Vi siete mai chiesti quale sia l'unità di misura di una emozione?
Decibel, metro o non esiste ?
E' qualcosa che sale dentro, che ti riempie gli occhi, che ti toglie quasi il fiato, che trasforma il tuo viso, che ti porta ad esultare forse in modo un poco infantile, che modifica la quotidianità in giornata speciale ed irrepetibile, capace di condurti in quel momento a non desiderare altro rispetto all'istante che stai vivendo: in sintesi quella esplosione di gioia che ti conduce a gridare all'unisono con chi ti sta accanto in tribuna assordando gli avversari travolti da un entusiasmo senza confini.
La premessa per restare nel tema del contesto delle ultime due prestazioni, non paragonabili in termini di espressione di gioco, ma assolutamente in fotocopia in relazione ad incremento di punti in classifica, in cui anche il Fato, questo signore determinante in alcuni casi ed altrettanto imprevedibile in altre occasioni, ha voluto essere protagonista.
Stavolta il signor Fato in doppiopetto blu e camicia in tinta biancoblu ha deciso di porre rimedio a quanto ci era stato tolto in alcuni recenti incontri (ndr Novara e Juventus) condizionati da singoli episodi negativi avulsi da un contesto di gara assolutamente non censurabile.
Ovviamente nulla accade per caso e sicuramente questa esplosione di meravigliosa identità e l'arricchimento importante in termini di autostima e convinzione nei propri mezzi deve essere riconosciuta oltre che al tocco magico del suddetto individuo soprattutto a quanto dimostrato ed ottenuto sul campo con volontà ed attenzione da tutti i componenti della nostra squadra che appare trasformata rispetto alle prestazioni rilevate in precedenza.
Appare un gruppo capace di modificarsi in modo camaleontico, variando il tipo di cadenze in campo, con tempistiche talvolta imprevedibili, con pressing molto organizzato nei periodo di non possesso e di conseguenza inaridendo sul nascere le iniziative avversarie, azzerando quasi del tutto i rischi per la nostra difesa (ved scontro con Lecco) oppure attuando un comportamento quasi puramente utilitaristico, sempre spegnendo con la densità di schieramento i tentativi offensivi ai nostri danni e massimizzando le proposte di attacco pungendo nell'attimo propizio e vanificando con ordine e pragmatismo quanto tentato per il recupero del risultato da parte della squadra antagonista (ved scontro con Piacenza).
In entrambi i casi la classifica ha avuto un rimbalzo esaltante riportandoci in una quota assolutamente non pronosticabile specialmente valutando le nostre difficoltà di organico ed il valore indiscutibile di preziose rose del nostro girone, alcune oggi in gravi difficoltà in termini di risultati e punti acquisiti, non parametrabili agli investimenti attuati con obiettivi ben più ambizioni.
Evidentemente ogni gruppo ha le sue personalità di spicco e pertanto occorre evidenziare in tale contesto, pur apprezzando qualità ed impegno di tutti i componenti schierati fino ad oggi, alcuni nomi che a mio avviso hanno esaltato il collettivo trasmettendo ulteriori dosi di emozioni ed apprezzamenti quali un perfetto e monumentale Fietta in tutte le fasi di gioco (interdizione-costruzione-
Gli stimoli a migliorare tuttavia devono essere sempre presenti e quindi, per non smentire le mie attitudini portate sempre ad individuare anche il difetto che potrebbe non esistere, vorrei semplicemente richiamare i componenti, in occasione delle fasi difensive in cui gli avversari propongono palle alte in area, a dedicare maggiore attenzione perché, a mio modesto avviso, questa è l'unica situazione oggi che ci potrebbe penalizzare mettendo in difficoltà il nostro estremo difensore di cui non ho dimenticato recenti gesti di estrema reattività e ottimo senso della posizione.
Quindi spazio alle prossime emozioni perché questa squadra merita sicuramente un grande riconoscimento da parte di tutti noi....che vorrei tanto non fossero solo i noti "fedelissimi" e l'ultima di andata di fine anno potrebbe essere la meravigliosa consacrazione per un risultato raggiunto e sintetizzato in un "GRAZIE RAGAZZI"
Sandro Lupidi
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