Ho sempre vissuto celebrazioni ed eventi con un atavico imbarazzo in quanto forse perché di natura poco incline ad essere in alcuni istanti al centro di una dedicata attenzione.
Premesso questo non nego che almeno per una volta ho vissuto, con innegabile emozione, i momenti della serata con i piccoli atti a me riservati.
Il buon Vergani mi ha presentato come un “ragazzo over” che ha voluto mettersi in gioco cogliendo semplicemente un aspetto importante della mia persona che ha costruito sempre la sua vita come una sfida atta a smentire luoghi comuni e giudizi che conducevano a sicuri insuccessi nell’ambito di mie nuove iniziative.
In sintesi quindi ho sempre provato a scrivere nuovi atti del mio teatro dell’improbabile impegnandomi certamente per affrontare al meglio quanto mi ero proposto di intraprendere ma senza particolari labirinti mentali e percorrendo i miei sentieri in modo semplice e naturale, cercando sempre di tradurre in parole le mie emozioni e sensazioni.
In fede
Sandro Lupidi