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Sangiuliano imita San Gennaro e ci riesce perfettamente tanto da uscire indenne da quanto accaduto sabato scorso a Seregno. Cori razzisti e danni alle infrastrutture causate dagli ultrà bustocchi si, ma anche fitta sassaiola degli ultrà locali con ferimento di una donna e di tre agenti, dopo lancio di fumogeni.

Tutto questo porta a 3.000 euro di multa per la Pro Patria e zero per il Sangiuliano e un turno di chiusura per la "curva" bustocca da scontarsi nel prossimo campionato e zero squalifica per il Sangiuliano.

Evidentemente, si sono scontrati santi ( quelli del Sangiuliano) e diavoli ( quelli della Pro Patria), per cui, come al solito e come sempre, la Pro Patria esce con le ossa rotte. 

Ci sarebbe da alzare la voce nelle sedi competenti, oppure va bene così.

La motivazione ufficiale: 

Giudice Sportivo, letti gli atti della Procura Federale e del Delegato di Lega, delibera di sanzionare la Società PRO PATRIA con l’ammenda di € 3000 e con l’obbligo di disputare una gara casalinga con il Settore denominato “Popolari Scoperti” destinato ai sostenitori della Società ospitante, privo di spettatori e dispone che la gara dovrà essere scontata in Campionato Serie C. Per avere i propri sostenitori:

A) prima del termine della gara e dopo la fine della stessa, per una durata di circa minuti dieci, urlato cori contenenti offese di discriminazione razziale indirizzati nei confronti di un calciatore della squadra avversaria.

B) provocato numerosi danneggiamenti e imbrattamenti nel Settore loro riservato consistenti in scritte a pennarello nei servizi igienici, rottura della copertura e della lampada di un lampione, danneggiamento di un cestino portarifiuti di acciaio, rottura della maniglia e della serratura del cancello di uscita del settore ospiti (con necessità dell’intervento dei vigili del fuoco per poter aprire il cancello stesso), danneggiamento di una rete del cancello che dà accesso al terreno di gioco nel tentativo di sfondarla e di un tavolino di legno posizionato sotto la tribuna centrale.

C) provocato incidenti e tafferugli durante l’uscita dal campo avvenuta, a causa dei danneggiamenti arrecati al cancello, dal lato opposto ove venivano a contatto con tifosi della squadra avversaria e con le Forze dell’Ordine, causando il ferimento di tre appartenenti alle stesse che richiedeva l’intervento di sanitari.

Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 6, 8, lett. d), 13, comma 2, 25 e 26 C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti e la loro gravità (referto arbitrale, r. proc. fed., r. c.c., supplemento r. c.c., documentazione fotografica, obbligo risarcimento danni se richiesto).

Flavio Vergani 

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