Gli statistici più bravi dicono che l'opzione playoff per la Pro Patria non è tramontata.
Basterebbe che i tigrotti vincano col Sangiuliano e che Juventus next generation e Renate perdano per centrare l'obiettivo, ma francamente il dopo partita di ieri sembrava l'ultimo giorno di scuola e si fatica a comprendere dove si possano trovare la voglia e la forza per vincere una partita, dopo undici nelle quali non ci si riesce. Forse, solo se giocasse Gonnella, visto che lo scatto più apprezzabile di ieri è stato il suo, quando ha attaccato l'arbitro per il cronometro bislacco, che si è confermato tale anche nel post goal.
UNA PROMOZIONE A FIL DI CAMPANELLA
Ultimo giorno di scuola con promozione arrivata alla penultima interrogazione, il pareggio col Piacenza consegna alla storia la salvezza della Pro Patria e quindi la pagella finale parla di promozione. In realtà, trattasi di sei politico, visto che di promozione si parlava nel primo quadrimestre con voti eccellenti e degni della lode. Quello che è successo dopo in classe lo sanno solo gli scolari e i professori e sarebbe da bocciatura, ma l'importante è che la classe passi l'anno senza esami di riparazione.
IL MAESTRO SE NE VA
Il maestro Vargas non ha perso tempo per congedarsi dalla scuola. La tempistica ha sorpreso, certamente ci si aspettava un'uscita con tempi più cadenzati, Si è avvertita quasi una fretta di andarsene, di comunicare qualcosa che da tempo avrebbe voluto fare e dire. Quasi una liberazione da qualcosa che gli rodeva dentro. Forse, la scuola che ha trovato è stata diversa da quella desiderata. Un innovatore che si è trovato ingabbiato nella ragnatela di un conservatorismo strategico per lui eccessivo, figlio delle vittorie del passato e quindi difficile da modificare senza correre rischi potenzialmente devastanti su un curriculum ancora da scrivere. Troppo complicato cambiare lo schema e la mentalità di un sistema vincente popolato da numerosi attori protagonisti di quel tempo che automaticamente hanno ereditato e adattato le esperienze passate all'attuale ruolo con scarsa propensione all'esplorazione di nuovi orizzonti. Un pregio che potrebbe essere stato percepito come un limite da parte da chi, libero da questi schemi pregressi, avrebbe voluto agire con diverso grado di libertà, ma lasciare il certo per l'incerto richiede un coraggio che non deve sconfinare nell'azzardo.
ALUNNI NON RIPETENTI
Una classe senza molti alunni per tutto l'anno scolastico per problemi fisici, qualche nuovo iscritto da otto in pagella e qualche alunno non ripetente, ossia che non ha ripetuto quanto di buono fatto nel passato. Bertoni su tutti, il capoclasse, inteso come il migliore non della classe, ma in classe e tecnica, ha avuto un anno pieno di assenze giustificate e ingiustificate iniziate quando è stata messa in discussione la sua indispensabilità, forse in modo troppo tranchant e rischioso, tenendo conto della fragilità del nuovo prescelto e termina con un fine anno indecifrabile, forse condizionato da malesseri più psicologici che fisici. Con lui, la stella Piu un alunno arrivato a Busto già con la laurea in tasca e troppo spesso messo dietro la lavagna e non si capisce il perchè. Sprecare un talento del genere facendolo correre tra i tre centrali, come accaduto ieri, è deleterio. Attaccanti del genere sono patrimonio dell'umanità che andrebbero tutelati e messi nelle condizioni migliori per esprimere il loro potenziale. Giustificare la rinuncia addossandola solamente alla performance del giocatore è parsa motivazione frettolosa e discutibile, forse sarebbe bastato interrogarlo nella materia per la quale eccelle e non iscrivere un matematico al corso di filosofia. Da ultimo Nicco, un giocatore che ha mostrato nel passato una qualità pregevole che si è spesso trovato nei meandri della normalità, senza mai dare quell'idea di uomo squadra e leader che nel passato è stato interpretato dai vari Tramezzani, Zaffaroni, Santana, Colombo e Le Noci negli ultimi periodi. Non che abbia insufficienze in pagelle, ma manca la "cazzimma" del capoclasse.
