Tifosi preoccupati e bastonati
I tifosi non sanno quello che non gli è dato sapere. Normale che le vicende societarie non siano affar loro, ma è normale conseguenza leggere tra le righe quello che non viene detto e scritto con l’inchiostro digitale. Inutile sorprendersi e irritarsi, utilizzando canali social privati, la cui selezione preventiva dei lettori restituisce una fittizia, inutile e solo consolatoria realtà del “brava, bene, bis”. Trattasi di un’astrazione volontaria dal “sentiment” della piazza che, dopo la scottatura della retrocessione, è diventata improvvisamente meno tollerante e comprensiva verso la “maggioranza”, che fino a ieri era stata considerata da molti come la “miglior società degli ultimi 20 anni”, ma che adesso ha perso popolarità, considerazione e fiducia tanto che molti si chiedono quando esca di scena, dopo aver sperato nel recente passato che questo non avvenisse mai per evitare di sparire dal calcio professionistico. Alla faccia dei Vender e di Vavassori che qualche campionato lo avevano anche loro vinto, ma sappiamo quanto la gratitudine e la riconoscenza nel mondo del calcio siano voluttuose e poco durevoli.
Arrivano i nostri
Perché questo cambio improvviso di “consideration” verso l’attuale maggioranza ? Presto detto. Rumors del tutto credibili e affidabili hanno fatto sapere ai tifosi che il famoso “regalo di Natale”, annunciato da Patrizia Testa a Dicembre 2024, ma poi rivelato dopo la Befana 2025, conteneva una cessione societaria a nuovi dirigenti molto ambiziosi. La piazza si è scaldata e si è messa in modalità “sogni di rock and roll”. La prima aspettativa è stata una campagna acquisti invernale con i fiocchi, vista la posizione in classifica dei tigrotti. E’ andata come è andata con il club degli “occo”, ma va bene così, in quanto una mano lava l’altra e la retrocessione è stata lavata dall’oculata gestione economica di via Cà Bianca. Un premio a quella che dovrebbe essere la normalità, ma sappiamo come (non) funziona il calcio moderno.
Dopo vado…tra un po’ vengo!
“In caso di serie D, Patrizia Testa rimarrà ancora un po’…in caso di riammissione in serie C il passaggio di quote avverrà subito”, questo quanto detto alla piazza dopo il playout perso a Vercelli. Tutto tace, vedremo come andrà, ma per ora la riammissione è arrivata, la Fiduciaria no.
Top Recruting
Intanto, i soliti ben informati snocciolavano le news in arrivo: un direttore generale, un direttore marketing e qualche cambio importante nell’organigramma. D’altra parte, funziona ovunque così. Dopo una retrocessione qualche colpa ci sarà e qualcuno pagherà. Insomma, finalmente un occhio alle strutture e al rinfoltimento di un organigramma davvero anoressico. Si sentivano voci di ricerche ad alto livello con il coinvolgimento di prestigiosi “head hunter” con radici in quel di Busto, ma decollati verso la metropili che conta, poi sfociate in un “social recruting” che ha, prima deluso le aspettative quanto a stile della selezione e poi per il risultato che, al momento, non è ancora tangibile.
Fiduciaria fa rima con ambizione e discontinuità
E voi credete ai rumors?, avrebbe detto mio cuggino e allora i tifosi hanno atteso le comunicazioni ufficiali, che arrivarono in data 11 Giugno con una conferenza stampa piena di aspettative poi disattese. Nomi della Fiduciaria? Non è il momento, in quanto in via di costruzione con altri soci. Presenza del bomber Luca Bassi nella compagine societaria? Non confermo e non smentisco, la sintesi dell’avvocato Zema, Una mezza conferma per i presenti, ma rimane un’impressione non supportata dai fatti.
Bomber si o bomber no, le parole che hanno fatto sognare la piazza hanno fatto rima con “ambizione”, ossia con la parola magica che da tempo i tifosi si aspettavano e che la stessa Avvocato Zema ha ripetuto più volte. La strada per coltivare queste ambizioni l’ha indicata Sandro Turotti che ha parlato di “discontinuità col passato”, leggasi rifondazione della squadra e un nuovo allenatore (ma non dello staff?).
Allora ci crediamo…ma 49% è diverso da 51%
Allora erano veri i rumors, allora aveva ragione quello che diceva che stanno assumendo nuove figure, vedrai adesso cosa succede, questi i temi caldi dell’estate 2025 sulle bocche dei tifosi. Il solo velo di preoccupazione che emerse da quella conferenza stampa, colto dai più attenti, riguardava il timing di entrata della minoranza nella compagine societaria fatto risalire al 1 Luglio 2024 e non a Gennaio 2025, che di fatto assegnava precise co-responsabilità gestionali che hanno portato alla retrocessione.Insomma, non un esordio indimenticabile per i nuovi, anche se il famoso 2% di differenza tra la maggioranza e la minoranza ha un suo peso, che ne dica la Presidente Patrizia Testa, secondo la quale “è come se avessimo tutti il 50%”. E’ come se lo fosse, ma non lo è, quindi è diverso e non uguale. Anche perché visto che esiste la percentuale 50, perché non la si è utilizzata affinchè i numeri dicessero la stessa cose della parole? Altro motivo di riflessione dei tifosi più attenti è stata la confermata modalità di passaggio delle quote che, dopo Sgai, ha mantenuto la stessa procedura. Ossia, non cessione con arrivederci e grazie, ma sempre e comunque un passaggio che prevede la presenza di Patrizia Testa in modalità fading. Un modus operandi non così comune nel mondo del calcio e non solo che diventa curiosa nella sua proposta recidiva.
