E' sempre molto difficile delineare un commento obiettivo dopo l'incontro con la Pergolettese condizionato dall'onda emotiva di un risultato soprattutto inatteso dopo le ultime confortanti prestazioni che ci avevano regalato emozioni e certezze con prospettive per un futuro di soddisfazioni forse oltre le attese programmatiche di inizio torneo.
E' tuttavia innegabile che in un campionato, come già segnalato ,così livellato non possiamo regalare a nessuno assenze determinanti nello scacchiere della squadra che hanno interessato tutti i reparti senza subire squilibri importanti sul piano degli automatismi e degli schemi derivati con conseguenti difficoltà e notevoli vantaggi per le compagini avversarie.
Ricordiamoci sempre che quanto i ragazzi hanno dimostrato e conseguito fino ad oggi, anche in termini di punti in classifica ,rappresenta un risultato assolutamente degno solo dI apprezzamenti ed applausi, figlio di applicazione ed impegno costante, superando in alcuni casi limiti che sono stati travalicati grazie all'unione di intenti di tutto un organico compatto e desideroso di dimostrare che nulla é impossibile nella vita se fortemente voluto.
Oggi, dopo l'incontro di sabato, é sicuramente delusione associata anche ad una sensazione di dispiacere per l'episodio che per me ha condizionato anche psicologicamente la nostra prestazione ed il risultato conseguente ovvero la mancata realizzazione della seconda rete da parte di "bomber" Piu che sembrava più semplice di quella messa a segno, pochi minuti prima, in occasione del vantaggio iniziale ma occorre sempre sottolineare che gli errori fanno parte del gioco e che, di conseguenza, in assenza di tali eventi gli incontri avrebbero sempre esiti prevedibili e scontati.
Proprio in questa occasione, che fotografa una situazione negativa per i nostri colori, voglio sottolineare invece il lavoro svolto fino ad oggi dal nostro allenatore, giunto quasi in punta di piedi sul palcoscenico ed assolutamente neofita per la categoria, che ha dimostrato qualità e capacità umane e tecniche da tutti riconosciute, con una comunicativa semplice ma terribilmente concreta, che non concede mai adito ad interpretazioni ambigue.
"El tractor" con la sua alchimia talvolta sorprendente e spesso vincente, a dispetto delle difficoltà conclamate derivanti da un organico mai avuto a ranghi completi, attingendo con mano sapiente alle risorse disponibili ed ottimizzando nei limiti del possibile i ruoli in campo, ha sempre impressionato la nostra attenzione sollevando talvolta critiche di principio ed invece valutazioni convinte al termine di prestazioni di ottimo livello, smentendo tutte le nostre perplessità nate dopo la lettura della formazione annunciata.
Certamente se si vuole trovare per forza un difetto, questo riguarda il suo abbigliamento sfoggiato durante le partite che non sarà mai inserito nelle collezioni autunno-inverno dell'atelier Armani, con sfida persistente delle temperature del periodo, forse temprato dalle atmosfere respirate nella terra di origine e dalle escursioni sulla cordigliera andina.
In sintesi anche il suo candore espressivo, dove le difficoltà o le emergenze sono catalogate e derubricate come situazioni correnti che costituiscono solo ,prove da superare, risulta essere parte del personaggio dove la praticità costituisce elemento fondamentale per la risoluzione dei problemi, senza dispersioni dialettiche o vittimismi di circostanza.
Certamente nella mente del nostro mister alberga una sorta di quesito che non potrà mai avere risposta in mancanza del concetto della attuabilità ovvero : "ma cosa avrei potuto costruire e quali traguardi avrei potuto raggiungere con la squadra concepita dall'origine completa nel suo organico?"
A parte le domande accademiche e gli incidenti di percorso che durante un campionato formano il tessuto connettivo quasi logico dei risultati, la contabilità di punti e la statistica di quanto dimostrato in termini di prestazioni possono e devono essere ascritti come ottimali e degni solo di convinta approvazione da parte di tutti noi, che abbiamo solo il compito di essere testimoni, se possibile anche più numerosi, talvolta con qualche espressione di critica ma sempre disponibili a riservare solo consensi per quanto dimostrato fino ad oggi.
Interpretando le caratteristiche della psiche umana sono convinto che, specialmente dopo un incontro dal quale si é usciti sconfitti, nella mente dei ragazzi sia già scattato il senso di voler trasformare il rammarico per la mancata vittoria in voglia di dimostrare il vero valore sul campo con la proiezione di un risultato positivo in quel di Verona, vissuto sicuramente con la fiducia nei propri mezzi e l'impazienza di essere al più presto protagonisti.
Rammentiamoci quindi che siamo figli del futuro che viaggiano con la valigia del passato valicando in ogni attimo il confine del presente.
Forza ragazzi perchè non siete soli : il vostro entusiasmo é la ragione di sentirci tutti BIANCOBLU'
Sandro Lupidi
0 commenti:
Posta un commento