Colpo da ko in casa Lucchese che riceve 14 punti di penalizzazione da scontarsi nel prossimo campionato a cui si aggiunge il disimpegno di chi si era reso disponbile a saldare una situazione debitoria terrificante, risultata invece disperata dagli ultimi check in corso da parte dei fiscalisti. Una situazione che dovrebbe portare il club toscano diretto in Eccellenza, o cercare una fusione con realtà della zona (Ghiviborgo) per garantirsi almeno la serie D. Lucca si dispera per il quarto fallimento in 17 anni, Busto spera per una riammissione in serie C che ridarebbe il calcio professionista ai biancoblu. Infatti, la Pro Patria è la prima assegnataria del posto nel caso ci fosse una rinuncia. Un affare, visto che diversamente da quanto avviene in caso di ripescaggio, nemmeno si dovrebbe mettere mano al portafoglio per scucire i famosi 300 mila euro a fondo perso. Davvero solo un folle potrebbe iscrivere la Lucchese in serie C scucendo 2 milioni di euro solo per i contributi, per saldare i corposi debiti, pagare gli stipendi emettere una fidejussione importante e costruire una squadra top per evitare una retrocessione probabile vista la penalizzazione. Molto meglio ripartire dal basso e questo è il consiglio spassionato che ci sentiamo di dare agli amici toscani. Ovviamente, il Sestri Levante di Piu e Giorno è incazzato come una biscia, visto che è retrocesso ai playout proprio con la Lucchese e questo lascia davvero perplessi su regole che a volte intaccano il campionato in corso e a volte quello successivo.Nel caso specifico e per una volta nella vita, tra i due litiganti la Pro Patria gode e quindi va bene così, ma rimane il problema. Pensiamo anche alla Triestina e al Caldiero. I veneti hanno perso il playout contro chi nemmeno li avrebbe dovuti fare senza la penalizzazione, ma, al contempo, se la Triestina avesse ricevuto quest’anno tutta la penalizzazione che è maturata e che verrà scontata il prossimo anno, tutto sarebbe stato diverso anche per altri squadre. Insomma, le irregolarità dovrebbero avere un peso sulla stagione in corso e non su quella successiva.
Per ora, continuiamo a sperare nelle disgrazie altrui per trovare una promozione che salverebbe una stagione fallimentare in casa biancoblu, una volta nella vita andrà bene anche a noi?
Il passaggio più importante del comunicato di Affida, società che si era resa disponibile al salvataggio della società toscana che sembra aver gettato la spugna:
“Siamo così arrivati a queste ore, nelle quali la situazione si è finalmente palesata: oltre alla penalizzazione di 14 punti che già di per sè è elemento fortemente ostativo, ad oggi (27 maggio) ancora non abbiamo ricevuto un documento chiaro, completo e aggiornato della esposizione debitoria, ma ci è stato detto verbalmente che – diversamente da quanto ci era stato comunicato sino al giorno dell’udienza del 21 – sono risultati debiti sportivi per oltre 2 o 3 volte maggiori di quelli che sino a qualche giorno fa ci erano stati dichiarati. Se così fosse confermato si tratterebbe di una somma che scombina i piani e le condizioni che avevamo posto e che sono state messe per scritte in una mail scambiata con l’amministrazione diversi giorni fa. Oltre a questo abbiamo interpellato, nelle scorse settimane, diversi potenziali sponsor per capire su che tipo di sostegno avremmo potuto contare per supportare la società nella gestione, post acquisizione; e pur avendo incontrato molte disponibilità verbali, una delle condizioni che il nostro gruppo e la nostra policy ci impone è quella di ottenere degli impegni formali, per i quali non ci sono state risposte concrete e fattive, anche per il rapido evolversi delle cose e per i tempi troppo stretti. L’insieme di tutte queste ragioni ci porta nostro malgrado a ritenere improbabile che si possa riuscire in questa impresa”
Flavio Vergani