Narra una leggenda piemontese che il nome risotto sia nato quando un imperatore francese chiese al servo di corte di preparargli un piatto nuovo a base di riso. Il cuoco eseguì l’ordine e l’imperatore diede un voto pari a otto alla ricetta di riso. Da lì il nome di risotto.
Sfortunato quell’imperatore ad essere nato troppo presto e non aver potuto assaggiare il “risdieci”, ossia il piatto a base di riso che da sempre prepara il nostro Giannino Gallazzi. Una ricetta segreta che merita altro che il dieci, merita il dieci e lode.
La risottata del Ginnino è un appuntamento imperdibile che ogni anno viene proposta, ma alla quale è difficile accedervi. Solo presenze su invito, location segreta per evitare gli imbucati e serata solo per esperti per apprezzare i sapori e i profumi del risotto, anzi il risdieci, del Giannino.
I privilegiati, anche ieri sera, hanno gradito e l’applauso è stato quello di una standing ovation.
Bravo Giannino, il Re del risdieci.
Flavio Vergani