Riccardo Colombo al suo primo giorno di scuola da insegnate di ruolo, accanto a lui, Giuseppe Le Noci, assistente alla cattedra. Questi i docenti del nuovo corso della Pro Patria che riparte dopo aver bocciato 10 alunni del precedente corso. Questa mattina, alla presenza della Preside Patrizia Testa e del Direttore Didattico Sandro Turotti è andato in onda il primo atto della stagione 2023/2024.
L'emozione del nuovo Mister era palpabile dal tono della voce tremante e densa di partecipazione per un ciclo che si riapre dove era iniziato e dove si era chiuso. Dal settore giovanile della Pro Patria è volato verso i palcoscenici della massima divisone italiana, per poi tornare da giocatore nei tigrotti e quindi da allenatore. Vola Colombo...vola!
Con lui quel Le Noci, che si ritrae di fronte ai microfoni sussurrando il minimo indispensabile, un uomo di poche parole e tanti fatti, tanti goals e tanta voglia di imparare nel suo nuovo ruolo.
Una Pro Patria che rimpatria anche il tecnico Sala, dopo le dimissioni misteriose, ma non troppo, dello scorso anno e il magazziniere Stramare, che vince il contest nazionale ritrovando il suo posto pre esodo verso Como.
Insomma, la trama è quella di "Amici miei", il team, seppur nuovo, non avrà bisogno di esercizi di coesione, visto che tutti conoscono tutti, pregi e difetti compresi, per cui, nessun tempo morto per il famoso inserimento, proprio di chi si deve abituare ad abitudini, metodi di lavoro e consuetudini, il tallone di Achille di Prina e Vargas.
Mister Colombo avrà dalla sua anche la totale vicinanza e comprensione della piazza, un bonus che diventa obbligatorio per uno come lui, che tutti sperano possa seguire anche da allenatore le orme seguite da giocatore.
L'obiettivo dichiarato dal Direttore Sandro Turotti è stato di minima, ossia far meglio dello scorso anno, che se paragonato al girone di andato aprirebbe sogni alla "Lecco", ma se paragonato a quello del girone di ritorno diventa davvero poco "challenging".
Insomma, la modalità rimane la solita, ossia del mangi questa minestra o salti dalla finestra e, visti i tempi che corrono, nessuno si vuole prendere il rischio di stare a digiuno sognando un ristorante a 5 stelle. Anche se, per quelli come noi, per quelli che negli anni 80 sono andati ad Alba divorandosi 1.000 lire di gelato, ossia una quantità esagerata ( vero Lele Magni), sperando che prima che fosse vecchio si potesse gustare la serie B anche solo per un anno, la minestra sfama, ma non riempie. Beato il Sergio Marra che alla Festa della Birra ha umiliato il Lele e lo scrivente dicendoci che: "Io la serie B , l' ho vista! Quanta invidia Sergio!
Siamo felici che molti giocatori della Pro Patria giocheranno in serie B e serie A, ma una volta l' emozione della promozione in cadetteria la vorremmo provare da tifosi. Perdonateci l'egoismo!
In bocca alla tigre a mister Colombo e allo staff per una stagione ricca di soddisfazioni.
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Flavio Vergani
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