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Ultima conferenza stampa pre partita per Mister Vargas che soddisfa ogni curiosità a riguardo della sua decisione di lasciare la Pro Patria.


QUANDO?
Sulle tempistiche, il cileno è del tutto pragmatico dicendo che lo ha detto domenica scorsa perchè si sentiva di farlo, avrebbe potuto dirlo o non dirlo e ha scelto di comunicarlo. La squadra non era al corrente della decisione, anche se qualcuno se la aspettava.

PERCHE'?
I motivi dell'addio sono comunicati in due momenti diversi della conferenza stampa  e sembrano chiaramente indicare che, più che volontà del mister a non proseguire la sua avventura alla Pro Patria, sia stata la società a non puntare più su di lui.
La prima motivazione riguarda il fatto che "si è concluso un ciclo", con la conseguente necessità di cambiare allenatore. Da capire il motivo per il quale non si possa aprire un nuovo ciclo con lo stesso allenatore, ,ma che la decisone era nell'aria lo conferma lo stesso allenatore quando dice che "sono nel mondo del calcio da molti anni e certe cose le capisco". Per cui, a buon intenditor poche parole.

DOVE?
Cade anche l'opzione relativa ad una prossima e già nota squadra che lo aspetta, visto che a precisa domanda sul suo futuro Vargas fa sapere di "essere stato chiamato solo da una squadra cilena, ma non tornerò in Cile, non ho altre proposte da parte di altre squadre". Insomma, non lascia il certo per l'incerto, ma la scelta pare essere stata obbligata da strategie societarie che non lo prevedono più in organico.

BLACK TIME
Sul black out della squadra  del girone di ritorno, l'allenatore precisa in prima battuta di aver centrato l'obiettivo della salvezza, anche se pensava di poter ambire a qualcosa di più. Quello che è successo non ha spiegazioni, nonostante ci abbia molto pensato senza trovare un fattore chiaro in grado di spiegare l'accaduto.

PER COLPA DI CHI?
L'allenatore si mette in gioco sul punto relativamente alla possibilità di non avere gestito bene la pressione che si era creata intorno alla squadra.
Il girone di ritorno è stato condizionato anche dal fatto che molte squadre si sono rinforzate o cambiato l'allenatore più volte. Forse un mezzo messaggio alla società rimasta immobile sul tema. Il riferimento agli infortunati è sinergico con il punto sopra, quando si citano giocatori infortunati che mai sono stati recuperati e quindi incidenti sulla performance della squadra.

LAST BUT NOT LEAST
L'ultima partita sarà una passerella per i giovani e i meno impiegati? Assolutamente no, fa sapere Vargas, il calcio professionista impone rispetto delle altre squadre impegnate per i rispettivi obiettivi e se chi sta in cielo vorrà dare una mano alla Pro Patria ci sono in gioco i playoff anche per noi.

Flavio Vergani


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