Un anno da dimenticare in fretta, lo dicono i numeri:
Partite giocate: 37
Vinte 9 –> 24%
Pareggiate 12–> 32%
Perse 16–> 44%
Nel dettaglio, vediamo il rendimento da gennaio a maggio, ossia del campionato scorso paragonandolo a quello di quest’anno
Da Gennaio 2023 a Maggio 2023 (scorso campionato)
Partite giocate: 18
Vinte 5–> 28%
Pareggiate 5 –> 28%
Perse 8 –> 44%
Da Settembre a Dicembre 2023 ( attuale campionato)
Partite giocate: 19
Vinte 4–>21%
Pareggiate 7–>37%
Perse 8–> 42%
In pratica, non è cambiato niente dalla fine dello scorso campionato all’inizio di quello attuale. Identico rendimento che apre ad un mondo di domande. Cosa è accaduto nel 2023? Impossibile trovare una risposta, quello che è certo è che giocatori e modulo tattico che erano sempre stati una garanzia, ora non lo sono più. Al netto di chi se ne è andato o che è stato obbligato ad andarsene, gli attori protagonisti di un copione spesso vincente non fanno più la differenza. Questo obbliga al cambiamento. Impossibile pensare che un anno intero con le stesse prestazioni non suggerisca cambiamenti, anche radicali.
E’ arrivato il momento di valutare con attenzione quello che è accaduto per trarne le conseguenze, mettendo da parte ogni giustificazione che fino a ieri cercavano di spiegare una realtà dei fatti che si spiega da sola. Sono stati commessi errori di valutazione, serve rimediare. La colpa non può essere dell’arbitro, della sfortuna, degli infortuni, dei giovani, o degli anziani. A proposito di giovani, ieri Mister Colombo ha fatto un passaggio nel quale diceva che serve ricordarsi e tenere conto che la squadra di ieri schierava 5 giovani, quale giustificazione per qualche paura di troppo avvertita in campo. Per fortuna che c’erano, diciamo invece noi, visto che Rovida è stato determinante con una parata che ha salvato il risultato, mentre Pitou è stato il più ispirato della squadra. La vera domanda riguarda i senior, più che i giovani, visto che alcuni di loro eccellono da inizio campionato ( Fietta), altri non eccellono dall’inizio del 2023 ( Nicco) e altri ancora è più le volte che non ci sono che quelle che ci sono da inizio anno ( Bertoni). Se c’è un gioventù che più ha mostrato paure e proprio quella riferibile a Mister Colombo, che solo sul finale di gara ha osato schierare tre attaccanti, dopo aver sacrificato per l’ennesima volta Stanzani per mantenere fede ad un modulo tattico che nel 2023 ha portato il 24 % di partite vinte, il 32% pareggiate e il 44% perse. Dire che questo modulo ” ce lo abbiamo dentro”, come sentito nel post partita, ci sembra esageratamente ottimistico, forse fino a fine 2022 era così. adesso l’impressione è che non funzioni niente di questo modulo, ne in difesa, dove si è spesso subito e nemmeno in attacco dove si segna davvero poco. Continuare a vivere di ricordi o essere prigionieri di un sogno potrebbe essere pericoloso, serve il coraggio di cambiare. Il mercato aiuterà a trovare nuovi attori in grado di risolvere gli errori fatti in sede di campagna acquisti estiva, la pausa natalizia potrà aiutare a ritrovare la miglior forma agli attori diventati comparse e a Mister Colombo per mettere a punto delle soluzioni tattiche utili per non sacrificare inutilmente chi con i goal ha dimostrato di valere il posto e chi con la tecnica e la gioventù di proporre un calcio di qualità. Ovviamente, da tutti ci si aspetta un comportamento alla “Fietta”, un trentanovenne che ha ancora molto da dare che andrebbe imitato da parte di giovani e meno giovani. Ieri, in campo, sembrava fosse l’unico a crederci e questo deve essere un punto di partenza per chi vorrà ambire a vestire ancora la maglia biancoblu.
Flavio Vergani