I MIGLIORI DELLA CLASSE
Lombardoni si conferma il secchione della classe con compiti in campo sempre ai limiti della perfezione, Fietta è il compagno di classe di tutti, cha aiuta tutti e suggerisce nei compiti in classe soluzioni perfette. Del Favero è stata la disperazione dei professori, interrogazioni da 10 lode alternate a sufficienze risicate. Le palle alte la materia da ripassare.
NUOVE MATRICOLE
Non si è iscritto al nuovo corso un tipo alla Pierozzi, ma non si trovano tutti i giorni, Bene Ndreka, seppur il finale di campionato in calo abbia offuscato la sua pagella finale. A corrente alternata Perotti, uno che sembra uguale a quelli che se solo studiassero di più sarebbero molto più bravi, Pitou è un fuori corso, nel senso che è un aggregato ad una classe di grandi quando dovrebbe essere in quella inferiore, per cui, ottimo rendimento. Gavioli proprio non si è ambientato in questa scuola e il suo è stato un anno da solitudine dei numeri primi. Chakir è l'emblema di chi bigia tutto l'anno, poi arriva e prende 10 lode nell'ultimo compito in classe che decide i promossi e i bocciati.
LA SCUOLA
Sempre peggio! Ennesima "bigiata" di chi avrebbe dovuto fare quello che anni la scuola si aspetta, ossia i campi di allenamento per gli alunni. La campanella dello speaker la sentono solo le classi situate al piano top della scuola, tutti gli altri devono andare a sensazione. Il piano degli studenti ospiti, ieri colmo in ogni ordine di posti, è stato lasciato senza acqua, tanto che i tifosi la supplicavano ai chi occupava il settore adiacente. Quasi fossimo nel deserto. I bagni di tutta la scuola nemmeno dispongono di un sapone liquido, il posteggio è stato omaggiato alla scuola adiacente. L'apertura della segreteria è stata ampliata solo dopo decisa richiesta dei genitori. Ora, non si pretende un welcome pack e il red carpet per i tifosi, ma almeno l'acqua fresca a chi la desidera e l'ascolto della voce dello speaker della scuola in ogni ordine di posti. Diversamente non ci si sorprenda se la gente si iscrive in altre scuole o sceglie altre specializzazioni. Giusto che i bidelli reclamino quando per terra si lasciano le cartacce, ma a casa acqua e sapone ce l'hanno persino loro!
I GENITORI
Molti parlano della scuola e degli alunni, pochi, pochissimi partecipano ai consigli di classe. L'obiettivo della Preside(nte)di fidelizzarne almeno 1.000 è naufragato e per celare l'imbarazzo il numero finale è rimasto criptato. L'occhio però vuole la sua parte e quando i genitori sono tanti si vedono subito, come quelli piacentini che hanno riempito l'aula magna. Questa scuola tira davvero poco, ma per favorire le iscrizioni servirebbe ispirarsi ai presidi di Sesto San Giovanni e Mantova che qualche alunno in più lo hanno iscritto, anche rinunciando alle tasse di iscrizione.
LA PRESIDE(NTE)
Ha fatto il suo anche in questo anno scolastico garantendo quello che serve per mantenere aperta la scuola e questo vale la lode. Il consiglio dei docenti non si è allargato a nessuno di diverso se non qualche amico che ha scritto la lavagna elettronica. La conseguenza è che la scuola è e rimarrà media, per passare a superiore serve molto di più, inutile chiedere in segreteria, non esiste nemmeno il modulo per tale iscrizione.
L'ASILO
Festa grande all'asilo Pro Patria dove i piccoli hanno bagnato il naso a quelli della scuola superiore. Il maestro Gentilini ( candidato per l'eredità di Vargas?)ha dato lezioni di calcio a tutta Italia portandosi a casa la laurea con lode con la tesi: "Come vincere il campionato Primavera 4 con tre giornate di anticipo". Sassaro e Zanaboni, i due alunni più bravi hanno partecipato all'open day della scuola superiore e deciso di frequentarla fin da subito. Indubbiamente i top player della stagione che meritano l'applauso più convinto. Loro che la città ci credesse o meno, dei cali psicologici, degli infortuni se ne sono altamente fregati e hanno dimostrato che quando hai qualità e voglia di vincere le scuse stanno a zero. Chi vince festeggia e chi perde recrimina e loro festeggiano!
Flavio Vergani
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