Il fondo perso per vincere subito

La retrocessione appare a tutti , o quasi, meritata, per qualcuno voluta, per altri preannunciata, per altri ancora inevitabile. Meritata si, voluta anche no, visto che davvero si fatica a vedere un vantaggio da una retrocessione che azzera ogni valore dei pochi asset che la Pro Patria. Si è giocato col fuoco e ci si è scottati questa la sintesi della sintesi.

Mò che famo, direbbero a Roma? Tre sono le strade: la prima prevede di mettere mano al portafogli per investire cifre esorbitanti per la categoria dilettantistica per cercare una promozione immediata. Una strada non complicata, di più. In serie D qualcuno ha speso quasi 2 milioni di euro senza ottenere la promozione. Il tutto senza contributi giovani o televisivi. La seconda è di allestire una squadra senza grandi ambizioni per evitare di svenarsi, ma si sa quanto sia difficile in piazze come Busto porre freno alle ambizioni in categoria che non vengono ritenute degne del blasone( ma esiste ancora?). La terza è quella del ripescaggio, o almeno di tentarlo. Potrebbe essere un affare? Certamente si se nella testa della dirigenza c’è l’opzione numero uno. Al posto di scucire milionate senza nessuna certezza di ritrovare la serie D che comporterebbe altre milionate l’anno successivo, si scuciono subito 300 mila euro a fondo perso ma si compra la categoria immediatamente senza troppi se e troppi ma. Un affare? Sembrerebbe di si. Inoltre, si potrebbe proteggere “l’opzione Turotti”, il direttore sportivo aveva in tasca un contratto di due anni che oggi è carta straccia, per cui è potenzialmente libero di accasarsi altrove. La conferma del professionismo lo bloccherebbe a Busto per dargli modo di prendersi una rivincita dopo la retrocessione. Turotti non è nato ieri, se a inizio torneo disse che la posizione dello scorso anno non gli era piaciuta e che l’asticella sarebbe stata alzata un motivo ci sarò stato. Forse qualcosa non è andato come doveva nello sviluppo di un progetto embrionale che ancora attende il suo parto. Pensare di alzare l’asticella con i ghost player arrivati a Busto non è da lui. Un ripescaggio che poterebbe ridare anche un minimo valore alla società consentendo un passaggio di proprietà economicamente valido per la cedente che oggi dovrebbe vendere quello che rispetto a prima vale molto meno. Insomma, un modo per far felice che compra, chi vende, Turotti e ovviamente i tifosi. Oggi, Inter U23 e Ravenna sono in pole position per il ripescaggio, poi potrebbe esserci la Pro Patria il che autorizza almeno l’analisi che crediamo sia in corso in via Cà Bianca e non solo.

Flavio Vergani

 

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