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 In una giornata luminosa solo dal punto di vista meteorologico sono stato testimone di una prestazione da parte dei nostri ragazzi alla quale non avrei mai voluto assistere.

Ho avuto immediatamente la sensazione di una difficoltà di posizioni in campo, con elementi non adatti al ruolo assegnato, coniugata con una problematica motivazionale e comunicativa da parte dell'allenatore nei confronti dei componenti che sembravano incapaci e non coordinati per svolgere un compito, forse mai assegnato, ma delegato alle iniziative individuali senza uno schema predefinito se non quello di fare densità in fase difensiva, ma in modo frammentario e non organico.

Si è assistito quindi, da parte nostra, alla sagra della improvvisazione ritornando alla non produttiva usanza di lunghi lanci dalla nostra difesa, improponibili per la gestione da parte delle nostre punte, più spesso dedicate a compiti di interdizione sulle iniziative opposte anzichè con mansioni di proposte offensive.

Si é evidenziata altresì la nostra incapacità di imporre il nostro gioco, restando sempre in attesa delle proposizioni avversarie, schiacciati verso la nostra area, subendo il pressing in fase di impostazione e con le conseguenti difficoltà di gestione della palla.

 

La conseguenza storica che é pervenuta quindi ai nostri occhi é stata quella di una difesa, che era stata simbolo determinante della nostra ascesa verso i piani alti della classifica, con una meravigliosa impermeabilità ai tentativi di attacco delle squadre a noi contrapposte, diventata improvvisamente fragile come cristalli di Boemia, passiva nei movimenti di reparto ed incapace di sopportare l'urto in fase di non possesso spesso a causa delle fratture evidenti tra le linee.

Ovviamente gli episodi costituiscono gli atti che determinano i risultati ed in almeno due occasioni anche il terreno bagnato ha congiurato contro le nostre sorti proponendo scivolate da parte dei nostri difensori delegati a fornire ostacolo sulle vincenti conclusioni effettuate a nostro danno, anche se queste situazioni occasionali non devono rappresentare alibi o giustificazioni per una prestazione riconosciuta anche dagli stessi attori come molto insufficiente.

Infatti dopo avere fatto solo atto di presenza durante tutta la prima frazione di gioco, anche l'importante variazione di organico apportata dopo l'intervallo ha evidenziato ovviamente il tentativo tardivo di rimediare ad una valutazione di partenza non corretta e tuttavia  ha solo accresciuto in tutti una sensazione di sconcerto ed incredulità derivata anche da una mancanza di una reazione tecnica e muscolare ed avendo come effetto una fase nervosa con tutte le complicanze derivate a livello dinamico e biochimico e una fase consequenziale di stato ansioso, con corredo di frenesia prestazionale per velocizzare i tempi di esecuzione ma in realtà con l'effetto di accrescere la confusione gestionale, facilitando il compito dei difensori dell'Albinoleffe.

A questo punto urge forse anche appuntamento con un mental coach ed un esperto di risveglio muscolare per riaccendere i componenti del motore non più in grado di girare a regimi elevati ed ingolfato anche da obiettivi che, invece di costituire uno stimolo importante per ottenerli, ha avuto l'effetto contrario ovvero quello di frenare sotto tutti gli aspetti gli attori, togliendo lo spirito di iniziativa ed azzerando le sicurezze che avevano costituito cardini di affidabilità durante gran parte del campionato, fino alle deprecabili ultime esibizioni, solo parzialmente interrotte da un intermezzo reattivo che sembrava avesse scacciato i fantasmi delle insicurezze e le conseguenti nebbie mentali.

Le critiche, quando emergono, non devono essere intese solo con i contorni della negatività ma, se affrontate con spirito positivo che deve costituire la spinta per smentire i detrattori, rappresentano solo voci doverose e testimoni di situazioni che devono essere assolutamente migliorate.

L'occasione prossima può dare l'ennesima svolta alla nostra stagione affrontando una sicura pretendente alla promozione diretta e costituendo quindi una ghiotta opportunità per dimostrare quanto é il nostro valore reale e di conseguenza mi aspetto che motivazioni e stimoli non debbano restare nel cassetto ma costituire argomenti validi per tornare a fare gridare a tutti "noi vogliamo questa vittoria"

......e ricordiamoci che questo diavolo non é così brutto come lo si dipinge!!!

Sandro Lupidi

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