La fine del calciomercato consegna a Mister Greco la Pro Patria del campionato 2025/2026,al netto di possibili arrivi di svincolati. Che Pro Patria sarà? Analizziamo reparto per reparto le scelte del Direttore Sportivo Turotti cercando di individuare i famosi elementi di discontinuità col passato e possibili benefici futuri.
Panoramica generale
Sarà senza alcun dubbio una Pro Patria più esperta del passato con una formazione che faticherà a mettere in campo i tre under, ossia il minimo richiesto per accedere ai contributi federali. Questo potrebbe essere letto come un elemento di discontinuità verso il passato consentito dall’arrivo dei nuovi soci, che potrebbero permettere alla maggioranza di rinunciare in parte a quel contributo in cambio di un aiuto dei nuovi. Under che, Orfei a parte, saranno concentrati soprattutto in difesa con Rovida, Reggiori, Motolese e Aliata. Alcune scelte di mercato sono delle vere e proprie sfide che arrivano da conferme inaspettate o giocatori fermi da diverso tempo che dovranno dimostrare di aver recuperato a livello fisico e qui saranno determinanti anche le scelte relative allo staff medico, di recupero fisico e soprattutto di preparazione atletica che dovranno spazzare via qualche dubbio sorto nel recente passato.
Portiere
Sta qui la vera sfida che il Direttore Turotti ha lanciato ai tifosi. La conferma di Rovida non è stata digerita solo da Roberto Landoni, sempre sul piede di guerra sul tema, ma da molti altri tifosi che, dopo la retrocessione, si aspettavano un cambio deciso di rotta per il numero uno bustocco. Si è scelta la continuità con un contratto biennale esponendo il ragazzo a pressioni psicologiche non di poco conto che potrebbero condizionarlo pesantemente in caso di recidivi errori. Errori che se fatti da un portiere nuovo avrebbero il beneficio del bonus che sempre viene concesso alle matricole, ma non a Rovida il cui bonus è ampiamente esaurito. Da capire anche il motivo per il quale Mister Greco abbia appoggiato la scelta quando chiede allo sua squadra di partire l’azione dal basso e quindi necessaria di un portiere dai piedi buoni qualità mai dimostrata da Rovida. Ora che la scelta è stata fatta, il modo migliore per supportarla sarà quella di aiutare William a trovare tranquillità per il bene suo e della Pro Patria. Che piaccia o no, sarà lui il portiere della Pro Patria e sembra davvero autolesionistico non fare il tifo per chi in questo momento ha più bisogno di supporto e vicinanza.
Difesa
E’ il reparto più giovane e anche più scoperto. L’acquisto di Masi risulta non una sfida ma un rischio. Il giocatore è fermo da molto tempo e si spera possa ritrovare il passo dei giorni migliori, ma “l’effetto Lombardoni”aleggia sullo “Speroni”. A parte il giovane Aliata, non c’è in rosa una figura di back peril ruolo di centrale di difesa, visto che Motolese è un esterno poco adattabile al ruolo. Un rischio altissimo quello che si sono presi in casa Pro Patria. Travaglini offre buone garanzie se recuperato dall’infortunio, mentre Reggiori potrebbe essere la sorpresa dell’anno. Sparito dai radar Sassaro che si pensava utile alla causa. I nostalgici si aspettavano il ritorno di Alcibiade accasatosi al Nibbiano in Eccellenza, squadra dagli ingaggi altissimi, che punta al salto immediato di categoria. Rispetto allo scorso anno il reparto non appare migliorato.
Centrocampo
Il reparto appare di buona qualità con Schirò vero top player della squadra. La scelta d’amore di Ferri è l’elemento di continuità col passato, ma il resto è tutto una novità con i vari Bagatti, Di Munno e lo stesso Ricordi che potrebbe essere la sorpresa del reparto. L’ingaggio di Schiavone è luce, ma anche ombre. Il giocatore non si discute tecnicamente, da capire la sua integrità fisica. Davvero inspiegabile l’acquisto di Sala, un giocatore che ha faticato a giocare anche in serie D. Di Marco e Giudici garantiscono qualità sulle fasce. Il reparto appare decisamente migliorato rispetto allo scorso anno
Attaccanti
Ci si aspettava il bomber da doppia cifra e non è arrivato. Turotti da sempre costruisce in casa le doppie cifre ( quando gli vengono) con i vari Castelli e Latte Lath. Questa volta ha scelto la via di mezzo portando a Busto degli ex doppia cifra come King Udoh, ma l’ingaggio di Mastroianni, Ganz e Renelus Bertony constituiscono un reparto solido, esperto e con ampie possibilità di rotazione di pari livello. Rispetto allo scorso anno si è fatto un deciso salto in avanti, impresa non impossibile visto l’assortimento dello scorso campionato, ma questo miglioramento è del tutto palpabile, almeno nelle intenzioni. E’ sempre dubbio un reparto che potrebbe fare la differenza se tutti i giocatori trovassero continuità.
Allenatore
Profilo giovane, ambizioso, con esperienza di calcio di alto livello, idee chiara, sulla carta figlio di Javorcic ma nella realtà figlio di Zeman, è senza dubbio un salto di qualità rispetto al passato. Un allenatore che pal momento piace ai tifosi per come si pone e qui Javorcic gli avrà forse suggerito qualche dritta per ben impattare con un pubblico non numeroso, ma tremendamente appassionato e coinvolto.
Dove potrà arrivare la Pro Patria?
Trattasi di una bomba che può esplodere, non esplodere. Esplodere in faccia agli avversari, oppure tra le mani dei suoi stessi giocatori. Davvero tante le incognite che incidono sul rendimento di questa squadra. Se il Masi facesse il Masi, se lo Schiavone facesse lo Schiavone, se gli attaccanti ritrovassero la vena di un tempo e se qualche giovane dovesse esplodere, allora esploderà anche la bomba nel modo giusto. I “se”dividono sempre la realtà dal sogno, ridurre la loro influenza è il segreto di ogni successo. A Mister Greco il compito di trovare la ricetta giusta per un campionato che possa ripagare questa tifoseria di un ultimo campionato da dimenticare al più presto.
Flavio Vergani












