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In un momento non particolarmente brillante che caratterizza prestazioni e risultati della nostra squadra siamo costretti ad assistere alle celebrazioni, con grande eco mediatico, della città designata con grande enfasi "città europea dello sport", dove la nostra "storica" società avrebbe dovuto essere evidenziata come elemento cardine della storia di Busto Arsizio e non marginale protagonista al pari di altre realtà, assolutamente degne di rispetto, ma con una evidente minore incidenza in termini di conoscenza e blasone.

La sensazione che ne deriva conduce a pensare che la realtà Pro Patria calcio sia quasi argomento scomodo e non particolarmente simpatico per le istituzioni, salvo il caso in cui possa costituire palcoscenico gratuito per fini personali, ed anche per gran parte dei cittadini, considerati da sempre tiepidi nei confronti di una entità professionistica, talvolta maggiormente coinvolti solo in caso di evoluzione fortemente positiva in termini di posizioni di classifica e prestazioni di alto livello.

Tuttavia anche questa teoria ha dimostrato difetti di forma in quanto, a parte quanto avvenuto in queste due ultime giornate, saremmo veramente curiosi di sapere dai soloni in toga di ermellino che cosa dobbiamo pretendere ancora di più dai nostri ragazzi di quanto fornito fino ad oggi, oltrepassando anche limiti forse insperati e dimostrando solo un impegno costante ed ammirevole.

Non sono incline a perdonare tutto ed a giustificare senza motivazioni qualunque prestazione di un giocatore che indossi i nostri colori ma in questo momento storico voglio essere solidale con tutti i componenti e sicuramente in attesa di una prova convincente e soprattutto VINCENTE contro la capofila Pro Sesto.

Non potrei in ogni caso avere sentimenti diversi in quanto, sfogliando le pagine dei miei appunti, si materializzano immagini ed emozioni scolpite nella tavole di pietra che il tempo, immortale giudice dei nostri destini, non potrà mai cancellare.

L'animo umano si configura come un caleidoscopio di innumerevoli sensazioni che in fondo non sono catalogabili in modo semplice e sono ascrivibili a sottili aspetti, talvolta molto personali e che noi stessi, pur vivendoli, non riusciamo a descrivere.

Per questo motivo, vivere la passione che ci coinvolge in molte sfaccettature nelle vicende della squadra, forse travalica in alcuni momenti la razionalità, dimenticando situazioni oggettive, episodi di gioco ed anche la riconosciuta forza degli avversari ma tutto questo a testimonianza di qualcosa che nulla ha a che fare con interessi di alcun tipo e deriva solo da una compartecipazione emotiva alle vicende di campo che ci condizionano anche oltre il termine dell'evento, dopo il fischio del direttore di gara.

In ogni caso é doveroso valorizzare cosa rappresenta oggi la nostra creatura, almeno per noi veri tifosi, che differenziandosi da altre entità sportive con possibilità finanziarie di maggiore spessore, ha costruito uno stile di conduzione societaria, fondata sulla misura e l'intelligenza di un Direttore sportivo e dei suoi preziosi collaboratori, lampante e straordinario esempio virtuoso riconosciuto unanimamente a tutti i livelli.

Quindi con assoluta onestà intellettuale posso solo apprezzare quanto il microcosmo biancoblù riesce a produrre con quanto a disposizione, al di là di lustrini e pailletes, forse gratificanti per i nostri occhi, con uno strato di concretezza ed umiltà dei quali possiamo essere solamente orgogliosi.

Ora anche in un momento come il presente, nell'agenda dei sentimenti non deve mancare la fiducia nei nostri ragazzi che in passato, in analoghe circostanze, sono riusciti a fornire prestazioni oltre le attese smentendo pronostici che ci vedevano soccombenti nei confronti dei nostri antagonisti di giornata.

In fondo la contabilità del "dare e avere" é ancora in attivo e quindi nessun dramma : andiamo a fortificare la zona play-off!!

Come sempre forza ragazzi e facciamo diventare il 5 marzo una data da incorniciare!!

Sandro Lupidi

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