Chi sta dietro la Fiduciaria che ha rilevato il 49 % delle quote della Pro Patria? E chi lo sa? La Fiduciaria nasce proprio con l’obiettivo di celare i nomi dei suoi componenti per ragioni di diversa natura. Poi, però, ci sono circostanze, casualità, destini che si cercano, si incrociano e si parlano che dapprima creano supposizioni e poi certezze.
Un loop che a volte comprende gli altri, i soliti ben informati e altre volte chi si trova al momento giusto al posto giusto e coglie la palla al balzo.
Oggi siamo qui a condividere una certezza che serve per dare un po’ di energia, di gioia e di ottimismo a chi vuole bene alla Pro Patria. La certezza è che il futuro della Pro Patria sarà sicuro, solido, garantito e soprattutto ambizioso. Chi si appresta a rilevare la società ha una dimensione in grado di soddisfare i sogni di questa generazione che temeva di aver dedicato la vita alla Pro Patria senza mai vederla in categorie superiori. Il plurale non è un errore, ma potenzialmente una possibilità. Inutile chiedere i nomi perché nessuno li conosce, ma la serie di circostanze ha permesso di conoscere la dimensione di chi sta dietro la Fiduciaria che lascia senza parole, abbaglia, colpisce e apre orizzonti senza precedenti. Il famoso regalo di Natale, che la Presidente Testa aveva preannunciato tempo fa, suona arrotondato per difetto, questo non è un regalo, nemmeno un regalone, ma una vera e propria vincita al Superenalotto.
La Pro Patria ha un futuro luminoso, radioso e ambizioso al di là della categoria nella quale giocherà. Se arrivasse la salvezza questa volta varrebbe davvero il doppio in quanto, se tanto mi dà tanto, vorrebbe dire sognare ad occhi aperti fin da subito e il tifosi di Busto aspettano da sempre di poter toccare il cielo con un dito.
Il cielo ora è lì a portata di mano, mai stato così vicino.
Siamo stati a lungo incerti se condividere o meno questi rumors che ci sono arrivati da fonte super affidabile e credibile, poi abbiamo deciso di farlo, non con l’obiettivo di essere protagonisti di chissà quale scoop, vistoche facciamo altro nella vita, non siamo giornalisti professionisti, non viviamo di clicks o di visite, ma solo perché crediamo che in questo momento diffondere energia positiva, ottimismo e certezze ( perché queste sono certezze), possa aiutare tutti a sostenere la squadra in questo delicato finale di stagione. Un motivo in più ( e che motivo) per centrare la salvezza scacciando via i retropensieri che da sempre popolano gli spalti dello “Speroni” e sostenere la squadra fino all’ultimo respiro.
La Pro Patria è viva in campo e piena di salute fuori dal campo, per adesso pensiamo alla salvezza, poi verrà il bello.
Flavio Vergani