Anche se deontologicamente non corretto mi permetti di utilizzare le pagine pubbliche di Pro Patria Club per esprimere alcune sensazioni dopo l'arrivederci del nostro Nicolò.
In questo caso specifico la frase storica relativa ai papi non ha la validità attribuita nel senso comune in quanto il tessuto connettivo che si é instaurato nel corso di questi anni costituisce una impronta indelebile nelle tavole del tempo e contribuisce a riporre nel cassetto dei ricordi una scatola ripiena di stima e riconoscenza che non può e non deve essere archiviata senza un nastro rosso con un nodo che nel futuro potrebbe essere ancora sciolto per rivivere momenti da non dimenticare.
Quando un prezioso collaboratore deve intraprendere nuove strade per motivi professionali che saranno in diverso modo gratificanti e proiezione di progetti personali importanti, che in fondo traggono le origini alla fonte di un passato dove si é dimostrato un valore umano ed organizzativo degno di ammirazione forse dire solamente "grazie" é riduttivo in quanto associato evidentemente in noi tifosi anche ad un senso di dispiacere e, per i più sensibili, anche di distacco da una persona diventata una costante e rassicurante presenza in ogni occasione sulle gradinate dello Speroni, dove il sorriso talvolta lasciava spazio anche ad atteggiamenti cortesi ma decisi in occasione di qualche evento di contestazione o polemica.
Storicamente ogni vuoto ha come destino quello di essere colmato e la nuova figura promossa all'incarico avrà certamente la validità professionale per sostenerlo per cui siamo tutti pronti ad appoggiare tutte le nuove iniziative che Martina vorrà intraprendere dopo il doveroso passaggio di consegne.
Per quanto mi riguarda comunque un "grazie" particolare per quanto ricevuto e che mi ha fatto sentire non "uno qualunque" nei tuoi pensieri.
"Bonne chance" Nicolò.
Sandro Lupidi
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