Una tre giorni di festa in casa Pro Patria che festeggia la vittoria del campionato della "cantera" biancoblu, che sbaraglia il campionato Primavera 4 centrando la promozione con ben tre giornate di anticipo dalla fine del torneo. Complimenti ai tigrottini e a bomber Zanaboni che si è messo in luce con una raffica di goal.
Poi, nella mattinata di oggi, ecco la festa per l'intitolazione della sala stampa dello "Speroni" al mitico giornalista Adamo Cocco, che ha scritto un epoca biancoblu.
Dulcis in fundo il pareggio della Pro Patria con il Pordenone con un risultato a reti bianche che vale molto per i tigrotti, niente per gli ospiti che vedono il primo posto allontanarsi a sei punti.
Allo "Speroni" va in onda un Master sulla fase difensiva. Il Professor Vargas sale in cattedra e tiene una lezione perfetta sul modo per non subire reti di fronte ad una squadra forte.
La prima mossa è quella attesa fin dalla scorsa settimana: sulla fascia dentro Piran e fuori Vezzoni. Il modo perfetto per perdere un po' in spinta offensiva e proteggersi le spalle. Sbagliare è umano, non perseverare è segno d intelligenza.
A centrocampo, l'infortunio di Bertoni semplifica il compito, dentro Fietta e il risultato si vede. L'andamento non è certamente lento e al posto del fioretto si usa la spada.
Attacco super leggero con Castelli e Pitou con compiti primari di copertura e solo in seconda istanza di portare attacchi al nemico.
In difesa, ecco Lombardoni con Vaghi e Boffelli, ma quest'ultimo si infortuna, pare gravemente vista l'uscita in barella e per cui è "Sambuca" Molinari che prende il suo posto.
La Pro Patria tiene perfettamente l'urto degli ospiti, che poi tanto urto non è stato, visti i pericoli del tutto secondari corsi dalla porta bustocca.
Il fine giustifica i mezzi, per cui bene così, anche se certamente non è andato in onda uno spettacolo indimenticabile.
Pro Patria praticamente assente nella fase offensiva e Pordenone che si intestardiva nel risolvere la partita contando sulle qualità aeree dei propri giocatori. Un Pordenone deludentissimo in termini di approccio al match, con ritmi troppo cadenzati, gioco sterile e nemmeno tanto ardore indispensabile per non perdere l'ultimo treno per la promozione diretta.
Certamente i numeri dicono l'esatto opposto di quanto afferma questo pezzo. Prima del match di oggi il divario dalla quint'ultima posizione, ossia quella che partecipa ai playout era di sei punti, oggi si è ridotta cinque punti, per cui verrebbe da dire male, anzi malissimo, ma in realtà il peso dell'avversario e le sue motivazioni consigliavano di puntare al piuttosto che è sempre meglio del niente, rimandando ad altra data l'appuntamento con la vittoria.
Certamente il finale di campionato non sarà semplice vista la trasferta di Lecco di sabato prossimo, l'incontro casalingo col Piacenza e l'ultima giornata con il Sangiuliano, ossia proprio con chi oggi occupa la scomoda quint'ultima posizione, ma il barometro tende al bello.
Oggi, si è vista una Pro Patria non guarita, ma senza dubbio in grado di lottare con determinazione su ogni pallone e con una ritrovata solidità difensiva, per cui è lecito pensare che un paio di punti siano nelle corde dei ragazzi di Mister Vargas.
Per finire, una mezza buona notizia: l'altoparlante si sentiva molto bene, persino troppo, in tribuna centrale e laterale, male ancora male nei distinti. la presenza in tribuna stampa dell'Assessore allo Sport Maurizio Artusa è stata colta per far presente il problema che da anni angustia lo speaker Andrea Scalvi. L'assessore ha fatto sapere che, adesso che è al corrente di quanto sopra, sarà sua cura parlare con chi di dovere per risolvere il tutto. Pensare che sarebbe bastato dirlo, lascia ancora più rammaricati sul tempo trascorso senza che sia stato fatto.
Flavio Vergani
AURORA PRO PATRIA 1919 – PORDENONE 0 – 0 (0 – 0)
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 2 Vaghi, 19 Lombardoni, 13 Boffelli (10′ p.t. 5 Molinari); 18 Piran (37′ s.t. 11 Vezzoni), 10 Nicco, 16 Fietta, 25 Ferri 3 Ndrecka; 32 Pitou (26′ s.t. 7 Stanzani), 30 Castelli (37′ s.t. 26 Chakir).
A disposizione: 12 Mangano, 6 Sportelli, 8 Brignoli, 15 Rossi, 17 Citterio, 20 Gavioli. All. Vargas.
Pordenone (3-5-2): 1 Festa; 3 Bruscagin, 34 Negro, 15 Ajeti; 33 Zammarini (26′ s.t. 10 Deli), 23 Torrasi (42′ s.t. 31 Pirello), 8 Burrai, 20 Pinato (1′ s.t. 9 Magnaghi), 18 Benedetti; 11 Piscopo (26′ s.t. 14 Palombi), 27 Candellone (26′ s.t. 24 Edera).
A disposizione: 22 Martinez, 58, Gallo, 2 Andreoni, 5 Giorico, 17 La Rosa, 21 Gucher, 29 Ingrosso, 39 Destito. All. Stefani.
ARBITRO: Daniele Virgilio di Trapani (Giuseppe Centrone della Sezione di Molfetta e Giacomo Monaco della Sezione di Termoli. Quarto Ufficiale Giorgio Vergaro della Sezione di Bari).
Angoli: 0 – 8.
Recupero: 4′ p.t. – 0′ s.t.
Ammoniti: Piran, Pitou, Molinari, Nicco, Ferri (PPA); Negro, Benedetti, Deli, Ajeti (POR).
Note: Giornata mite e soleggiata. Terreno di gioco in buone condizioni.
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