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 Non sono un collezionista di maglie, mi imbarazza persino chiederle. Cinquantun anni di presenza alla stadio con solo tre maglie attaccate al muro: Paolo Tramezzani, neppure chiesta, fu lui che la regalò spontaneamente a Sveva, figlia con lo stesso sangue baincoblu, quando lei aveva tre anni,  Paolo aprì il baule della sua Porsche e gliela regalò, quellla di Giampaolo Calzi, un mito per me per come indossava quella maglia e Francesco Giorno, perchè è come se fosse uno di famiglia per l'affetto e l'ammirazione che da sempre si è meritato.

Questa volta, il desiderio ha superato l'imbarazzo e la maglia è stata chiesta. Pensavo di essere in coda, invece lui l'aveva tenuta da parte, dicendo molti no a chi l'aveva messa nel mirino.

Una riconoscenza spontanea verso chi gli ha voluto bene, sempre e comunque, attestandogli tutta la stima che merita un ragazzo tanto perbene, tanto bravo quanto sfortunato. Un ragazzo che ha giocato in categorie importanti e vestita la maglia della Nazionale Under 21.

Un giocatore che solo assurde scelte, un po' condizionate dal ritorno economico garantito dagli under e un po' da una strategia di gestione del gruppo del tutto discutibili, lo hanno relegato spesso in panchina o vittima di sostituzioni programmate con il timer, quasi che la Pro Patria avesse una suite di attaccanti così forti da poterselo permettere.

Lui ha sempre accettato senza muovere ciglia, almeno sul campo, fuori forse si e forse no, probabilmente no, ma questo non è importante. Un attaccante vero che lo scorso anno avrebbe potuto volare alla Feralpi Salò, forse un treno che andava preso. Certamente un patrimonio mal gestito e su questo i dubbi stanno a zero.

L'incontro al Bar Franco con Alessandro Piu è stato emozionante, un regalo, al di là della maglia che oggi occupa un posto della mia mini collezione. Poche ma buone, oseremmo dire.

Ad Alessandro i migliori auguri per una carriera densa di soddisfazioni come si merita di ricevere da un destino che al momento gli ha più tolto che dato.

Grazie per quello che hai regalato ai tifosi e per quel tuo elegante stile di stare in campo e soprattutto fuori.

I latini dicevano che "Veritas filia tempis", il tempo dirà chi sei tu e cosa non sono altri.

Sfonda la rete Bomber!

Flavio Vergani 

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