Le illusioni sono durate il tempo di un lampo. La prima: il ritorno in massa dei tifosi allo "Speroni". Sembrava fosse realtà, invece i posteggi introvabili e la massa di persone fuori dallo stadio erano dovuti ad un torneo giovanile disputato sui campi ricavati dall'ex piana detta Maracà. La seconda: la vittoria casalinga dei tigrotti, dopo l'infausto esordio con la Giana Erminio. Il goal di Renault non è bastato per guidare i biancoblu verso i tre punti. Gli avversari dell' ex Ivo Molnar, avevano tanti zeri da cancellare: zero punti in classifica e zero goal all'attivo, per cui sono venuti a Busto determinati e alla fine è stato uno a uno.
Mister Colombo non si è fatto mancare nulla nelle sue prime tre giornate da allenatore: una sconfitta, una vittoria e un pareggio. Provati i gusti amari, neutri e dolci, saprà cosa scegliere fin dalla prossima partita di mercoledi con l'AlbinoLeffe.
La panchina dei tigrotti è un insulto alla povertà: Bertoni, Nicco e Fietta siedono accanto a Parker. Campo aperto per il nuovo Marano che ha l'occasione per confermare le referenze arrivate dagli esperti durante il mercato. Il ragazzo fa bene per Mister Colombo, ma non convince i tifosi che si aspettavano da lui una regia ben diversa. Non è mai parso che l'ex Renate si fosse impossessato delle chiavi del centrocampo e il gioco ne ha risentito fin da subito. Ondate di agonismo alternate a buone giocate, ma senza mai rincorrere un geometrico equilibrio e una manovra articolata.
Il turn over diventa obbligatorio viste le tre partite in sette giorni e allora ecco Minelli, un lungagnone stile Boffelli ( a proposito, in bocca al lupo per un pronto rientro al nostro ex fermato da un grave infortunio), dentro Ferri a centrocampo, mentre in avanti Mister Colombo non accontenta Sandro Lupidi che da sempre dice che in casa si deve giocare con la punta di peso. Ivo Molnar prende le parti di Mister Colombo e a fine gara farà sapere che la difesa ospite ha sofferto di più la coppia Stanzani-Castelli, che dava meno punti di riferimento, piuttosto che la soluzione Parker.
L'allenatore bustocco per un attimo è ricorso anche al "lodo Scalvi", ossia la proposta sostenuta dallo speaker e conduttore di "Biancoblu" su Rete 55, con Mauro Gritti, Alessandro Bianchi e Andrea Macchi, ossia il ricorso al 3-4-2-1, soluzione in grado di dare spazio al talentuoso Pitou, penalizzato dal modulo 3-5-2. L'esperimento durava qualche manciata di minuti, poi Mister Colombo si copriva con l'ingresso di Nicco, visto che gli ospiti, dopo il pari, manifestavano intenzioni bellicose. Colombo preferiva il piuttosto al niente, rimandando il ritorno di Bertoni, ormai recuperato, ma ovviamente non al meglio.
Alla fine arrivava un pareggio che muove la classifica ma che ovviamente lascia un po' di amaro in bocca visto che in due partite interno con due squadre non trascendentali come Giana e Arzignano è arrivato solo un punto.
In sala stampa Mister Colombo faceva notare le assenze di peso, il rincorso obbligatorio al turn over, il fatto che la squadra vive di momenti e che è importante mettere mattone su mattone per costruire il futuro. Sul discorso Pitou, che è stato un po' il motivo di discussione tra i tifosi, Colombo ha fatto sapere di apprezzare molto il talento del francese, ma che anche per lui deve compiersi un processo di maturazione che lo porti ad essere meno solista e più parte del coro.
Vero, ma anche vero che il modulo della Pro Patria ha una storia da raccontare, ossia quel 3-5-2, o forse meglio chiamarlo 5-3-2 che è il mantra del Direttore Sportivo Turotti che lo chiede e lo pretende da tutti i tecnici. Un modulo che nasce per non prendere reti, prima di farne una. Ora, tre partite con quattro goal subiti e i precedenti di precampionato con clean sheet solo con l'AlbinoLeffe, mettono in discussione la scelta obbligata e apre il fronte a possibili variazioni, soprattutto casalinghe, quando la squadra potrebbe rischiare di più. Far peggio di un punto in due partite con Giana e Arzignano sembrerebbe difficile, per cui, tentare potrebbe non nuocere.
Chi invece cambia schema a vince sono gli ultrà, formazione nuova davvero performante in qualità e quantità. Bello l'effetto massa percepito e forte la voce che risuonava in uno stadio sempre più vuoto e silenzioso.
Flavio Vergani
![]() |
Ivo Molnar |
0 commenti:
Posta un commento