Nella prima partita del nuovo anno, l’appuntamento è con la
tradizione: tornano l’orario e il giorno classici del calcio, ossia la domenica
alle 14,30, torna Giorgio Giacomelli sulla sua piastrella usucapita dal
seggiolino, torna il freddo e la pioggia d’inverno e torna la Pro Patria.
Calcio “d’essai” nella prima mezz’ora grazie ad una Pro
Patria in versione “Premium”, che veste l’abito della festa e regala un calcio
di un’altra categoria. Scambi veloci e precisi, schemi che incantano e fluidità
di gioco che emozionano gli esteti del calcio. Un regalo fatto anche a chi oggi
compie gli anni. Lo scrivente ringrazia con affetto.
La Feralpi Salò è capolista e non è certo venuta a Busto per
fare la comparsa. Lascia sfogare i tigrotti e poi inizia a danzare col suo
calcio tutto qualità. La Pro Patria toglie lo smoking e indossa la tuta la
lavoro, occupa la trincea e espone il cartello “no pasaran”.
Cambia il copione della partita che da un balletto in punta
di scarpa, passa ad una battaglia d’altri tempi, esaltata dal campo pesante,
dal buio che richiede un extra costo per l’energia dei fari e dal grido dello “Speroni”
che, come ai vecchi tempi, spinge i tigrotti oltre l’impresa.
Il Commissario di campo questa volta è sorpreso dal silenzio
degli ultrà, tanto da riflettere sul fatto di appioppare una multa alla Pro Patria per
eccessiva mancanza di offese, ormai diventata lo sponsor
numero uno della Lega con un finanziamento a doppia cifra.
Il “Lupidi” se ne fa un baffo di un arbitro non
indimenticabile e da quanto succede in campo. Lui, a inizio partita, era già
pieno di certezze e a chi gli chiedeva quanto finirà, mostrava le due mani con
pollice e indice che componevano lo zero a destra e lo zero a sinistra.
L’Assessore allo Sport Artusa è ospite della tribuna stampa
Silver e fa sapere che sono stati stanziati i 300 mila euro per il famoso
campo, un passo è stato fatto, manca il secondo, quello della Regione. Votate
Fontana per avere speranza, altrimenti l’iter potrebbe ripartire da zero.
Ovviamente, fate come volete, non vorremmo finisse come l’ultima volta, quando
con la destra qualcuno pensava di votare per il bene della Pro Patria, mentre
con la sinistra stava di fatto favorendo il contrario, leggasi la cessione
obbligata della stessa. Sappiamo come stava andando a finire.
Dicevamo della mezz’ora di calcio d’essai, tempo durante il
quale è andato in onda una lezione di calcio del professor Fietta, che ha
proposto esercizi di rara qualità, assoli da Tullio De Piscopo e un’accademy
pronta da pubblicare su you tube alla voce: “Corso di calcio dalla a alla zeta”.
Insomma, è stato un pomeriggio denso di emozioni, di calcio
giocato come piace a noi, nell’ora che preferiamo e nel giorno che amiamo. Non
lo scambieremmo con niente di diverso e ci spiace che leggerà questo articolo
sapranno di cosa stiamo parlando, perché c’erano.
Ci piacerebbe lo leggano quelli che non c’erano, per fargli
sapere che esiste ancora un calcio bustocco in grado di regalare sensazioni
forti. Magari, se domani vedete un vostro amico che non c’era, fateglielo
sapere.
In tribuna stampa Silver abbiamo origliato cosa si dicevano
i giornalisti arrivati da Salò. Erano sorpresi dal quel giovane motorino che
sulla fascia ha dominato la partita, rincorrendo anche le ombre degli
avversari. Ad un certo punto ci hanno interpellati e chiesto se “quel Ndreka è
vostro o in prestito”. Lo Scalvi, che le sa tutte, ha risposto con orgoglio che
“è nostro”.
Loro hanno risposto: “Però, qui c’è aria di plus valenza”.
Proprio così , persino il compassato Alberto Brambilla ha sentenziato che “questo
ragazzo l’anno prossimo non lo vedremo più a Busto”.
Un professore a centrocampo e un allievo da 110 e lode sulla
fascia, cosa volete di più? Che vi raccontiamo la partita? E’ terminata zero a
zero, ma il risultato è la cosa che emoziona meno in un pomeriggio che ha detto
molto altro e molto di più.
Flavio Vergani
AURORA PRO PATRIA 1919 – FERALPISALO’ 0 – 0 (0 -0)
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 6 Sportelli, 19 Lombardoni, 4 Saporetti; 2 Vaghi (14′ s.t. 11 Vezzoni (35′ s.t. 5 Molinari), 10 Nicco (28′ p.t. 20 Gavioli), 16 Fietta, 25 Ferri, 3 Ndrecka; 7 Stanzani (14′ s.t. 27 Piu), 30 Castelli (35′ s.t. 32 Pitou).
A disposizione: 35 Valneri, 13 Boffelli, 14 Bertoni, 17 Citterio, 18 Piran, 21 Perotti, 24 Caluschi. All. Vargas.
FERALPISALO’ (4-3-3): 1 Pizzignacco; 2 Bergonzi, 19 Pilati, 13 Legati, 31 Salines; 25 Zennaro (41′ s.t. 16 Icardi), 27 Hergheligiu (32′ s.t. 30 Pietrelli), 8 Balestrero; 26 Siligardi (19′ s.t. 23 Voltan), 11 Pittarello (32′ s.t. 9 Cernigoi), 17 Guerra (32′ s.t. 7 Palazzi).
A disposizione: 22 Ferretti, 33 Venturelli, 3 Tonetto, 4 Musatti, 5 Benedetti, 6 Bacchetti. All. Vecchi.
ARBITRO: Ermes Fabrizio Cavaliere della Sezione di Paola (Marco Belsanti della Sezione di Bari e Francesco Valente della Sezione di Roma 2. Quarto Ufficiale Luca De Angeli della Sezione di Milano).
Angoli: 3 – 5.
Recupero: 1′ p.t. – 4′ s.t.
Ammoniti: Lombardoni (PPA); Guerra, Zennaro, Pilati, Balestrero (FER).
Note: Giornata fredda e piovosa. Terreno di gioco in buone condizioni.
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