La Pro Patria è come una Matrioska. Più la smonti e più diventa piccola. In questo viaggio condividiamo il progressivo downsizing delle bamboline in legno che hanno portato i tifosi ad avere in mano la più piccola, dopo aver sognato la più grande.
La prima Matrioska
Era giusto un anno fa quando la Presidente Patrizia Testa annunciava un regalo di Natale importante per i tifosi.
La seconda Matrioska
Niente nomi di persone, ma solo di società, anzi di fiduciaria, niente vendita della società, ma solo un socio di minoranza che nel tempo sarebbe diventato di maggioranza , questa la seconda size della Matrioska
La terza Matrioska
Mercato di Gennaio, aspettative tante, risultato mini size, continuava la spending review anche per l’allenatore che da giovane patentato passava a senior delegato con successivo tutor di rappresentanza.
La quarta Matrioska”
“Noi siamo ambiziosi”, diceva l’Avvocata Zema, rappresentante di Finnat, che parlava di macerie da rimuovere e fondamenta da creare per un progetto di cinque anni, che fece incazzare mica da ridere l’ Ivo Crosta, tifoso presente in una conferenza stampa interdetta ai tifosi. “Se avete i soldi…tirateli fuori adesso e non tra cinque anni quando potrei essere già morto…”, urlava il Crosta. Andava anche in scena il Turotti due la vendetta, che faceva presente che “ovviamente vogliamo fare meglio dello scorso anno” e da questa dichiarazione emergeva tutta l’ambizione, infatti, sarebbe stato davvero impossibile fare peggio dell’anno prima, ma …mai dire mai…e l’obiettivo è quanto mai vicino.
La quinta Matrioska
Dopo che anche il portinaio delle scuole Manzoni sapeva che dietro Finnat c’era Luca Bassi, ma da via Cà Bianca si smentiva la voce con fermezza, ecco che la Figc toglieva le castagne dal fuoco e lo ufficializzava..squalificandolo prima ancora che fosse sul ponte di comando.
La sesta Matrioska
Bambolina in legno sempre più piccola con squadra ultima dopo una campagna acquisti fallimentare. Adesso è ufficiale, il comunicato di ieri parla di budget aumentato per la prima squadra. Dando per scontato che non voglia dire hotel a 5 stelle per i ritiri, viaggio aereo in business class, può solo signifcare che a Turotti sono stati dati più soldi dello scorso anno e meno vincoli per schierare gli under.
E’ quindi ufficiale che, visto il risultato, è stato un bagno di sangue che normalmente porterebbe a dimissioni ( si fa per dire, ma chi è il fesso che le da), oppure cambio immediato di chi ha sbagliato lo scorso campionato e in quello dopo. Il contratto di due anni è una kasko in una società attenta anche al costo dell’aria che respira. Per cui, via l’ennesimo allenatore, ossia la non specialità delle scelte del dirigente biellese. Più soldi spesi e meno contributi per i giovani per arrivare ultimi , dopo una retrocessione è una performance da brividi che poche società avrebbero tollerato e i tifosi lo fanno notare. Quale polemica?Di cosa si sta parlando?
La settima Matrioska
Recente! Di ieri. “Entreremo in società poco alla volta”, diceva l’Avvocata Zema, attenzione ai giovani del territorio l’altro obiettivo forte, stiamo costruendo partendo dalle fondamenta”. Qualche tifoso ci ha creduto, il Crosta no, ma sembrerebbe che anche gli investitori di Bassi se la siano data a gambe dopo aver visto, anzi non aver visto, gli assests societari prossimi allo zero. Non siamo a Monza o a Como..siamo a Busto… Così, ecco il colpo di scena, ma chi lo ha mai detto che Finnat prenderà la maggioranza? Mai e poi mai, cosa avete capito? Patrizia Testa è e rimarrà quella che è sempre stata e appena ne troviamo uno diverso da Sgai se ne parlerà. La lista di quello che è stato fatto è lunga, manca quello che non è stato fatto o che è stato fatto male, logica conseguenza che ha portato a centrare l’ambizione al contrario, che fa rima con il mondo al contrario di Vannacci e dell’acqua al contrario di Vavassori. Quindi, niente regalo di Natale, la prima Matrioska era solo un calza della befana vuota, Quali ambizioni? Quale asticelle? Solo un poì di budget in più da spendere male (Udoh non era il sogno di Turotti di sempre?) e un po’ di giovani in campo in meno sostituiti da giocatori esperti in stampelle.
L’ottava Matrioska
Dopo aver fatto sapere che non sono graditi striscioni, applausi di approvazione, contestazioni ( ultrà a parte), interviste ritenute offensive chissà secondo quale metodo di valutazione e dimostrato allergie verso qualche organo di informazione e giornalista, la società passa agli appelli. Si chiede di evitare polemiche per il bene della Pro Patria, insomma…ancora colpa dei tifosi che destabilizzano l’ambiente. Senza di loro sarebbe meglio, i seggiolini vuoti è vero che non pagano, ma non parlano, non applaudono, non contestano e non polemizzano allo stadio e nemmeno sui social. Poi, qualcuno bravo dovrebbe spiegare cosa si intende per “polemica” e cosa la differenzi dal libero pensiero, dalla libera critica, dalla liberà condivisione di un parere. Così ci si regola, perchè se non essere d’accordo vuol dire polemica, allora la richiesta diventa improponibile, o forse solo inaccettabile.
Spunti per il Pro Patrione
Vogliamo divertirci un po’ candidandoci per il Pro Patrione di Malpensa 24 di Mattia Brazzelli Lualdi.
- Dopo l’esonero di Mister Greco qualche organo di informazione molto vicino alla società ha scritto che potrebbe arrivare Mister Bolzoni ad interim. Ad interim, in quanto semberebbe che Mister Greco tornerà a Febbraio, quando, come ha sempre affermato, la squadra diventerà competitiva
- Mister Greco non è riuscito a mangiare il panettone, ma ha fatto meglio di molti allenatori delle squadre avversarie della Pro Patria che quando giocano a Busto non mangiano nemmeno…la pizza!
Flavio Vergani












