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 Siamo a commentare l'epilogo del temuto trittico di partite, in previsione pessimistica proibitivo, rivelatosi al contrario serie di scatti di una emozionante cavalcata di cui solo il buon Wagner poteva esserne il regista.

Una sequenza di immagini ed atmosfere che ha tolto il fiato a tutti noi che viviamo la nostra squadra come qualcosa di personale e quasi viscerale e dove il sorriso tra le mura domestiche risulta parzialmente condizionato anche dai risultati ottenuti sul campo.

L'aria che stiamo respirando in alta quota ci procura quasi un senso di incredulità e vertigine per quanto raggiunto ma, nel contempo, oltre ad avere garantito con splendido ed insperato anticipo la famosa quota, primo e determinante step per la nostra stagione, propone situazioni e panorami che ci portano a fantasticare, dipingendo orizzonti nemmeno immaginati qualche mese addietro e forse non ancora alla nostra portata.

Nel frattempo gustiamoci quanto i nostri ragazzi ci stanno regalando e dimostrando di cui, l'ultimo incontro che ha portato alla conquista del castello con i vessilli biancorossi, é stato un esempio fulgido di una squadra senza prime donne ma dove abbiamo apprezzato il gruppo che in un crescendo rossiniano ha letteralmente soffocato qualunque tentativo di difesa da parte degli avversari proponendo nel contesto di una armonica orchestra alcuni solisti, esempi di prestazioni individuali da sottolineare, dove il folletto JP32 creava scompiglio quale zanzara fastidiosa tra le fila dei difensori, talvolta con un possesso di palla irriverente e quasi arrogante e dove il Prof. Ferri, laurea per ora solo "honoris causa", considerando la verde età, dava lezioni di geometria euclidea in un centrocampo, perfetta sintesi di muscoli, velocità e fosforo, prendendosi la scena anche in qualità di realizzatore.

Non posso e non devo dimenticare anche un protagonista importante che, anche per merito del destino, ha ritrovato il gusto di finalizzare il lavoro della squadra ovvero "bomber" Piu per il quale l'inossidabile Vergani, che da sempre ha dichiarato una ammirazione consolidata ed una stima sincera, intonava, si fa per dire, l'Inno alla Gioia di beethoveniana memoria.

E' una fase di campionato dove siamo riusciti a sfatare molti tabù consolidati nel tempo, su campi dove la storia recitava solo paragrafi con contenuti negativi ma in genere, prima o poi, per una semplice legge matematica, le situazioni ricorrenti sono destinate a subire inversioni di tendenza e l'unica anomalia è quella di avere deciso di rompere le tradizioni avverse tutte in sequenza nella stessa stagione sportiva.

Il famoso appetito, citato già in precedenza, e che ci ha permesso di consumare un primo piatto tra Renate e Vercelli ed il secondo (ottimo il "baccalà alla vicentina") tra le mura dello Speroni esige anche il dolce per cui gradirei anche una porzione di "strudel" in Trentino per alzarmi dal tavolo completamente gratificato.

Il caffé può attendere e quindi forza ragazzi fateci ancora sognare!!

Sandro Lupidi

(alias Lupo)

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