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E' calato il sipario sulla dodicesima edizione della Festa della Birra del Pro Patria Club e già serpeggia la nostalgia per quanto vissuto in tre giorni straordinari. Giorni ricchi di tanta fatica e litri di sudore, ma anche straripanti di emozioni, sensazioni forti ( ogni riferimento non è casuale) e momenti di grande amicizia.

E' stato bello vedere così tanti giovani tra le magliette blu, quelle indossate dal team operativo della festa. Ragazzi e ragazze che hanno aderito all'invito del club per dare il loro contributo. In un istante è stato smentito chi pensa che il club non avvicini giovani. E' stato bello vedere quanto sia stato l'entusiasmo degli sponsor, che hanno risposto si al Pedotti e al De Bernardi, smentendo in un attimo chi dice che Busto è una città nella quale è difficile reclutarli. Certamente non è facile, ma con un progetto chiaro, un rapporto fair, una condivisione degli obiettivi win-win e con uno standing ottimale a tutto tondo, si possono ottenere risultati ambiziosi. Se ci riesce il Pro Patria Club....

E' stato bello vedere tre sere ricche di partecipazione, con la serata di sabato letteralmente da record con un pubblico clamoroso e  ricevere grandi attestazioni di stima per quanto fatto, anche dai più critici.

Il calendario ricco di appuntamenti segmentato per accontentare piccoli e grandi, è stato il segreto di una tre giorni che doveva essere la migliore di sempre e così è stata.

Bello aver potuto ricompensare con questo bagno di successo chi ha sempre creduto a questo progetto e difeso con le unghie dai dubbi e perplessità dei pessimisti, dei poco coraggiosi e di chi non credeva ciecamente nel team di supPorto. Il vero vincitore della kermesse è Giovanni Pellegatta, Presidente del Pro Patria Club, che ha scalato l' Everest con le infradito, dapprima con solo qualche sherpa al suo fianco.

Un lavoro immenso il suo per organizzare un calendario senza un attimo di respiro che alla fine si è dimostrato perfetto.

Tornei di karaoke, di Calciobalilla, musica live di alto livello, mercatino artigianato locale, giocabimbi, balli country, spettacolo teatrale, esibizione canina, giochi, calci di rigore dei più piccoli con Emanuele Gambertoglio,  il meraviglioso contributo degli Ultrà con il loro compleanno, hanno richiesto un lavoro di tessitura da certosino per incastrare le varie attività in soli tre giorni. Lui ci è riuscito, come è riuscito a portare in tavola novità buonissime sia nel campo del food, sia nel drink.

Cala il sipario, ma rimarranno le splendide foto di Roberto Blanco che ha colto tanti sorrisi sudati da parte dei molti, che hanno dato una mano come potevano e per quello che potevano.

Foto che rimarranno nella storia di questo club che ha dimostrato di saper innestare la marcia giusta per superare qualsiasi salita. Un rilancio che dovrà essere investito anche nel supporto alla Pro Patria, tornando ad essere il vero punto di riferimento per i tifosi ed elemento collante tra le diverse anime del tifo.

Grazie anche all'Amministrazione Comunale per aver condiviso il progetto concedendogli il patrocinio e l'uso della splendida location.

Grazie agli stewards che hanno garantito la sicurezza, grazie a chi ha collaborato nell'ombra, un lavoro altrettanto importante e meritevole di elogio.

Doveva essere un sogno, è stata una realtà, Doveva essere una festa, è stato un capolavoro. Doveva essere quello che tutti speravano fosse, ed è stato.

Pro Patria Club...fatti un applauso

Flavio Vergani

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