La Pro Patria non si ferma più e mette sotto l'albero di Natale l'ennesimo regalo per chi come quelli del Coordinamento Tifosi Sezione trasferte hanno sfidato il freddo e gelido vento di Dicembre pur di essere al "Garrilli"di Piacenza.
La decide Castelli, un giocatore rigenerato in fase conclusiva dall'errore di Novara, da lì il ragazzo ha tratto esperienza e ha ridato ai tifosi i punti tolti in terra piemontese con gli interessi.
Giocare con Piacenza e in uno stadio vero fa sempre il suo effetto, con rispetto per tutti, ma non è come giocare da altre parti. Nome e storia fanno la differenza e, seppur a volte la decadenza renda nostalgico il passato, rimane sempre un'impresa espugnare questi stadi e la Pro Patria lo ha fatto con pieno merito..
Un merito che si concretizza in campo, ma parte da lontano. Ossia, da quella lista di infortunati più o meno gravi alla quale si sono aggiunti last time Vezzoni a causa di problemi intestinali e Sportelli per febbre.
Questa Pro Patria è come l'acido ialuronico, sa autorigenerarsi in spirito e corpo con le risorse di cui dispone, senza mai disperarsi, giustificarsi o abbattersi per gli scherzi del destino.
A Piacenza gioca in scioltezza, non corre quasi mai rischi, se non un palo a poco dal termine o in conseguenza di calci d'angolo battuti alti sul secondo palo, vero tallone di Achille della difesa bustocca che subì due goal identici col Pordenone e ancora non ha risolto questo problema di interpretazione della fase difensiva su questo fondamentale.
Per il resto, l'impressione che fossero i tigrotti a poterla sbloccare era unanime e così è avvenuto.
La difesa locale si addormenta, Castelli da borseggiatore della stazione centrale di Milano si apposta tra i due centrali fermi sulle loro gambe, quasi aspettassero l'arrivo della metropolitana per Inganni e il bomber biancoblu sgusciava via con il malloppo. All'interno della borsa c'era una card con scritto vittoria.
Un regalo poi incartato da mister Vargas con cura per evitare brutte figure ai ragazzi che risponderanno all'invito del Pro Patria Club, di Martedì prossimo, alla 20,30, quando si presenteranno nella sede del club per gli auguri di Natale. Presentarsi a mani vuote non è mai carino e la scelta del pensiero è stata davvero perfetta. I presenti gradiranno.
Pro Patria che sale in classifica al sesto posto in una graduatoria dove la Pro Sesto di Mister Andreoletti diventa capolista al pari della Feralpi Salò.
Viene lecita e spontanea la domanda: se ci fossero stati Parker, Rossi, Ghioldi, Brignoli e tutti gli altri infortunati, la Pro Patria dove sarebbe?
Domanda inutile, persino stupida, visto che potrebbe mancare di rispetto verso chi finora ha compiuto un autentico miracolo, per cui, fate finta di non averla sentita.
Certo è che questo campionato estremamente livellato in cima e i fondo alla classifica è scalabile da tutti e l'alta classifica parla chiaro :
Pro Sesto 34
Feralpi 34 ( la Pro Patria ha vinto a Salò)
Vicenza: 33 (la Pro Patria ha pareggiato , quasi vinto a Vicenza)
Lecco: 33 ( la Pro Patria ha vinto col Lecco)
Pordenone: 32( la Pro Patria ha pareggiato in casa del Pordenone)
Pro Patria: 28
Insomma, fate finta di non aver sentito la domanda, ma non si può negare che abbia un suo perchè.
Poi, che gli assenti abbiano una dimensione più quantitativa che qualitativa se rapportati alla qualità media della squadra è anche vero, ma la sola possibilità di scelta ampliata, del turn over ragionato e di soluzioni tattiche alternative, avrebbero senza dubbio fatto comodo a Mister Vargas e chissà se non avrebbero portato una manciata di punti in più.
Pelo nell'uovo, giusto per chiarirci, rimane l'uovo e la gallina in questo Natale ricco di soddisfazioni in casa biancoblù.
A proposito, mister Vargas, quello che aveva allenato solo nei dilettanti, mangerà il panettone e anche ben farcito con crema e mascarpone, alla faccia di quelli che lo volevano a dieta e, giusto per togliere loro ogni speranza, mangerà anche la colomba di Pasqua, anche se cadesse bassa.
Cari lettori, vi aspettiamo al Pro Patria Club, martedi, alle 20,30, per applaudire insieme i giocatori e lo staff di questa splendida Pro Patria. CLICCA QUI
Flavio Vergani
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