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Dopo le ferie contrattuali, torna la penna del "Lupo" che è pronto per narrare nuovamente le vicende biancoblù. La prosa non ha perso smalto dopo il periodo di stop, le idee sempre chiare e l'orecchio attento per prenotare nuovamente la sua poltroncina in tribuna laterale che ormai ha acquisito per usucapione.

Nel finale, il "Lupo", si veste da mental coach e snocciola pillole di saggezza che assicurano un futuro radioso alla Pro Patria. E, se non lo assicurasse lui...chi lo potrebbe fare!

Flavio Vergani 


Stiamo vivendo il periodo che al termine di ogni stagione ci riserva l'interregno di assenza di impegni agonistici e quindi siamo costretti a rivivere a ritroso situazioni ed argomenti che hanno riguardato il campionato appena concluso e nel contempo poter dedicare i nostri pensieri a progetti e scenari che saranno configurati sul palcoscenico biancoblù per affrontare, con rinnovato entusiasmo, l'avventura sportiva che noi tutti auspichiamo sia sempre più esaltante per i nostri colori.

E' appena cessato il fragore deprecabile di quanto avvenuto durante l'ultima giornata di "regular season" in quel di Seregno dove lo sport é stato indegnamente sporcato da un comportamento illogico e violento, dettato forse da reazioni sconsiderate di sostenitori locali nei confronti dei nostri tifosi, solo perchè i nostri ragazzi si erano dimostrati fedeli al credo sportivo che impegna i contendenti a fornire la massima applicazione in qualunque circostanza senza essere accomodanti per opportunità e convenienza.

Di conseguenza é stato ingiustamente penalizzante ricevere dal giudice sportivo sanzioni pecuniarie per comportamento lesivo verso strutture dell'impianto sportivo senza fare cenno alcuno alle aggressioni organizzate inscenate dai pseudo-tifosi avversari.

Occorre abbattere la falsa credenza che solo i tifosi biancoblù sono "cattivi, brutti e sporchi" contrapposti a chi indossa colori diversi definiti sempre come agnellini sacrificali.

Porgere l'altra guancia é un dogma evangelico ma quando il concetto viene  abusato ed interpretato in sede unilaterale mi sembra eccessivamente scorretto ed anche offensivo per la dignità dell'individuo.

Archiviati gli ultimi episodi di campo, che certamente non hanno costituito argomento di particolare gratificazione, prepariamoci a vivere con rinnovato interesse la tempistica di quanto sarà oggetto, in tema di novità di organico e progettazione futura, scannerizzando i frammenti di una attesa, questo anno molto dilatata, trasformando le pause in tappe di programmazione ed ipotesi di trasformazione alla luce dei necessari investimenti su profili di ragazzi con filigrana di prospettiva, oggi non ancora trasparente, ma con possibilità embrionali di incrementi prestazionali importanti, da valorizzare nell'ambito di una crescita senza forzature temporali, mettendo in luce la evoluzione quotidiana sia mentale sia atletica.

Ovviamente il supporto psicologico determinante in questa fase sarà deputato al futuro responsabile dell'area tecnica che dovrà in ogni caso garantire e dispensare sicurezze, costituendo ancora di consigli nei momenti della evoluzione e delle fisiologiche incertezze che saranno sicuramente rubricate e previste nella formazione dell'individuo.

Ora pur subendo il fascino negativo della prolungata assenza di eventi che ci riguardano, derivata da calendari di una categoria che vuole atteggiarsi ad essere formalmente professionistica, scimmiottando fasi e cadenze da serie A, senza competizioni accessorie, concentrando anche in periodi invernali ed a orari talvolta improbabili incontri infrasettimanali con tutte le difficoltà connesse, compresa quella di poter allestire organici funzionali ad un impiego intensivo e subendo di conseguenza molteplici problematiche a livello muscolare, vorrei analizzare, sotto altra luce, la realtà che stiamo vivendo in questi mesi.

In fondo cosa rappresenta il silenzio se non l'anticamera di suoni, pensieri, ipotesi di progetti, isola mentale dove ricercare ispirazioni, fucina di idee e prospettive temporali da sviluppare nel modo migliore.

Nello specifico non solo antitesi del clamore da stadio o contraltare dello snocciolare delle informazioni relative ai movimenti sul mercato giocatori ma contenitore in nuce di quanto potrà accadere nel prossimo futuro quando nel quotidiano saremo assetati di notizie che possano costituire le fondamenta per la costruzione della nuova squadra per la quale ritornare, spero con numeri significativi, allo Speroni per farci battere come sempre il cuore.

Il suono del silenzio che ci avvolge in questo periodo, modificando le nostre quotidianità con caselle bianche a fianco di ogni giorno, ha il tempo in scadenza e quindi affidiamoci con la storica fiducia al nostro tessitore che ha già iniziato a lavorare su trama e ordito confermando e fidelizzando le prestazioni di alcuni elementi validi, prospetti preziosi a garanzia di un futuro biancoblù costruito sempre sulla competenza tecnica e sulla sostenibilità economica.

.....e perché non fare una chiosa da "mental coach" partendo dall'unico fattore che ci accomuna tutti ovvero la VITA ?

vita  =  sfida

sfida  =  impegno

impegno  = traguardo

traguardo  = soddisfazione

soddisfazione  =  vittoria

vittoria   =  BIANCOBLU'

 

Sandro Lupidi

 

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