Giovanni Pellegatta, Presidente del Pro Patria Club, è pronto per l’ennesima kermesse della Festa della Birra, giunta alla tredicesima edizione. Sembrava ieri e invece sono passati 15 anni, non 13 e ci spiega il perché di questa differenza in una chiacchierata che parte dal passato e porta al presente. Una lunga storia da raccontare che premia chi ha fortemente voluto questa festa che sa sempre meno di birra e sempre più di una celebrazione a tutto tondo del Pro Patria Club
Presidente, raccontaci cosa avvenne 13 anni fa?
Erano 15 anni fa, perché il Covid ci ha costretti a non organizzare ben due edizioni. Ricordo come adesso quando il nostro consigliere di quei tempi Roberto Lusetti propose di organizzare una Festa della Birra. Rimanemmo sorpresi, c’erano mille paure, la decisione fu sofferta, ma poi, decidemmo per il si.
Come andò?
Fu un flop clamoroso. Ricordo che chiedemmo agli organizzatori della Festa della Boschessa di accodarci a loro per un giorno da dedicare al club, ma fu tutto improvvisato e ci fu un riscontro pessimo.
Poi…?
Poi, dopo un paio di feste condivise con la Boschessa ci mettemmo in proprio. Anche perché lo spazio della Boschessa fu ceduto per la costruzione di un condominio.
Chi erano i Presidenti a quel tempo?
Andrea Gambertoglio per un paio di edizioni, poi Roberto Centenaro che fu l’artefice della crescita di questa festa.
Una location di tutto rispetto, come l’avete ottenuta?
L’abbiamo chiesta all’Amministrazione comunale, prima al Museo del Tessile non si facevano feste, fummo i precursori e ancora ringrazio per questa concessione che rende il tutto così magico. Fu un idea di Roberto Centenaro e devo dire che ci aveva visto benissimo,
Una festa che è decollata come qualità, ma anche come costi e fatica, come l’avete gestista
Il Presidente Centenaro ha sempre sostenuto il fatto che la festa ha due obiettivi principali: visibilità per il club e solidarietà. Obiettivi che cancellano le fatiche e le eventuali perdite economiche.
Organizzate spettacoli di alto livello, avete un’agenzia artistica che vi segue?
Assolutamente no, per la parte musicale mi fido di te Flavio che sei un musicista e conosci i gruppi, per il resto mi occupo io e anche quest’anno porterò delle novità uniche, come il cabaret di Zelig.
Gli sponsor sono tanti e questo è un merito del club, visto che Busto non è nota per sponsor generosi
I nostri sono speciali, non ci lasciano mai soli, quando li contattiamo sono sempre disponibili e li ringrazio. Senza di loro non esisterebbe questa festa che richiede costi altissimi.
C’è un ‘edizione che ti è rimasta nel cuore, oppure sono tutte uguali?
Assolutamente no, ricordo l’edizione con i Fichi d’ India e quella indimenticabile con i Legnanesi. Fu una sfida incredibile. I Legnanesi costano moltissimo e non ce li potevamo permettere. Arrivò Audio Porfidio e con una sponsorizzazione davvero esagerata ci permise di realizzare il sogno. Ricordo la mattina del giorno dello spettacolo. Arrivarono dal Comune 1000 sedie e le disponemmo allineate per la sera. Un’impresa che rimarrà nella storia del club. Fu una serata speciale, emozionante, indimenticabile.
Ogni anno una o più novità, più birre, più spettacoli, più food esclusivo, ti diamo in mano una bacchetta magica per realizzare il tuo sogno. Ossia, cosa faresti per rendere la Festa come tu la sogni.
Un’ area feste come c’è a Solbiate o Fagnano con tutto quello che serve per cucinare, un palco coperto, o meglio, un palco che si possa coprire e scoprire in base al tempo e alla temperatura. Qualcosa che a Busto manca. Non è semplice montare e smontare il tutto e questo limita anche la possibilità di estendere la festa a più giorni, non c’è molta gente che si impegna per queste feste e vale per tutte le feste.
