bel gioco nel primo tempo con scambi pregevoli di entrambe le squadre, tempo mite per la stagione, persino troppo sole che ha reso inutile l'accensione alle 15,30 dei fari dello stadio, alla faccia del costo dell'energia e delle proposte di giocare alle 12 per saving time. Che senso ha accenderli quando si vede?
Come dice l'Alberto Brambilla, quando arriva la gente e potresti mandare in onda uno spot "pro Patria", arriva puntuale la sconfitta ( terza nelle ultime quattro partite).
Ora, tutto è più difficile e sfangare una realtà dove i pronosticati per la retrocessione diretta, come ad esempio la Pro Sesto di mister Andreoletti si permettono il secondo posto in classifica, non sarà semplice, soprattutto se la saving policy dovesse essere confermata nel mercato di Gennaio.
Flavio Vergani
AURORA PRO PATRIA 1919 – JUVENTUS NEXT GEN 0 – 1 (0 -0)
Marcatori: 12′ s.t. Palumbo (JUV).
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 2 Vaghi, 13 Boffelli, 4 Saporetti; 11 Vezzoni (28′ s.t. 32 Pitou), 10 Nicco, 16 Fietta (34′ s.t. 21 Perotti), 25 Ferri (34′ s.t. 20 Gavioli), 3 Ndrecka; 7 Stanzani (16′ s.t. 27 Piu), 30 Castelli (28′ s.t. 26 Chakir).
A disposizione: 12 Mangano, 6 Sportelli, 14 Bertoni, 17 Citterio, 18 Piran, 19 Lombardoni. All. Vargas.
JUVENTUS NEXT GEN (4-3-3): 12 Raina; 26 Barbieri, 6 Riccio, 13 Poli, 15 Verducci; 20 Iocolano, 24 Palumbo, 27 Besaggio; 29 Soule (21′ s.t. 10 Compagnon), 31 Pecorino (21′ s.t. 9 Da Graca), 11 Cudrig (37′ s.t. 3 Stramaccioni).
A disposizione: 1 Garofani, 55 Senko, 2 Savona, 4 Muharemovic, 5 Nzouango, 7 Sekulov, 17 Bonetti, 18 Rafia, 19 Cotter, 21 Lipari, 23 Ntenda. All. Brambilla.
ARBITRO: Domenico Castellone di Napoli (Pio Carlo Cataneo della Sezione di Foggia e Michele Fracchiolla della Sezione di Bari. Quarto Ufficiale Nicolò Zammarchi della Sezione di Cesena).
Angoli: 7 – 2.
Recupero: 0′ p.t. – 5′ s.t.
Ammoniti: Pecorino, Barbieri, Riccio, Compagnon (JUV); Vezzoni, Fietta, Boffelli, Gavioli (PPA).
Note: Giornata mite e serena. Terreno di gioco in buone condizioni.
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