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Dei molti episodi dubbi accaduti durante la partita Pro Patria-Pro Sesto, uno è apparso a tutti, proprio tutti, una svista arbitrale clamorosa. Il portiere della Pro Sesto salta, Chakir non sembra nemmeno sfiorarlo, perde il pallone e l'arbitro inspiegabilmente fischia il fallo a favore degli ospiti. Un errore clamoroso dell'arbitro che sembrava avesse preso di mira i tigrotti, tanto da irriderli con decisioni assurde.
Il filmato, visto e rivisto, confermava questa tesi sul fatto specifico. Poi, l'occhio del fotografo in campo propone una immagine ad alta risoluzione, in piena luce e presa dal campo e la prospettiva cambia in tutti i sensi. Chakir colpisce in faccia Del Frate, come peraltro affermato a fine gara dal portiere (conta su mia da bàl la risposta istintiva), ma in realtà tutti i torti non li aveva. Per onestà intellettuale è giusto condividere questa foto che sull'episodio scagiona il signor Kumara di Verona.
Per quanto riguarda invece le recriminazione dei sestesi sull'episodio del primo rigore e la mancata espulsione, questo umile cronista di provincia ( o nemmeno quello), ha approfondito il tema con un esperto del settore che ha fatto sapere che la mancata espulsione è stata una decisione corretta. Il calcio di rigore assegnato in caso di chiara occasione da rete fa un automatico downgrade di un livello della sanzione massima applicabile. Per cui, da espulsione si passa a cartellino giallo. La regola vale se l'intervento falloso del difensore avviene con possibilità di colpire la palla, come avvenuto nel caso specifico. Per cui, rigore e ammonizione e non rigore ed espulsione come richiesto dalla panchina ospite.
In alto le mani lo dicono i ladri alle vittime. in alto le mani Chakir sul Del Frate, in altro le mani anche per noi per aver dato per scontato quello che non era .
Flavio Vergani

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