Header



 Ci sarebbe da scrivere fino a domani mattina, vediamo di non farlo, senza però perdere il filo del discorso e diventare prolissi.

Andiamo per punti:

1)ARBITRO: per non correre il rischio di protestare solo quando si perde, lo facciamo quando si vince. Questa volta stava accadendo quanto successo col Padova, anche peggio. Un calcio di rigore ridicolo, inesistente e fuori discussione era stato inventato dall'arbitro a favore del Vicenza. Fortunatamente, questa volta il guardialinee ha osato far presente la bestialità della decisione, ma ci si chiede se questi arbitri siano scarsi o prevenuti. Preoccupante in entrambi i casi.

2)IL RICORDO DI BRUNINI: Giù il cappello per la preoccupazione societaria nel ricordare la scomparsa di Alessandro Brunini, giocatore biancoblu degli anni '70  che ci ha lasciati nella giornata di ieri. Al fratello. oggi presente allo stadio, è stata consegnata una maglia della Pro Patria che accompagnerà Alessandro in Paradiso.

3)ALESSANDRO E' IL NOME DEL DESTINO: Poi, le vai a pensare tutte, ma Castelli si infortuna durante il riscaldamento, al suo posto entra Alessandro Piu e la mette dentro, proprio nel giorno nel quale si piange l'altro Alessandro. Insomma, è capitato, magari non c'entra niente, ma intanto lo abbiamo detto.

4)1009 SPETTATORI: 280 da Vicenza, il resto da Busto, botteghini aperti fino a prima della partita ed ecco che la quadrupla cifra è centrata, piano piano, goccia a goccia. Si sono viste facce che era da un po' che non si vedevano e lo si è capito quando sono andati vicini alla "ramata,  come ai vecchi tempi, adesso non si può più, ma è servito per capire quelli di ritorno.

5)BOMBER QUANTO TI VOGLIO BENE: Che partita ha fatto PIU? La migliore da quando sono io a Busto, ha detto Mister Vargas nel dopo partita, noi ne abbiamo viste altre e forse ancora più di qualità, ma va bene così. Dedicato a quel signore che nei distinti centrali da sempre lo "becca" cotantemente dicendogliene di tutto i colori. Prendi e porta a casa fenomeno!

6)TRIS DA CAMPIONI: Sorry, non abbiamo ancora detto il risultato della partita. Vinto due a zero contro il plurimilionario Vicenza di patron Rosso. I giornalisti vicentini ci dicevano che tre giocatori del Vicenza prendono la bellezza di 300 mila euro di ingaggio, tutti insieme arrivano a 6 milioni. Ebbene stanno dietro la Pro Patria che con quei soldi paga sei campionati. Dopo Renate e Vercelli, servito il tris.

7)BATTUTI GLI OTTIMISTI: Tre partire in sette giorni con Renate, Pro Vercelli e Vicenza. i pessimisti prevedano un punto in tre partite, i realisti tre punti e gli ottimisti cinque punti. Cercasi sognatori, quelli che avrebbero dovuto dire nove punti, ma a Busto ormai non si sogna più, si preferisce dormire e svegliarsi solo quando c'è da criticare, quando tutti diventano maestri.

8)LA PARTITA: Si, ok, ma vuoi parlare della partita, sentiamo dire da qualcuno. Anche no, ci verrebbe da dire, perchè è stata talmente bella che a chi non c'era non è facile raccontarla. Poi, però, sappiamo che c'è chi, come il nostro vice Presidente Giancarlo Bacchi, non c'era perchè non stava bene e allora è giusto dire qualcosa. Prima di tutto, auguri per una pronta guarigione a Giancarlo, ma anche a Lombardoni, Castelli e Brignoli che escono feriti dalla battaglia vincente. Dunque, partita di altri tempi quanto a clima in campo e sugli spalti, Pro Patria assoluta dominatrice del match con un risultato assai stretto se si pensa a due occasioni da rete clamorose, ossia a tu per tu col portiere, di Stanzani che ha sbagliato le conclusioni. Altrimenti sarebbe stato un quattro a zero del tutto giustificato. Calma, adesso non capite male. Non stiamo dicendo che la Pro Patria ha giocato col Borgorosso Footbal Club, ma con il Lanerossi Vicenza, che poi non si chiama più così, o forse si, ma conta poco, una squadra forte e con giocatori come Giacomelli e Ferrari che sono fuori categoria. Diciamo che i tigrotti hanno messo in campo determinazione, tecnica, corsa e voglia ben superiore agli avversari asfaltandoli dall'inizio alla fine. Un chiaro esempio di squadra che vince per i propri meriti e non per i demeriti degli avversari.

