Gli ultrà della Pro Patria hanno perso la pazienza e hanno deciso di rendere il fatto pubblico con uno striscione apparso in via XX Settembre. Lo stesso cita:”cercasi società, no perditempo”ed è la sintesi della situazione societaria nella quale convivono il 49% di Finnat e il 51% della famiglia Testa. L’uscita casuale del nome di Luca Bassi a capo di Finnat aveva dato per scontato che lo stesso si paventasse anche solo per dire che un titolare di una fiduciaria non significa nulla in termini di impegno, ma il silenzio è rimasto tale e ancora ci si chiede quale sia il ruolo di Finnat, i suoi gli obieittvi e i tempi nei quali questo socio di minoranza vorrà o potrà prendere le redini della società. Oggi, Finnat mette i soldi, non comanda e paga pure le multe, insomma non una posizione invidiabile,soprattutto da chi il business lo conosce molto bene. Un’unione di forze che ha prodotto finora risultati peggiori di quando c’era solo metà della forza: una retrocessione e un virtuale ultimo posto in classifica che lascia davvero preoccupati i tifosi. Ora, il tempo sembra scaduto quanto a pazienza della piazza e sappiamo quanto gli ultrà abbiano voce in capitolo nel direzionare gli umori dei tifosi, che potrebbero a breve seguire la curva con iniziative di contestazione a largo raggio.
Flavio Vergani