L’estate dei sogni
A parte questi dettagli, se vogliamo chiamarli dettagli, il popolo biancoblu si metteva in modalità attesa per vivere un’ estate da protagonista. I silenzi dal calciomercato e dalla società venivano giustificati dall’attesa della riammissione, che di fatto impediva di operare con nuovi innesti. Poi, finalmente ecco il grande giorno della riammissione, che dava a Sandro Turotti la possibilità di operare in entrata, dopo che la cancellazione dei contratti aveva di fatto azzerato il suo contratto per primo e poi quello di tutti i giocatori.
Se rimane lui è tutto vero
Il primo snodo riguardava proprio Sandro Turotti, professionista di indubbia qualità, vero bomber della Pro Patria che ha permesso di cogliere importanti traguardi ai biancoblu, incappato in una retrocessione quasi statistica, visto che mai gli era capitata prima e sappiamo la storia del primo o poi. Unica aggravante che lasciava perplessi è che questa retrocessione è avvenuta proprio quando il biellese si era lasciato andare a pronostici inaspettati per uno come lui che parlavano di alzare l’asticella. Detto da uno come lui come non crederci? Chissà cosa è poi accaduto in quel Luglio 2024, visto che saltare l’asticella con Curatolo, Palazzi e Toci è come chiedere a Big Mama di saltare sopra i due metri di altezza.
Partenze senza rimpianti
I sogni di “rock and roll”si sono rafforzati nel vedere partire i pezzi pregiati, seppur eroi di una retrocessione, come Piran, Bashi ( è andato in B e te volevo proprio vedè), Pitou e persino Mallamo. Se vanno via questi, quelli che arriveranno saranno meglio. Da qui, il mondo dei sogni ha lasciato spazio alla solita realtà, tanto che ci si chiede se quanto è accaduto a Luglio 2024 non sia accaduto anche a Luglio 2025.
Conferme inaspettate
Le conferme di Rovida e Citterio sono state le prime docce fredde. Il mercato ricco non di soldi, ma di giocatori per niente differenti da quelli solitamente frequentanti questa latitudini, una cascata di cubetti di ghiaccio sulla testa, i silenzi societari, persino poco attenti alle condoglianze di chi aveva la Pro Patria tatuata sul braccio, hanno riportato le lancette indietro di 12 mesi. Ci saranno i botti di fine calciomercato con l’arrivo di big che faranno svoltare? Possibile, a questo punto probabile, diversamente crediamo che lo stesso Sandro Turotti vivrebbe con imbarazzo una situazione che lo esporrebbe, per il secondo anno consecutivo, a dover giustificare un mancato cambio di passo.
Garanzia Turotti
Crediamo che questa sia la vera garanzia in mano ai tifosi. Non possiamo pensare che un uomo navigato come Turotti, un professionista che tutti vorrebbero avere, possa accettare, condividere e sposare una realtà diversa da quella prospettata ai tifosi nella conferenza stampa. Siamo certi che Turotti abbia in mano quel che serve per fare poker e che questa volta la famosa asticella la si possa alzare certi di avere in rosa Tamberi e non Big Mama.
Un mio amico che sa come gira il mondo del calciomercato predica tranquillità. Dice che ci sono molti giocatori ai margini delle proprie squadre ma con contratti importanti che verso fine mercato avranno la buonauscita pur di farsi da parte. Ecco l’occasione: un giocatore da 100 mila euro ne prende 50 mila di buonuscita, Turotti gliene offre 70 mila e sono tutti contenti. Lui ne prende 120 mila al posto di 100 mila, la squadra cedente ne risparmia 50 mila e la Pro Patria ha un big da 100 mila euro a 70 mila euro. Pensandoci bene non è un brutto affare. Ovviamente, evitiamo altri panchinari di lusso o non di lusso, lungo degenti, giovani scommesse o cavalli di ritorno. Perchè una volta va bene, due sono troppe.
Se il progetto ambizioso fosse già tramontato per qualsiasi motivo siamo certi che il Direttore Turotti avrebbe già fatto altre scelte. Non è certamente il tipo che accetta una caduta di reputazione per i capricci di qualcuno e non è il tipo che via da Busto andrebbe in Naspi. Per cui, trattasi di attendere ancora un po’ per scoprire il vero volto della squadra, le sue ambizioni e il nome dei suoi proprietari.
I tifosi attendono preoccupati , ma fiduciosi, la costruzione della squadra, ma anche di quello che manca fuori dal campo per pensare in grande. Non si commetta nuovamente l’errore di deluderli dopo quanto accaduto lo scorso anno. Si sono spese delle parole, adesso serve spendere i soldi.
Flavio Vergani












