Saranno in trecento i tifosi del Piacenza che invaderanno Busto Arsizio per sostenere i biancorossi dell'ex Francesco Giorno ( un bustocco, figlio del settore giovanile lasciato andare troppo presto e troppo facilmente)e spingerli verso la salvezza. Due fisso il risultato utile agli ospiti per mantenere viva la speranza di lasciare alla Triestina l'ultimo posto in classifica.
Per la Pro Patria, che gli scontri diretti previsti sul fondo della classifica tutelano al 90% in prospettiva playout, l'occasione per rendere meno amaro il girone di ritorno che ha conseguito 15 punti in 17 partite, dopo i 25 punti in 17 del girone di andata. Un rendimento da retrocessione diretta che risulta inspiegabile e che ha distrutto quanto di buono fatto nella prima parte di stagione. Una realtà che ha indispettito e non poco la tifoseria, ma si presume anche la società che ne trarrà le debite conseguenze a fine torneo con tagli che si potrebbero essere anche clamorosi.
Prima del match sfileranno i componenti della squadra Primavera che hanno vinto il campionato con tre giornate di anticipo, per loro un meritato applauso per essere tornati in "Primavera 3". Sarebbe bello che la stella Zanaboni, bomber principe del campionato, potesse esordire in prima squadra quale simbolico riconoscimento per il grande lavoro svolto da mister Gentilini e per premiare il ragazzo per il grande contributo dato alla squadra.
Tra i tigrotti sicuramente assente il centrale di difesa Boffelli per il quale si attende, ormai da 15 giorni la diagnosi relativa all'infortunio patito nel corso del match col Pordenone. La sanità italiana si conferma malata, le liste di attesa sempre lunghe e la pazienza diventa obbligatoria.
Flavio Vergani
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