E' ovviamente difficile fare commenti con distacco e serenità mentale dopo quanto avvenuto durante lo scontro con il Padova in quanto la scontata onda emotiva supera qualunque riscontro che sia figlio di una certa razionalità.
Non desidero certo evidenziare una forma di forse previsto vittimismo dopo gli eventi di campo ma certamente le capacità di giudizio dimostrate dalla terna arbitrale lasciano adito a forti dubbi di credibilità e professionalità.
Non é la prima volta nel corso del campionato che, salvo casi abbastanza eccezionali, abbiamo avuto direzioni di gara che potremmo definire in tono eufemistico abbastanza discutibili e spesso con valutazioni non certo favorevoli ai nostri colori.
Onore sicuramente al comportamento post-partita di ragazzi ed allenatore dove i doverosi commenti del responsabile tecnico si sono limitati a prendere atto del rammarico derivato dalla mancata possibilità di misurarsi ad armi pari con una squadra certamente non trascendentale, quindi alla nostra portata, e di conseguenza aver dovuto modificare in termini sostanziali il nostro atteggiamento derivato dalla inferiorità numerica che non si può regalare in questo contesto di un campionato così incerto a nessun avversario.
A margine della scarsa competenza dimostrata dal direttore di gara e dagli assistenti destinati in questa occasione rimane nel mio inconscio sempre un dubbio amletico che riguarda la figura virtuale del "quarto uomo" per il quale non ho ancora identificato le funzioni e soprattutto l'utilità della sua presenza "dinamica" ai margini del rettangolo di gioco, salvo quella di essere il "confessore" delle proteste degli allenatori e collaboratori degli staff, quindi spettatore non pagante e forse scarsamente interessato in quanto non emotivamente coinvolto e relegato ad essere abile regista durante le operazioni mentalmente complicate delle sostituzioni dei giocatori in corso d'opera.
A margine di quanto esposto proviamo ad entrare anche nei risvolti tecnici che sono stati evidenziati durante l'incontro, sollevando anche qualche osservazione in relazione allo schieramento proposto in partenza.
Evidente la differenza fisico-strutturale delle nostre punte nei confronti di una difesa avversaria che in termini di centimetri non avrebbe avuto problemi sulle palle aeree che, non solo da questa partita, costituiscono per noi situazioni penalizzanti in particolare nella nostra area.
Dopo l'espulsione non si é trattato solo di avere un uomo in meno ma la modifica della disposizione dello schieramento derivato ha causato il mancato apporto alla fase offensiva degli esterni che hanno dovuto occuparsi in gran parte della copertura difensiva spesso soffocati dalla densità degli avversari sulle fasce di competenza, con raddoppi costanti sul nostro portatore di palla.
Inoltre per varie motivazioni derivate da assenze per infortunio o scarsa condizione fisica di alcuni interpreti, abbiamo dovuto subire la mancanza di un vero organizzatore di gioco, figura determinante nello scacchiere funzionale di qualunque organico ed oltremodo importante nel nostro dove non fanno difetto elementi di corsa ed interdizione ma dove devono essere determinanti anche piedi educati e menti pensanti.
Come ultima immagine fotografata mi è sembrato assolutamente atipico l'eccesso della manifestazione di entusiasmo proposta dall'autore della terza rete ininfluente su un risultato ormai consolidato, con arrampicata sulla alta recinzione delimitante la tribuna riservata ai tifosi ospiti, con dimostrazione di una agilità più specifica per un "free climber" che per un onesto pedatore di una sfera di cuoio.
La realtà odierna infine evidenzia una situazione che comporta qualche preoccupazione per i prossimi difficili ed impegnativi incontri su campi per noi ostici per storia e tradizione (vedi Renate e Vercelli) soprattutto in relazione ad una permeabilità difensiva inusuale non confortata da una capacità realizzativa costante a secco ormai da quattro giornate.
Occorre trovare quindi correttivi adatti che, non presupponendo come da tradizione consolidata eventuali modifiche nell'organico, possano essere attuati attingendo alle risorse a disposizione, contando particolarmente sull'apporto di elementi preziosi che oggi non riescono a fornire il contributo significativo di cui sono potenzialmente depositari.
Il nostro dizionario non annovera termini che siano assimilabili a concetti quali vittimismo o resa di fronte ad eventi negativi : pertanto di conseguenza attendiamo tutti i segnali di pronta inversione di tendenza del trend attuale onde raggiungere al più presto la fatidica quota per una salvezza certificata, cancellando nuvole di ansie periferiche per qualcosa che è nelle nostre possibilità e che ci sembra di non riuscire a raggiungere.
Primo squillo in quel di Meda: attente Pantere, le Tigri non arrivano in gita aziendale e non faranno sconti!!
Forza ragazzi!!
Sandro Lupidi
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