Poca gente che vuole stare dietro il banco, ma tanta gente che vuole partecipare, le code diventano un problema irrisolvibile?
Mi scuso ancora con le persone che lo scorso anno sono rimaste in coda a lungo nelle serate di massima presenza, ma ho pensato a qualcosa per farmi perdonare. Quest’ anno avremo i “trillini”, ossia degli apparecchi che verranno dati a chi farà n ordine. Il cliente potrà liberamente allontanarsi dall’area di distribuzione del cibo, potrà visitare il mercatino (potenziato con più presenze), oppure partecipare al karaoke, oppure stare al tavolo senza ansie. Quando il suo piatto sarò pronto il trillino suonerà e lampeggerà e dal quel momento potrà ritirare il tutto senza stress.
Una grande novità musicale si prospetta per quest’anno, ci sveli qualcosa?
Dopo anni di inseguimenti senza esito, finalmente sono riuscito a portare sul palco “Da Zero a Liga”, una cover band di Ligabue incredibile. Recentemente ha suonato a Correggio, quindi a casa di Ligabue. Come band selezionata a livello nazionale tra le cover band del cantante emiliano. Gruppo eccezionale che ha un seguito incredibile e che finalmente sono riuscito a strappare alle mille feste che li reclamano.
Poi, ci sarà la Balcon Band, all’esordio, mentre Outsiders Band e Sensazioni Forti sono della garanzie confermate ormai da anni.
Musica, ma non solo…
Certamente si, avremo un cabaret di grande livello con Lodetti, l’uomo con la valigia, che è stato di una gentilezza unica. Appena gli ho proposto la possibilità di salire sul nostro palco, ha detto si, senza nemmeno preoccuparsi del cachet.
Lo scorso anno avete raccolto fondi per acquistare la sede delle Cuffie Colorate, associazione che segue i disabili, quest’ anno la sede la cercate voi. Corsi e ricorsi della storia. Novità su questo fronte?
L’altra sera ho fatto una battuta ai nostri consiglieri, ossia che quest’ anno la solidarietà la faremo per il Pro Patria Club, visto che siamo su una strada dopo lo sfratto in arrivo dalla Curia, proprietaria della nostra sede. Ho chiesto a tantissime persone, Amministrazione Comunale compresa, una sede che rispecchi le nostre esigenze, ma purtroppo nessuno ci ha dato una mano. Dopo la mia intervista alla Prealpina pensavo che qualcosa si muovesse, ma solo una persona ci ha fatto un’offerta. Voglio precisare che vogliamo una sede a pagamento, niente in regalo o scontato. Siamo sul territorio dal 1969, siamo il punto di riferimento della tifoseria, abbiamo sempre aiutato tutti, quest’ anno aiuteremo l’Associazione Insieme a Francesco, insomma, per una volta che abbiamo bisogno noi mi aspetterei una diversa attenzione. Sono davvero deluso di questa indifferenza. Uno su ottantamila abitanti è davvero poco. Oltre che pagare, metteremmo a posto eventuali locali messi male, lo abbiamo sempre fatto, ma l’appello è “aiutateci”
Un grazie a ….
Ai miei consiglieri, agli amici di San Giuseppe capitanati da Mario Cislaghi, anche per due persone che si daranno strumenti utili che noi non possiamo permetterci. Grazie a Mauro de Bernardi, Alberto Pedotti e Renzo De Grandis che sono andati dagli sponsor per la formalizzazione dei contratti con gli sponsor che ho ingaggiato personalmente online. Seguiteci sulla pagina Facebook del club e sul nostro sito.
Per chiudere, è prevista un’invasione di vespe per il 7 Luglio, dobbiamo preoccuparci?
L’amico Silvano Gallazzi ci porterà ben 50 Vespe 125 cc che dopo un giro in Valle saranno nostre ospiti per l’aperitivo . Vi aspetto tutti dal 5 al 7 Luglio al Museo del Tessile, vi divertirete!
Flavio Vergani