E’ il giorno del rammarico in casa Pro Patria per un pareggio che poteva essere senza dubbi una vittoria. Chi è causa dei suoi mali, pianga sè stesso e allora i tigrotti devono piangere per aver regalato un intero tempo in superiorità numerica ai locali. Mallamo commette una clamorosa ingenuità, dapprima strattonando da dietro un giocatore della Giana, colpendolo poi al volto a pallone lontano. Ovviamente, la scenata del giocatore della Giana fa parte del contratto, ma Mallamo non può cadere in tali errori. Chissà se Mister Colombo non si sia pentito di quel rigore da lui rifiutato quando giocava nella Pro Patria proprio contro la Giana, quando confessò all’arbitro che il fallo subito non era da penalty. Un dubbio che viene non per l’episodio di Mallamo, ma per quello di Toci, che involatosi da solo verso la porta è stato strattonato dall’ultimo uomo della Giana, senza che l’esordiente arbitro Vailati fischiasse il fallo. Questo è,a nostro avviso, il vero errore penalizzante per la Pro Patria, no quello di Mallamo che colpisce l’avversario e si candida all’espulsione. Peccato, perchè il primo tempo della Pro Patria era stato davvero positivo con un Ferri capitano che non ha fatto rimpiangere Nicco, un Toci stratosferico, che speriamo Mister Colombo non sacrifichi con l’arrivo di Beretta ( evitare il caso Pitou dello scorso anno), e il goal del solito Pitou su assist del monumentale Toci. Davvero non si comprende come la Giana avrebbe potuto rimettere in piedi il match, vista la freschezza dei tigrotti e l’assoluto dominio del campo. Purtroppo, a casa arrva solo un punto, che sarebbe stato perfetto alla vigilia, ma lascia un mare di rimpianti dopo aver visto la gara. Da segnalare un super Rovida che ha salvato la porta tigrotta con un doppio intervento da campione e l’esordio di Sassaro nel finale. Nella Giana si è visto Avinci, un ex tigrotto di quelli che non hanno mai vestito la maglia biancoblu “dei grandi”. Mancava solo che segnasse il goal dell’ex e poi la beneficienza verso la Giana sarebbe stata perfetta.
Infine, una nota sul terreno di gioco pessimo alla vista, molto simile allo “Speroni”(forse solo con qualche mano di vernice verde in meno), ci chiediamo come sia possibile che si pretenda tutto e d più dalla società in termini di strumenti utili per dare un profilo professionistico al sistema serie C e poi si permette di giocare su campi senza erba ? Costa cos’ tanto un agronomo? Una rizollatura? Una cura del prato di qualità?
Flavio Vergani
Giana Erminio-Pro Patria: 1-1 (0-1)
Marcatori: Pitou (P) al 9’pt, Stuckler (R) al 24’st
Giana Erminio (3-4-3): Moro; Ferri, Piazza (1′ st Scaringi), Alborghetti (1′ st De Maria); Caferri, Marotta, Pinto, Previtali; Renda (11′ st Stuckler), Spaviero (25′ st Pala), Trombetta (41′ st Avinci). A disposizione: Pirola, Buzzi G., Montipò, Colombara, Ballabio, Muzio, Pirotta, Buzzi E. Allenatore: Chiappella.
Pro Patria (3-4-2-1): Rovida; Bashi, Alcibiade, Travaglini; Somma (41′ st Reggiori), Ferri, Mallamo, Piran (31′ st Nicco), Mehic (31′ st Cavalli), Pitou (11′ st Citterio); Toci (31′ st Curatolo). A disposizione: Pratelli, Bongini, Ferrario, Miculi, Vaglica, Terrani, Sassaro. Allenatore: Colombo.
Arbitro: Gianmarco Vailati di Crema (Meraviglia di Pistoia e Mamouni di Tolmezzo; Castellano di Nichelino)
NOTE – Pomeriggio caldo, terreno in discrete condizioni. Spettatori 1036 di cui 829 paganti. Espulso: 3′ st Mallamo (PPA). Ammoniti: Bashi (PPA), Marotta (GIA), Trombetta (GIA), Curatolo (PPA)