L'imponente presenza di tifosi ospiti |
Calcio d'altri tempi allo "Speroni". L'ora le 14,30, il giorno la domenica, la tribunetta degli ospiti esaurita, addirittura qualcuno nella parte distinti dedicata agli ospiti, mai vista frequentata da quando esiste ed ha cambiato destinazione.
In campo ci si gioca la salvezza, obbligatorio vincere per gli ospiti per lasciare l'ultimo posto, obbligatorio non perdere per la Pro Patria per non rischiare i playout.
Mister Vargas si copre in tutti i sensi, dopo le bermuda e le maniche corte in inverno, eccolo con felpa a manica lunga e pantalone della tuta a primavera. col sole e il primo caldo. Un messaggio chiaro: tutti coperti e allineati per non prendere nemmeno uno spiffero d'aria e rischiare il mal di gola.
La partita sembra di scacchi, pochi rischi e solo Ferri fa tremare la traversa degli ospiti, doppiando quella di Lecco colpita da Molinari.
Sembra che la dea bendata abbia litigato con i tigrotti, scende un po' di rassegnazione, anche se lo zero a zero della fine primo tempo lascia intatte le speranze.
Inizia la ripresa e Del Favero si posiziona nella porta maledetta, quella del goal del Verona che fece rima con retrocessione, quella del goal di Cammarata della Sambenedettese e del Padova che ci negò la serie B.
I più superstiziosi si toccano, gli altri fanno finta di non ricordare. La partita volge al termine, l'inutile quarto uomo ( non questo, ma per definizione), sbaglia persino a segnalare i minuti di recupero che non sono due come appare sul display, ma sei. Lo speaker, finalmente felice come una Pasqua per un impianto che in tribuna si sente bene ( non nei distinti, ma chi troppo vuole nulla stringe), fa presente l'errore e il Piacenza inizia l'assalto finale.
Succede quello che temevano i superstiziosi: al settimo minuto di recupero il Piacenza la mette dentro nella porta maledetta. La tribuna ospite esplode di gioia ed è il festival dei colori e dal calore.
In campo i giocatori ospiti impazziscono dalla gioia, la Pro Patria è a terra disperata. I festeggiamenti sembrano non finire mai. Per il Piacenza è la fine di un incubo e l'inizio di un sogno. Per la Pro Patria solo l'inizio di un incubo.
Ci piace dire che quel che succede dopo è merito di Beppe Gonnella, team manager della Pro Patria. Ci piace pensarlo perchè potrebbe davvero avere un senso farlo, ma anche se un senso non l'avesse, cogliamo occasione per dare merito a fine campionato al lavoro del team di supporto biancoblu sfruttando questo assist.
Gonnella scatta dalla panchina mostrando il cellulare al mondo intero: al quarto uomo ( inutile), al guardialinee, all'arbitro. Gonnella fa notare che siamo nel settimo minuto di recupero dei sei assegnati. Si becca il cartellino rosso, ma chissà che qualcosa muove nella testa del direttore di gara. Forse provoca un senso di colpa, forse la convinzione che in effetti Gonnella non avesse torto, insomma mette in dubbio le certezze sulla regolarità del goal.
Sta di fatto che l'arbitro aggiunge due minuti di recupero che sembrano in effetti tanti e che provocano la dura reazione della panchina ospite.
La Pro Patria mette in campo la forza della disperazione e sul filo di lana, siamo al novantanovesimo, Chakir insacca il goal più importante del campionato. Pareggio, Pro Patria salva, lo stadio esplode, la curva ospite cade nella disperazione. Non si ode nemmeno il fischio finale dell'arbitro, ognuno è volato nel suo mondo, chi di gioia e chi di profonda amarezza.
La dea bendata manda un messaggio a Mister Vargas per fargli sapere di non essere arrabbiata con la Pro Patria, questo è il calcio. La porta stregata è sempre quella, l'esito questa volta un altro.
Quando si è alzata la lavagna luminosa che annunciava il cambio di Piu ( per noi uno che deve giocare sempre e uscire mai), più di qualcuno non le ha mandate a dire al mister. Entrava il profeta Chakir, uno che la storia gli aveva appena assegnato di realizzare il primo goal del campionato proprio oggi, perchè questo è il calcio. Non fosse entrato, chissà.
La Pro Patria è salva, non andrà ai playoff per la prima volta nella gestione Turotti, ottiene il minimo obiettivo che lascia senza dubbio l'amaro in bocca per quella che avrebbe potuto essere, ma non è stato.
Poteva essere e non è stato anche playout, visto quanto accaduto oggi. Forse il tempo ha restituito il vero valore di questa squadra, che non era quello del girone di andata, perchè è folle pensare che la qualità e la struttura di questa squadra siano da promozione e nemmeno era quello del girone di ritorno che parla di squadra da retrocessione diretta. E' folle pensare che questa squadra sia da retrocessione diretta.
Giusto dire che è una squadra da salvezza diretta con possibilità di centrare i playoff .
Così è andata, poteva andare meglio e poteva andare peggio, ma alla fine va bene così.
Gli ex Francesco Giorno e Rapacioli, preparatore dei portieri, si giocheranno la salvezza domenica prossima, la Pro Patria sarà in gita premio a Seregno contro il Sangiuliano.
Flavio Vergani
AURORA PRO PATRIA 1919 – PIACENZA 1 – 1 (0 – 0)
Marcatori: 52′ s.t. Morra (PIA), 54′ s.t. Chakir (PPA).
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Del Favero; 2 Vaghi, 19 Lombardoni, 5 Molinari; 18 Piran, 10 Nicco (34′ s.t. 17 Citterio), 16 Fietta (1′ s.t. 11 Vezzoni), 25 Ferri, 3 Ndrecka; 27 Piu (34′ s.t. 26 Chakir), 30 Castelli.
A disposizione: 12 Mangano, 8 Brignoli, 9 Parker, 15 Rossi, 20 Gavioli, 21 Perotti, 24 Zanaboni, 26 Chakir, 32 Pitou, 33 Sassaro. All. Vargas.
PIACENZA (3-5-2): 88 Nocchi; 40 Accardi (43′ s.t. 21 Luppi), 56 Masetti, 32 Zanandrea; 15 Parisi, 8 Suljic (27′ s.t. 27 Munari), 6 Giorno, 18 Chierico (11′ s.t. 23 Gonzi), 3 Rizza (27′ s.t. 7 Plescia); 10 Cesarini (43′ s.t. 11 Zunno), 9 Morra.
A disposizione: 1 Fossati, 12 Tintori, 4 Nava, 5 Cosenza, 20 Palazzolo, 29 Vianni, 33 Capoferri. All. Curioni.
ARBITRO: Giorgio Di Cicco di Lanciano (Marco Belsanti della Sezione di Bari e Marco Porcheddu della Sezione di Oristano. Quarto Ufficiale Jules Roland Andeng Tona Mbei della Sezione di Cuneo).
Angoli: 2 – 6.
Recupero: 0′ p.t. – 6′ s.t.
Ammoniti: Lombardoni, Molinari (PPA); Morra, Masetti, Luppi (PIA).
Espulsi: Al 53′ s.t. il Team Manager della Pro Patria Beppe Gonnella per proteste.
Note: Giornata mite e soleggiata. Terreno di gioco in buone condizioni.
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