9)GLI EX TIGROTTI CRESCONO: In tribuna, ovazione per Elia Caprile, ex tigrotto dello scorso anno, ora al Bari e futuro portiere della Nazionale maggiore, dopo l'esperienza che sta facendo in Under 21. Una passerella meritata, ma anche un segno di affetto e riconoscenza verso la società che lo ha lanciato nel calcio che conta. Il buon Scalvi è andato all'attacco per qualche dichiarazione, ma è stato parato da Elia. Il calcio che cambia vuol dire anche che per dichiarare l'ovvio serva l'ok dell'addetto stampa della società e questo ci fa davvero sorridere.

10)DIAMO VOCE AI NOSTRI SPEAKERS: Vista l'importanza della partita si erano presentati in due: il maestro Mauro Gritti e l'allievo Andrea Scalvi. Un team invidiabile in grado di trasmettere enfasi e coinvolgimento del pubblico prima, durante e dopo il match. Tutto inutile. Come ormai avviene da anni, ripetiamo da anni e non da settimane o giorni, l'impianto audio dello Speroni è andato in tilt. Altoparlanti gracchianti, spegnimenti improvvisi, voce che si sente solo in alcuni settori dello stadio se va bene o in nessuno quando va male. Domanda: all'Agesp di Busto mancano 500 euro per sostituire l'impianto? Possibile fare figure barbine ogni volta con gli spettatori, che non sentono quello che gli speaker dicono? Possibile che dopo anni e non settimane o giorni il problema debba ripresentarsi con disarmante puntualità. C'era il Sindaco allo stadio, come spesso accade, possibile che non riesca a far presente a chi di dovere che c'è da risolvere questo problema? Chiamasi rispetto di chi paga il biglietto per avere un servizio e per chi fa lo speaker e non merita di essere sfanculato dal pubblico per colpe non sue. L'amico Tia Brazzelli ha un "Out" perfetto che non potrà farsi sfuggire per i suoi prossimi articoli. L'unione fa la forza, soprattutto nella comune disavventura, ma almeno ci rimane la soddisfazione di dire le cose come stanno, sempre e comunque e non girarci intorno giusto per far contento qualcuno a tutti i costi.

11)SERIE B:La Pro Patria è salva, raggiunge quota 42, ossia più o meno il totale punti fatto lo scorso anno, la salvezza è raggiunta. Adesso, si può solo sognare, non costa niente. Pessimisti, realisti e ottimisti li abbiamo già, mancano i sognatori, fatevi avanti. Sognatori che sono attesi nella prossima partita casalinga per applaudire questi ragazzi che hanno il merito di farci almeno pronunciare le iniziali di questo sogno. Non importa quello che tutti sappiamo già, ossia che è un sogno e tale rimarrà, ma l'importante è viverlo, gustarselo, distillarne le emozioni, spremere l'essenza di un momento unico della recente storia della Pro Patria. Insomma, non perdere l'attimo. 

Guardate la foto dei tifosi del Vicenza oggi allo Speroni e fate una riflessione. La Pro Patria non ne merita di più? Anche se vincere quando il settore ospiti è pieno non ha prezzo. Per ora va bene così, tutti a casa olè.

Flavio Vergani


0 commenti: